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Honda: erano dieci anni che non rompeva un motore in MotoGP

Marc Marquez è stato tradito dal propulsore della sua Honda RC213V nella gara di Silverstone, una cosa che alla Casa giapponese non accadeva dal 2007, quando si ruppe quello di Nicky Hayden in Australia.

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Il poleman  Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing, Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Il terzo classificato Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

L'affidabilità dei motori Honda è leggendaria. Tanto che una volta, in una riunione tra i vertici della MotoGP, quando si stava discudendo del numero di motori da utilizzare in una stagione, il responsabile della Honda ha risposto con molta calma: "Non ci interessa cosa si decide. Noi, con un motore, possiamo fare l'intera stagione".

Non sarebbe però il caso di Marc Marquez quest'anno. Lo spagnolo ha perso la leadership della classifica iridata quando il motore della sua Honda è esploso durante la gara di Silverstone. Un peccato perché era terzo e stava preparando l'attacco alla Ducati di Dovizioso ed alle Yamaha di Vinales e Rossi, che poi sono saliti sul podio.

Era dal 2007 che non accadeva una cosa del genere e l'ultimo ad esserne vittima fu Nicky Hayden. Lo sfortunato pilota statunitense, scomparso qualche mese fa, accusò una rottura in occasione del GP d'Australia, a Phillip Island.

Nel 2007 la MotoGP ha modificato la sua cilindrata, passando dalla 800 (utilizzata dopo la mitica 500) alla 990. La Honda RC213V, che molti classificarono come una moto nata per Dani Pedrosa, non ha dato i risultati attesi, e la Casa giapponese fu travolta da Casey Stoner e dalla Ducati. Da allora però non era più capitata nessuna rottura, almeno fino a ieri.

La batosta di domenica a Silverstone ha portato anche uno zero pesante a Marquez, perché gli ha fatto perdere la leadership ed accorciato ancora la classifica.

Rossi aveva rotto il motore nel 2016

Marquez però non è l'unico ad aver subito una battuta d'arresto di questo tipo in era moderna. La scorsa stagione, al Mugello, era toccato a Valentino Rossi alzare bandiera bianca quando era in lotta per la vittoria a causa di un guasto al motore della sua Yamaha M1.

Il "Dottore" era arrivato al Mugello terzo nel Mondiale, staccato di 7 punti da Marquez, ma è ripartito a -27 dallo spagnolo, che alla fine dell'anno è stato campione del mondo. E da allora il pilota di Tavullia ha sempre indicato quello che uno dei momenti cruciali che gli ha impedito di conquistare la sua decima corona.

In quello stesso gran premio, curiosamente, anche Jorge Lorenzo ruppe il motore della sua Yamaha, ma durante il warm-up, a tempo scaduto. Se avesse fatto un giro in meno, probabilmente anche lui quindi lo avrebbe rotto in gara.

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