Gibernau: "Lo scontro di Jerez ha creato un brutto precedente"
Sete Gibernau ha affermato come lo scontro con Valentino Rossi all'ultima curva del GP di Jerez 2005 abbia aperto le porte ad un nuovo modo di concepire le gare più aggressivo e pericoloso.
Foto di: Gauloises Fortuna Racing
Il nove volte vincitore nella classe regina, Sete Gibernau, ha vissuto una dura rivalità con Valentino Rossi durante la prima metà degli anni 2000 ed il momento clou del loro duello si è vissuto a Jerez nel 2005, quando il Dottore si è scontrato con lo spagnolo all’ultima curva assicurandosi così la vittoria.
Parlando a BT Sport, Gibernau ha dichiarato che il modo in cui le corse sono state concepite da quel giorno è cambiato in negativo e che quel contatto ha creato un precedente che ha poi reso le gare MotoGP più aggressive.
“Non so quante volte abbiamo parlato di quella curva, ma più passa il tempo e più capisco come le cose siano cambiate dopo quello scontro” ha detto Gibernau che nella passata stagione è tornato a correre nella stagione d’esordio della MotoE dopo essersi ritirato dalla MotoGP nel 2009.
“Molte persone hanno visto quella mossa, e da quel momento questo tipo di manovre si è ripetuto più volte”.
“Alla fine della gara entrambi abbiamo fatto quello che ritenevamo fosse migliore per il campionato, ma da quel momento le cose sono cambiate in MotoGP e nel modo di concepire le gare. Ed è una cosa che non condivido”.
La MotoGP ha adottato un approccio più rilassato verso le manovre aggressive in gara rispetto ad altre categorie. Ad esempio, nel 2013, Marc Marquez non è stato sanzionato per una manovra simile nei confronti di Jorge Lorenzo avvenuta nella stessa curva al secondo giro. Da allora si sono ripetuti molti altri scontri al limite.
Quando gli è stato chiesto se la direzione di gara avrebbe indagato su quell'incidente se fosse accaduto oggi, Gibernau ha risposto: “A dire la verità, no. Non credo proprio. Ho un punto di vista differente in merito, ma non ho bisogno di avere torto o ragione”.
“Per come concepisco lo sport e le corse non voglio mai che qualcuno si faccia male. Questa è una delle mie priorità”.
Lo spagnolo ha poi spiegato che questo approccio alle gare dovrebbe essere sradicato dalla cultura attuale, ma ha ammesso come sia difficile riuscire in questo obiettivo.
“La MotoGP è già molto pericolosa e secondo me dovremmo mettere tutti a disposizione il nostro know-how per evitare questo tipo di situazioni. E’ un qualcosa di difficile da fare? Sì. E’ un qualcosa di impossibile da realizzare? Non credo proprio”.
“E’ una responsabilità in capo agli organizzatori del campionato stabilire delle regole che impongano di evitare questo tipo di scontri perché, come ho già detto, in MotoGP si rischia più di un semplice incidente”.
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Iscriviti ed effettua l'accesso a Motorsport.com con il tuo blocco delle pubblicità
Dalla Formula 1 alla MotoGP, raccontiamo direttamente dal paddock perché amiamo il nostro sport, proprio come voi. Per continuare a fornire il nostro giornalismo esperto, il nostro sito web utilizzala pubblicità. Tuttavia, vogliamo darvi l'opportunità di godere di un sito web privo di pubblicità e di continuare a utilizzare il vostro ad-blocker.
Top Comments