Gabarrini: "Stoner starebbe nei primi tre"
Cristian Gabarrini, che il prossimo anno tornerà in Ducati come ingegnere di Jorge Lorenzo, è convinto che Casey Stoner potrebbe ancora giocarsela con i più veloci.
Casey Stoner, Ducati Team
Ducati Corse
L'italiano, che negli ultimi due anni ha gestito il box di Jack Miller, è stato uno degli uomini chiave per i due titoli conquistati da Stoner in MotoGP, il primo con la Ducati (2007) ed il secondo con la Honda (2011).
Dopo diversi anni nella struttura della Honda, occupando anche diversi ruoli, Gabarrini tornerà a vestirsi di rosso nella prossima stagione, in una posizione fondamentale: dovrà aiutare Lorenzo ad adattarsi alla Ducati il prima possibile.
Tornerà ad incontrarsi anche con Stoner, che ora svolge il ruolo di collaudatore, un fatto che senza dubbio è un vantaggio per la squadra di Borgo Panigale.
In un'intervista concessa a Bikesportnews, Gabarrini è stato molto schietto quando gli è stato chiesto di possibili analogie o differenze tra Stoner, Lorenzo e Marquez, che secondo lui sono i migliori al mondo.
"Casey è il più grande talento che abbia mai visto. Ha la velocità nel suo DNA e la capacità di adattarsi a qualsiasi situazione immediatamente. Capisce più velocemente di chiunque altro che cosa deve fare per essere veloce sulla moto e si adatta" ha detto Gabarrini.
"A mio parere, Casey rimane uno dei piloti più veloci al mondo. Non penso che correrà di nuovo e non so se parteciperà ad una wild card, ma credo che starebbe nei primi tre sia in qualifica che in gara" ha aggiunto.
"Marquez ha un grande talento e in ingresso di curva è più veloce di Casey, che però è più rapido in uscita" spiega Gabarrini parlando degli ultimi due campioni del mondo della Honda.
A proposito di Lorenzo, il tecnico è convinto che uno dei suoi punti di forza sia la costanza, ma anche che è in grado di essere rapido come Stoner e Marquez in termini di velocità pura.
"Jorge è un altro asso come Stoner e Lorenzo. La sua più grande forza è la capacità di essere sempre veloce. In alcune gare è riuscito a guidare per 20 giri ad un ritmo molto altro, con una differenza di un paio di decimi" ha detto.
"Ha la velocità nel suo DNA, come Marc e Casey, ed è molto forte dal punto di vista mentale. Non bisogna dimenticare che ha diviso il box con Valentino Rossi, che non è solo un compagno di squadra, perché imprime una pressione incredibile" ha concluso Gabarrini.
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