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Analisi

Honda: quanto peserà l'assenza di Marc Marquez nei test?

Dopo un 2020 senza vittorie in MotoGP, la Honda è chiamata assolutamente al riscatto nel 2021, anche se la sua stagione inizierà in salita: Marc Marquez non è ancora pronto, quindi dovrà saltare i test e non si sa ancora quando potrà tornare a correre. Che impatto avrà questo sullo sviluppo della RC213V?

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Repsol Media

Quando rivedremo in pista Marc Marquez? La speranza di tutti, dagli addetti ai lavori ai tifosi, era di avere una risposta precisa in occasione della presentazione della Honda Repsol, andata in scena lunedì con una serie di video pubblicati online.

Tuttavia, anche se Marc è tornato a parlare pubblicamente per la prima volta dopo la terza operazione al braccio destro, per il momento l'unica certezza che ci ha dato è che non potrà prendere parte alle due sessioni di test collettivi che la MotoGP svolgerà in Qatar nella prima metà di marzo.

L'ultimo controllo a cui si è sottoposto all'Ospedale Ruber Internacional di Madrid ha evidenziato dei progressi, perché finalmente l'omero destro, fratturato a Jerez lo scorso 19 luglio, ha iniziato a consolidarsi, anche se per il momento non gli consente di allenarsi a pieno regime e di pensare di salire in moto.

E le indicazioni dei medici erano talmente categoriche, che all'otto volte campione del mondo non è stato permesso di salire sulla RC213V neppure per i video promozionali realizzati per la presentazione, nei quali è stato sostituito, per sua stessa ammissione, da un fantomatico "sosia" la cui identità sta già infiammando il web.

Una vera e propria tabella di marcia sarà stilata solamente dopo la prossima visita di controllo, prevista per la metà del mese di marzo. Per allora, dovrebbe essere un po' più chiaro quando finalmente potremo rivedere il #93 sul cupolino della RC213V. Marc non sembra aver rinunciato del tutto all'idea di farcela in tempo per la prima gara in Qatar, anche se ha messo in chiaro di non volersi prendere rischi questa volta.

"Due settimane fa l'obiettivo era andare ai test in Qatar, ma quando sono andato all'ultimo controllo, il medico ha detto di no, che non avrei fatto in tempo. A metà marzo ho un'altra valutazione e poi vedremo se potrò essere pronto per la prima gara in Qatar. Fino ad allora dobbiamo aspettare e poi iniziare un recupero più intenso, cercando di capire se ci potranno essere complicazioni. Se non ce la dovessi fare, l'obiettivo sarà la seconda gara in Qatar. Se non sarà quella, penseremo a Portimao", ha spiegato Marc.

Più che l'osso, che sta finalmente guarendo anche dall'infezione scoperta in occasione del terzo intervento, è la forza del braccio destro a preoccupare il pilota di Cervera: "Non appena il medico mi darà l'ok, dovrò pianificare una preparazione fisica accettabile per guidare una MotoGP, quindi la mia pre-stagione inizierà con la mia prima gara e poi vedremo quanto tempo mi ci vorrà per arrivare al mio livello ottimale".

"Ora ho quasi la piena mobilità del braccio, ma ho poca forza, perché non stiamo lavorando con entrambe le braccia allo stesso modo. Con quella destra non posso usare più di due o tre chili. Questo è quello che ha previsto il medico e siamo nei tempi prestabiliti. Con l'altro braccio però posso sollevare l'80% in più in questo momento", ha aggiunto.

Che impatto avrà per Honda l'assenza di Marc ai test?

Pol Espargaro, Repsol Honda Team

Pol Espargaro, Repsol Honda Team

Photo by: Repsol Media

Oltre a quella sui suoi tempi di recupero, la domanda che viene spontaneo porsi è: quanto inciderà la sua assenza ai test nella preparazione della stagione da parte della Honda? Perché, se da una parte è vero che nella seconda metà del 2020 la RC213V ha dato la sensazione di aver fatto un passo avanti nella direzione degli altri piloti della Casa giapponese, lo è altrettanto il fatto che non è ancora riuscita a fare lo step verso il ritorno alla vittoria.

Sebbene lo stesso Marquez abbia messo le mani avanti, dicendo che dopo uno stop così lungo non è realistico pensare che il suo obiettivo immediato possa essere la vittoria, probabilmente i suoi feedback avrebbero fatto comodo in un momento così delicato per la Casa dell'Ala dorata, che è reduce dal primo anno senza successi in quasi 30 anni. E il fatto di avere nell'altro lato del box un nuovo pilota non aiuta, perché il passato insegna che l'adattamento alla RC213V non è stato facile per nessuno. Neanche per un campione come Jorge Lorenzo che, anzi, ha visto proprio la sua carriera "spegnersi" su questa moto.

Chiamato in causa sull'argomento, Pol Espargaro ha infatti sottolineato che il suo compito primario è quello di portare risultati alla squadra, cosa che quindi gli impone di velocizzare il più possibile il percorso di adattamento. E quindi è facile ipotizzare che i cinque giorni di lavoro a Losail saranno improntati principalmente su questo, anche perché non è facile dare feedback tecnici su una moto che si sta solamente iniziando a scoprire.

"Non mi posso permettere di trascorrere un anno ad adattarmi alla moto senza ottenere risultati. Honda non ha pensato a me per sviluppare la moto, c’è un tester incaricato per questo. Honda vuole che io porti risultati e vinca, devo stringere i denti. Sicuramente l’anteriore è un punto critico, ma proverò a fornire la mia esperienza per migliorare questo aspetto. Però dalla prima curva del primo giro di test in Qatar andrò al limite per conoscere la moto e se devo cadere per trovare questi limiti, cadrò", ha detto "Polyccio".

Per di più, c'è la pressione di dover portare sulle spalle il peso dei risultati del team fino a quando non rientrerà Marquez, anche se bisogna dire che questa sembra quasi poter essere una spinta positiva per Pol: "Quando ho pensato di passare al team Repsol Honda avevo le idee chiare, o tutto o niente. Ho visto ottimi piloti che non sono riusciti a portare risultati, non hanno vinto. Comprendo il significato di questi colori e la responsabilità che comportano. Inoltre può darsi che saremo senza Marc all’inizio, quindi devo portare risultati sin da subito. Ho gli strumenti per farlo e questi colori richiedono un livello di risultati che ti impongono di essere all’altezza".

Più pressione per Alex Marquez e Nakagami

Alex Marquez, Team LCR Honda

Alex Marquez, Team LCR Honda

Photo by: Team LCR

In un certo senso, il congelamento dei motori e dell'aerodinamica (è concesso un solo pacchetto evolutivo nel corso della stagione) può essere un aiuto per la Honda, visto che anche gli altri non potranno lavorare troppo sui loro prototipi, anche se la sensazione è che l'aspetto su cui la RC213V avesse di più la necessità di un intervento è proprio la ciclistica, che è l'area che invece concedeva più spazio di manovra.

Anche se non possiamo escludere categoricamente che Espargaro possa portare subito indicazioni preziose, almeno in questa prima fase della stagione, i compiti di sviluppo saranno quindi portati avanti dal collaudatore Stefan Bradl, ancora una volta designato come sostituto di Marquez qualora ce ne fosse bisogno, ma anche dai due piloti della squadra satellite, ovvero Alex Marquez e Takaaki Nakagami, quest'anno passato anche lui allo status di pilota factory con una RC213V identica a quelle ufficiali.

Dopo tutto, sono stati proprio lo spagnolo ed il giapponese a rendere possibile la crescita mostrata nella seconda parte del 2020, trovando la strada giusta a livello di set-up nei test di Misano, con soluzioni che sono fruttate due podi a Marquez (Le Mans ed Aragon) ed una pole position per Nakagami nel Gran Premio di Teruel. Tra le altre cose, a riprova del fatto che la RC213V ha ancora del potenziale da esprimere, si è trattato di soluzioni già esistenti e non sviluppate ad hoc, come ha confermato Alex: "Non erano cose che erano state fatte per me. Erano già state in pista con HRC in passato, e me le hanno date. Ma così ho sentito la moto più adatta a me ed ho trovato il feeling di cui avevo bisogno".

Secondo il più giovane dei Marquez poi, i tecnici della Honda hanno le idee molto chiare su quello che serve per tornare a rendere la moto competitiva: "Non potendo intervenire sul motore, Honda si è concentrata solo sui dettagli. Insomma, sarà un'evoluzione e non una rivoluzione. Tutti noi piloti abbiamo chiesto di poter mettere a terra tutti i cavalli che abbiamo, cosa che non sempre siamo riusciti a fare. E in Giappone hanno le idee chiare in questo senso".

L'obiettivo è sfruttare meglio le gomme Michelin

Marc Marquez, Repsol Honda Team, Pol Espargaro, Repsol Honda Team

Marc Marquez, Repsol Honda Team, Pol Espargaro, Repsol Honda Team

Photo by: Repsol Media

E che nella seconda parte della stagione sia stata imboccata la strada giusta è stato confermato anche da Takehiro Koyasu, responsabile dello sviluppo della RC213V, che ha evidenziato come uno degli aspetti da migliorare sia lo sfruttamento del potenziale della gomma posteriore introdotta nel 2020 dalla Michelin e confermata per il 2021 dall'azienda francese. Anche in questo caso, dunque, il suo pensiero sembra essere in linea con quello di Alex Marquez.

"Come si fa a tirar fuori tutto il potenziale delle gomme 2020? Mentre stavamo andando per tentativi, facendo errori su questo aspetto, ci siamo concentrati su come si muove la sospensione ed abbiamo trovato la risposta. Penso che l'effetto, in qualche misura, abbia portato alla crescita di Nakagami ed Alex Marquez nella seconda metà della stagione", ha spiegato.

"Considerando che i risultati sono migliorati nella seconda parte dell'anno, ho l'impressione che abbiamo raggiunto il 60% di sfruttamento degli pneumatici. Non c'è nessuna base concreta per dire questa cifra. Tuttavia, penso che non stiamo ancora utilizzando circa il 40% del potenziale. In ogni caso, sono consapevole che non abbiamo raggiunto il limite delle gomme, quindi è ancora un problema per il futuro".

Insomma, in casa HRC sembrano avere le idee abbastanza chiare su quali siano i problemi da combattere per rendere nuovamente la RC213V una moto vincente. Ma gli ingegneri giapponesi riusciranno a risolverli senza poter contare sul loro uomo di punta proprio nel momento cruciale per lo sviluppo?

Moto di Marc Marquez, Repsol Honda Team

Moto di Marc Marquez, Repsol Honda Team

Photo by: Repsol Media

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