Espargaro: "Penalità? Ho già perso 2 posizioni all'ultima curva"
La Suzuki invocava una penalità per il pilota della KTM per essere uscito oltre il cordolo all'ultima curva, ma Pol non è d'accordo perché ritiene di non aver avuto alternative.

Pol Espargaro stavolta ci è andato veramente vicino a centrare la sua prima vittoria in MotoGP, ma dalla sua faccia non traspare delusione per aver concluso la seconda gara del Red Bull Ring sul gradino più basso del podio.
Da una parte, infatti, c'è stato il grande aiuto della bandiera rossa, arrivata proprio quando Joan Mir e la Suzuki sembravano lanciatissimi verso un successo perentorio. Dall'altra però vedersi sfuggire la vittoria all'ultima curva non è mai facile da digerire.
Il pilota della KTM aveva infilato la Ducati di Jack Miller alla curva 9, ma poi è andato largo e l'australiano ha cercato l'incrocio, portando entrambi larghi e permettendo a Miguel Oliveira di beffarli entrambi e di lanciarsi verso la vittoria.
Pol comunque non riesce ad essere triste per il suo primo podio sull'asciutto, arrivato proprio sulla pista di casa della KTM. E non lo ha nascosto ai microfoni di Sky Sport MotoGP HD.
"Sono veramente soddisfatto. Questo tipo di gara è come quelle di Moto3, può vincere chiunque. Eravamo in tre che avevamo l'opportunità di provarci e alla fine non ce l'ho fatta, anche se sono stato primo fino all'ultima curva. Sono arrivato terzo, ma sicuramente abbiamo fatto divertire chi ha guardato la gara a casa" ha detto Pol.
Dopo la gara, c'è stata una protesta piuttosto accesa di Davide Brivio, che avrebbe voluto una penalità per lo spagnolo per essere andato sul verde oltre il cordolo all'ultima curva, che avrebbe permesso a Mir di salire almeno sul podio. Per il diretto interessato però sarebbe stato troppo, visto che lui aveva già perso due posizioni all'ultima curva.
"Certo, sono andato sul verde, ma perché mi ci hanno portato. Non potevano penalizzarmi, perché così lo avrebbero fatto due volte: avevo già perso due posizioni, quindi perderne un'altra per essere andato sul verde sarebbe stato troppo".
All'inizio dell'ultimo giro sembrava avere la vittoria in pugno, perché aveva un buon margine su Miller, ma ha vanificato tutto con una traiettoria molto conservativa alla curva 3, che ha permesso al ducatista di prendere la scia e di attaccarlo alla curva 4.
"Ci sarebbero voluti gli specchietti per guardare dietro (ride). Non sapevo quanto margine avevo su Jack quando sono passato sul rettilineo, perché in tabella mi avevano messo +0"0, quindi pensavo che fosse proprio attaccato. Per quello non potevo fare altro che difendere l'interno alla curva 3, perché avevo dietro una Ducati ed era sicuro che mi avrebbe preso la scia. Purtroppo non sapevo che fosse così lontano, ma queste sono le gare".
Sull'incrocio di traiettorie con Miller all'ultima curva invece è stato molto sportivo, dicendo che fa parte del gioco quando è in ballo la vittoria.
"Ci siamo giocati la vittoria. Lui ha provato ad andare dentro, è andato lungo e mi ha portato con lui. Ma all'ultima curva, quando ti stai giocando una vittoria, ci sta. Alla fine abbiamo regalato la vittoria ad Oliveira, ma lui doveva essere lì per approfittarne, quindi se la merita anche lui. E' stata una bella battaglia".
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