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Conferenza stampa

I motivi delle rotture Yamaha non rassicurano del tutto Valentino

"Speravo che fosse un problema più legato a quei due motori lì. Essendo così la situazione, non possiamo essere tranquilli al 100%" ha detto riguardo al fatto che è stato un fuorigiri causato da un problema di elettronica a mettere ko i motori.

Dani Pedrosa, Repsol Honda Team, Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing, Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Oggi la Yamaha ha spiegato che a mandare in fumo i motori di Valentino Rossi e Jorge Lorenzo al Mugello è stato un problema legato alla gestione elettronica del limitatore, che ha provocato dei fuorigiri fatali ad una valvola e ad un pistone.

Una motivazione che non sembra aver rassicurato il "Dottore", che subito dopo la conferenza stampa che ha aperto il weekend del GP di Catalunya ha detto: "Io speravo che fosse un problema più legato a quei due motori lì, che magari qualcuno avesse sbagliato a montarli o che il materiale di qualche fornitore avesse avuto qualche problema. Essendo così la situazione, non possiamo essere tranquilli al 100%. Gli altri due motori che abbiamo sulle moto però stanno facendo tantissimi chilometri e dai dati che hanno in Yamaha stanno funzionando molto bene".

Anche lui però sembra essersi convinto che la natura del tracciato toscano possa aver generato questo tipo di problema, anche perché il guasto è arrivato nello stesso punto sia per lui che per lo spagnolo: "Secondo me il problema è il dosso in fondo al rettilineo, lì il carico è molto alto perché sei in sesta a full gas e quando la ruota dietro si alza un po' i giri vanno un po' più in là. Probabilmente è stata proprio questa caratteristica della pista, perché sia il mio motore che quello di Jorge si sono rotti nello stesso punto. E' difficile che sia un caso".

Il fatto però che il limitatore non abbia lavorato a dovere, sembra averlo seccato parecchio: "Il limitatore interviene se fosse fatto bene, ma quello della centralina unica non è preciso come quello dell'anno scorso. Il limitatore lo senti un attimo quando passi lì, ma poco, quindi non eravamo preoccupati. Forse in gara c'erano delle condizioni diverse, perché fai anche tanti giri di fila. E' andata così, siamo stati sfortunati".

Il ko in Toscana poi, oltre che per il morale è stato pesante per la classifica, perché ora il gap che lo separa da Jorge Lorenzo è di ben 37 lunghezze: "Il mio svantaggio in campionato è molto negativo, perché intanto sono in due davanti e non uno. Poi parliamo di Marquez e Lorenzo, che vanno fortissimo su tutte le piste e in tutte le condizioni e sbagliano pochissimo, quindi è dura. Penso che sia meglio concentrarsi gara per gara, visto che quest'anno riesco quasi sempre ad essere veloce. Quando hai due zeri in sei gare, è normale che il distacco sia tanto. Comunque ci sono ancora tante gare e si spera tante battaglie, anche se il rammarico è che sia successo proprio al Mugello, perché lottare fino alla fine in tre sarebbe stato divertente".

Se non altro ora si arriva su un tracciato che anche in passato gli è sempre piaciuto parecchio, pur nascondendo parecchie insidie: "Barcellona è sempre stata una delle mie piste preferite, ha un disegno molto bello. Purtroppo negli ultimi anni è diventata un pochino più difficile, perché l'asfalto è molto usato. Qui girano tanto anche le Formula 1, quindi ci sono un po' di avvallamenti e il grip è abbastanza basso. Quindi diciamo che è una pista dove è bellissimo guidare, ma è difficile perché se non sei a posto la moto fa fatica a curvare ed ha molto spinning".

Nel 2015 qui fece una bella gara, ma partendo dalla terza fila. Dunque, sarebbe importante partire forte come al Mugello: "L'anno scorso ho avuto un weekend difficile nelle prove, infatti sono partito in terza fila, ma sono andato molto bene in gara. Quest'anno spero di cominciare bene da subito ed essere competitivo come al Mugello. Magari la possiamo fare qui la bella lotta che non sono riuscito a fare là".

Infine, ha fatto ancora un accenno alla faida con Jorge Lorenzo e Marc Marquez, rimarcando il fatto che al Mugello si sono dati battaglia a differenza che a Valencia nel 2015. Però poi ha anche aggiunto che forse è il caso di non parlarne più: "La gara del Mugello negli ultimi giri è stata uguale a quella di Valencia eh. Marquez è stato sempre dietro e non ha mai attaccato, giusto? Comunque è meglio non parlarne più di Valencia...".

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