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Flag to flag: Valentino e la Yamaha pagano sempre la loro prudenza

Il "Dottore" è quasi sempre tra gli ultimi a rientrare in caso di cambio moto e questo finisce per rovinargli la gara. Marquez invece adotta un atteggiamento spavaldo grazie al quale continua a mietere successi.

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Gold and Goose / Motorsport Images

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Il secondo qualificato Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing, Cal Crutchlow, Team LCR Honda
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Le gare "flag to flag" stanno diventando un vero e proprio tallone d'achille per Valentino Rossi e la Yamaha (se si esclude Assen, dove però chi ha lottato per la vittoria non è rientrato ai box).
Da almeno un paio d'anni il binomio formato dal campione di Tavullia e dalla Casa di Iwata sembra non riuscire davvero mai ad azzeccare il momento giusto per il cambio moto, lasciando spazio al rimpianto per tanti punti buttati via in maniera piuttosto banale.

Ormai ogni volta che le previsioni meteo parlano della possibilità di pioggia, al sabato sentiamo il "Dottore" augurarsi che la gara sia completamente asciutta o completamente bagnata, ma che non si debba ricorrere al cambio moto, proprio perché lui e la Yamaha si sono rivelati spesso troppo prudenti in questi casi.

In passato è stato più volte Valentino ad ignorare i messaggi arrivati dal muretto, e probabilmente il caso più emblematico è la gara del Sachsenring dello scorso anno: nonostante l'esposizione della tabella con la scritta "box", il 46 ha proseguito per diversi giri, chiudendo così solamente in ottava posizione.

Ieri invece è stato il box della Casa giapponese a reagire tardivamente, espondendogli la tabella ben due giri dopo il rientro del vincitore Marc Marquez, con il risultato che il pesarese ha fatto ben tre tornare con le slick in più rispetto allo spagnolo, che invece si è confermato ancora una volta un mago in queste condizioni.

Nelle ultime stagioni c'è poi un altro caso in cui una possibile vittoria si è tramutata solamente in un quinto posto per Rossi: la gara di Misano del 2015. E' vero che in quell'occasione c'era in ballo anche il Mondiale, ma probabilmente se il 9 volte iridato avesse pensato a vincere la gara invece che a marcare Lorenzo, la stagione avrebbe potuto avere un esito differente.

Subito dopo il cambio moto, infatti, Lorenzo finì ruote all'aria, ma ormai Valentino era troppo distante per sperare di potersi reinserire nella lotta per una vittoria che poteva avere un peso clamoroso nella corsa al titolo (con 14 punti in più, sarebbe arrivato a Valencia con il Mondiale in tasca anche partendo ultimo).

Neanche a dirlo, quel giorno, proprio come ieri e come al Sachsenring, sul gradino più alto del podio c'era Marquez, che invece ha sempre il coraggio di rischiare in queste situazioni. Riusciranno a trovare questo stesso coraggio anche Rossi e la Yamaha la prossima volta che si presenterà una situazione di questo tipo?

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