Giacomo Agostini inaugura la sua sala dei trofei a Bergamo
Il 15 volte campione del mondo ha realizzato un museo privato con tutti i cimeli della sua straordinaria carriera. E' possibile però organizzare delle visite guidate, che includono anche una cena con "Ago".
Giacomo Agostini taglia il nastro, alla presenza di Cristina Parodi e Giorgio Gori, sindaco della Città di Bergamo
Matteo Nugnes
15 titoli iridati, 123 Gran Premi vinti, dieci dei quali al Tourist Trophy. Numeri che da soli bastano per raccontare tanto di quella leggenda vivente di nome Giacomo Agostini, il pilota più vincente della storia del motociclismo.
Una leggenda che da oggi è possibile toccare con mano, visto che "Ago" ha deciso di regalarsi uno museo personale a lui dedicato. Una sala dei trofei davvero da pelle d'oca per gli appassionati delle due ruote.
Non capita tutti i giorni di vedere nella stessa stanza, infatti, oltre 300 trofei e le pergamente di 15 titoli Mondiali, ma anche le moto (le MV Agusta e le Yamaha con cui è stato iridato, ma anche quella con cui ha vinto a Daytona), le tute e di caschi con cui Agostini ha scritto la storia del motociclismo a cavallo degli anni '60 e '70.
"Era da tempo che stavo pensando all'idea di realizzare un museo che raccontasse la mia carriera: ne avevo parlato anche con l'amministrazione comunale, ma alla fine ho deciso di farlo mio" ha detto Agostini, che lo ha inaugurato oggi, tagliando il nastro insieme al sindaco di Bergamo Giorgio Gori.
"Ho sentito la necessità di avere una sala di trofei mia, concepita come la sognavo per poter passare i momenti liberi e ricordando i miei successi".
"Nella sala dei trofei c'è tutta la mia storia motociclistica. Tutti i miei ricordi: dalle moto alle tute, fino ai caschi e ad oggetti personali che usavo in gara. E poi i miei 360 trofei: per me è una grande gioia rivedere il mio passato racchiuso in questa sala".
L'evento era di quelli importanti ed infatti ad ammirare la collezione di "Ago" sono arrivati anche dei volti noti della MotoGP, come il direttore generale di Ducati Corse, Gigi Dall'Igna, ed il managing director Yamaha, Lin Jarvis. Non poteva mancare poi Lino Dainese, fondatore dell'omonima azienda, visto che nella sala dei trofei è esposto un bel campionario delle sue creazioni. Ma si sono visti anche diversi Vip, come il cantante Roby Facchinetti e Cristina Parodi, entrambi amici di Giacomo.
Il 15 volte iridato ha spiegato anche il senso con cui è stata allestita la sala: "Ho dato una logica cronologica, lasciando però spazio anche alle emozioni. La scelta dei materiali è stata dettata dal fatto che le moto nascevano in un'officina meccanica e, pertanto, con l'architetto Michele Giavarini, abbiamo ideato tutto il contenuto, racchiuso come se fosse in una scatola di Cartier".
Una vera chicca, per esempio, è la bacheca nella quale è esposta la "telemetria" dell'epoca, ovvero gli appunti che Agostini scriveva a mano sui tracciati e sui risultati delle gare.
Il museo è privato, ma è possibile partecipare a delle visite guidate, nelle quali a fare da Cicerone sarà Agostini stesso. Villa Vittoria Charme & Relax organizza pacchetti per gruppi di 8 minimo persone, che includono pernottamento, visita al museo ed una cena in compagnia del campione. La frequenza di queste visite dovrebbe essere di circa una al mese.
Ora però non vogliamo più "spoilerarvi" troppo. Intanto godetevi alcune foto della sala dei trofei, ma a breve arriveranno anche un servizio video dettagliato con l'intervista al campionissimo.
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