Ecco la nuova livrea delle Ducati del Pramac Racing griffata Centro Stile Lamborghini
La squadra diretta da Francesco Guidotti ha confermato i suoi colori tradizionali, ma li ha fusi con la Y tipica del design Lamborghini sulle Desmosedici GP affidate a Pecco Bagnaia e Jack Miller.
Foto di: Pramac Racing
La location non è di quelle consuete, perché non capita tutti i giorni che una squadra di MotoGP sveli i suoi colori in diretta televisiva, ma il Pramac Racing è sempre stato "avanti" e lo ha dimostrato anche oggi, mostando la nuovissima livrea delle Desmosedici GP di Jack Miller e Pecco Bagnaia negli studi di Sky Sport 24, con Guido Meda a fare da padrone di casa.
I colori sono quelli diventati ormai tradizionali per la squadra toscana, ovvero il bianco, il rosso ed il blu. Quello che cambia è il modo in cui sono "spalmati" sulle carene, perché questa colorazione è stata studiata in collaborazione con il Centro Stile Lamborghini.
Un legame che non è nuovo, visto che lo scorso anno il Pramac Racing presentò la sua stagione 2018 proprio a Sant'Agata Bolognese, ma al Mugello Danilo Petrucci e Miller sfoggiarono anche una livrea celebrativa gialla e nera con tanto di toro sulle carene.
Sulla moto 2019 sono stati combinati quindi i tradizionali colori Pramac con la Y tipica del design Lamborghini. La Y bianca si può notare su entrambi i fianchi della Desmosedici GP e va a separare il rosso, che copre la parte superiore delle carene, dal blu, che invece è in quella più bassa.
Il cupolino è bianco e rosso, con le due alette sottostanti che sono blu. Sul codone invece c'è un altro chiaro riferimento a Lamborghini, perchè questo è nero e sotto alla sella c'è proprio il marchio della Casa automobilistica emiliana.
Per quanto riguarda le moto, bisogna poi ricordare che saranno differenti quelle nel box della squadra diretta da Francesco Guidotti: Jack Miller avrà infatti a disposizione una GP19 identica a quelle di Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci. Un bel salto per l'australiano, che lo scorso anno aveva un GP17.
Bagnaia invece dovrà "accontentarsi" di una GP18, se così si può dire di una moto che ha vinto ben 7 GP nella passata stagione. Per un esordiente si tratta comunque di una moto di alto livello, con la quale il campione del mondo in carica della Moto2 proverà a conquistarsi il titolo di "Rookie of the Year".
Senza dimenticare che per entrambi potrebbe esserci anche di più in palio, visto che parliamo di due piloti con contratto Ducati factory e che quello nel team ufficiale di Danilo Petrucci scade a fine 2019. Starà a loro fare del loro meglio per provare a mettere in difficoltà la Casa di Borgo Panigale.
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