FIM, Viegas: "Cerchiamo già date alternative per Austin"
Jorge Viegas, presidente della FIM, ritiene che le possibilità di correre ad Austin "siano davvero poche" e non esclude che si possa pensare anche a concentrare due GP nello stesso fine settimana.

Dopo aver annullato l'appuntamento inaugurale della MotoGP, in Qatar, e posticipato la seconda tappa del calendario (Thailandia), che si sarebbe dovuta tenere il 22 marzo ed è stata riprogrammata per il 4 ottobre, il promoter Dorna ha reso pubblica la nuova versione del calendario 2020.
In questo, il Gran Premio degli Stati Uniti appare come il prossimo appuntamento, in programma per il 5 aprile. Tuttavia, la quarantena imposta su un quarto della popolazione italiana e il fatto che ad Austin stessa sia stato dichiarato lo stato di emergenza, hanno fatto aumentare i dubbi sulla fattibilità dell'evento.
In attesa di una decisione definitiva da parte della Dorna e della FIM, il presidente di quest'ultima ritiene che le possibilità che Austin possa ospitare la gara all'inizio del mese prossimo siano piuttosto scarse. Al punto che tutte le parti in causa stanno cercando delle date alternative per disputare il round texano in un secondo momento.
"Le possibilità che il Gran Premio degli Stati Uniti si terrà il 5 aprile sono molto poche. Ad ogni modo, stiamo già lavorando per trovare una data alternativa alla gara di Austin. Ma in questo momento le cose si stanno evolvendo così in fretta, che non possiamo dire altro" ha detto Viegas ai microfoni di Catalunya Radio.
Affinché la FIM possa assegnare il titolo mondiale della MotoGP, deve essere disputato un numero minimo di 13 gare. Al momento, Viegas non ha dubbi sul fatto che questa soglia verrà superata, anche se forse potrebbero essere messe in atto delle cose un po' estreme.
"In questo momento ho totale fiducia che il campionato avrà più di 13 gare. Se dovremo correre a gennaio, lo faremo. Possiamo disputare due Gran Premi nello stesso fine settimana o correre a porte chiuse. Ovviamente se non ci fossero altre soluzioni. Nella situazione attuale non ci sono tabù. Devi essere flessibile ed avere immaginazione" ha detto Viegas, che non esclude che uno di questi appuntamenti si possa svolgere in Portogallo, nonostante non faccia parte del calendario originale.
"Portimao è un circuito di riserva, proprio come Estoril. E in Portogallo non ci sono restrizioni" ha concluso.
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