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Analisi

Ducati: riuscirà Bagnaia dove hanno fallito Rossi e Dovizioso?

Pecco Bagnaia è il settimo pilota italiano che arriva a correre con il team ufficiale Ducati in MotoGP. Quattro di questi hanno vinto delle gare, ma nessuno ha centrato il titolo. Riuscirà all'ex campione del mondo di Moto2 quell'impresa che non è riuscita neanche a due mostri sacri come Valentino Rossi ed Andrea Dovizioso?

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Foto di: Ducati Corse

Il rosso è da sempre un colore che infiamma la passione dei tifosi italiani nel motorsport. Il richiamo alla Ferrari è fin troppo evidente, ma dal 2003 parte di questa attenzione si è rivolta alla Ducati. Anzi, per la Rossa di Borgo Panigale c'è un fattore in più da tenere in considerazione: forte della grande tradizione dei rider italiani, ha provato praticamente sempre a centrare il bersaglio grande in MotoGP con un binomio tutto tricolore. E non è un caso, che la prima affermazione, arrivata dopo appena 6 GP, sia stata firmata da Loris Capirossi.

Nei primi 18 anni della sua avventura nella classe regina, solamente in due occasioni la Ducati non ha avuto almeno un pilota italiano nel box della squadra ufficiale, nel biennio 2009-2010, con la coppia formata da Casey Stoner e Nicky Hayden. Per ben quattro anni però ha schierato una formazione tutta "azzurra": prima nel biennio 2015-2016 con il tandem Dovizioso-Iannone e poi in quello 2019-2020 con Dovizioso e Petrucci. Tuttavia, per ora, l'unico titolo arrivato alle porte di Bologna è quello a tinte australiane conquistato da Stoner nel 2007.

Ora il testimone passa nelle mani di Pecco Bagnaia, campione del mondo Moto2 nel 2018, che fin da quando era un bambino sognava di mettere il sedere su una Ducati, fantasticando quando vedeva parcheggiata in garage quella di suo zio. Dopo due anni nel Pramac Racing, l'approdo nella squadra ufficiale quindi è un po' una chiusura del cerchio per il pilota piemontese.

"E' un sogno che si è avverato. Quando mi hanno detto di mettere questa divisa, è stato abbastanza emozionante perché per prima cosa sono in un team ufficiale, e poi sono in quello in cui avrei sempre voluto essere. Fin da bambino ho sempre detto che mi sarebbe piaciuto essere in Ducati. E' una grandissima emozione sia per me che per la mia famiglia", ha ammesso Bagnaia, che nel backstage del video di presentazione del team, mentre indossava la tuta rossa, si era lasciato scappare anche un: "Se ci fosse qui mio zio, ora starebbe piangendo!".

Emozioni a parte, è anche una grande responsabilità. Forse quasi doppia. Pur avendo appena aperto un nuovo ciclo, Gigi Dall'Igna non ci ha girato troppo intorno: l'obiettivo deve essere quello di vincere il Mondiale. E qui viene il difficile, perché per Pecco si tratterà di provare in un'impresa che non è riuscita neanche a due dei tre piloti italiani più vincenti nella storia della classe regina. Anche se non lo abbiamo ancora citato, non bisogna dimenticare infatti che anche Valentino Rossi ha corso per due anni con la Rossa, nel 2011 e 2012. Un'esperienza disastrosa, che si è conclusa con un ritorno nell'orbita Yamaha.

Vittorie e podi dei piloti italiani con la Ducati ufficiale in MotoGP

Pilota GP Vinti Podi
Andrea Dovizioso 14 40
Loris Capirossi 7 23
Danilo Petrucci 2 4
Andrea Iannone 1 7
Valentino Rossi 0 3

Tra le altre cose, c'è un dato curioso: tra i sei piloti italiani che hanno corso in MotoGP con la Ducati Factory, il "Dottore" è uno dei pochi a non essere riuscito a conquistare neanche una vittoria. I suoi migliori risultati sono stati due secondi posti, raccolti entrambi nel 2011, a Le Mans e Misano. Peggio di lui ha fatto soltanto Marco Melandri, che in sella alla Desmosedici GP non è andato oltre ad un quinto posto in Cina nella sua unica annata in Rosso (2008).

A Bagnaia, che è anche una delle punte di diamante della VR46 Riders Academy, è stato chiesto se riuscire dove ha fallito il suo "maestro" possa essere un ulteriore stimolo, ma Pecco ha sottolineato che non si può fare un paragone, perché la situazione tecnica era completamente differente quando fu Valentino ad approdare a Borgo Panigale.

"Penso che la moto che abbiamo adesso non centra assolutamente niente con quella che aveva Vale. A livello strutturale è cambiata praticamente ogni persona. E' un progetto totalmente diverso. Molti piloti non riuscivano ad andare con quella moto e anche Dovizioso ha iniziato ad ottenere i suoi risultati solo dopo che è stata sviluppata", ha detto Bagnaia.

"Penso che sia questo il motivo per cui Vale non è riuscito ad ottenere i risultati sperati, anche perché quando è tornato sulla Yamaha ha subito vinto. Non mi metto a confronto con lui, anche perché comunque è impossibile. La moto che abbiamo oggi è sicuramente più competitiva rispetto alla sua, quindi è impossibile riuscire a fare un paragone tra le due situazioni".

Valentino Rossi, Ducati Marlboro Team

Valentino Rossi, Ducati Marlboro Team

Photo by: Ducati Corse

Se, in effetti, dall'era di Valentino è passata troppa acqua sotto ai ponti, sarà sicuramente più facile un confronto diretto con Dovizioso, anche se allo stesso modo non sarà semplice fare meglio del forlivese. Andrea è l'uomo che è rimasto più a lungo a Borgo Panigale, ben otto stagioni, e il suo legame ad un certo punto è stato talmente forte che il suo soprannome era diventato "Desmodovi", una fusione con l'anima desmodromica della Ducati.

Arrivato nel 2013, raccogliendo l'eredità di Rossi, ha vissuto il momento peggiore della storia ducatista in MotoGP: il suo primo anno è stato infatti l'unico senza neanche un podio, ma poi con l'inizio del ciclo tecnico di Gigi Dall'Igna, un anno più tardi, la musica è cambiata. Nel 2016 c'è stato il ritorno alla vittoria e nel 2017 Dovizioso si è giocato il Mondiale fino all'ultima gara con Marc Marquez.

Poi qualcosa si è rotto nel rapporto tra lui ed il direttore generale del reparto corse e si è arrivati all'inevitabile separazione maturata alla fine dello scorso anno. Ma resta il fatto che Dovizioso rimane una figura ingombrante da far dimenticare ai tifosi ducatisti: con le sue 14 vittorie, è secondo solo a Stoner in quanto a successi, e con ben 142 partenze rappresenta una fetta bella grande della storia della Rossa in MotoGP.

"Sicuramente è la sfida più importante della mia vita. Ci hanno provato in molti e ci è riuscito uno solo, quindi mi piacerebbe molto riuscire ad essere competitivo e portare la Ducati a quello che si merita", ha detto Pecco, facendo riferimento al titolo conquistato nel 2007 da Stoner.

"Prendere il testimone di Dovizioso non sarà facile, ma neanche quello di Petrucci, perché entrambi hanno fatto un grande lavoro. E' una grandissima responsabilità, perché Dovi ha fatto secondo nel Mondiale per tre anni di fila e una volta è andato davvero vicino a vincerlo. Sarà molto dura, ma siamo qui per provarci".

Il pilota di Chivasso non ha negato che sapere di dover vincere è una pressione in più, ma prima di pensare al Mondiale c'è un'altra montagna da scalare: nei suoi primi due anni nella top class, non è ancora riuscito a conquistare la sua prima vittoria, anche se lo scorso anno l'ha mancata veramente per un soffio a Misano, dove una settimana prima aveva colto il suo primo podio. Per lui c'è però un precedente importante in Moto2: il primo successo ed il Mondiale arrivarono infatti nello stesso anno, il 2018.

"Io penso che sia una pressione positiva, perché comunque da un pilota ufficiale è quello che ci si aspetta. Un pilota ufficiale non può pensare di fare quinto o sesto o comunque di fare una buona gara e due o tre male. L'obiettivo è per forza quello di vincere il titolo. Quello che però vorrei fare prima, come mi è successo nel 2018, che arrivavo senza vittorie al mio secondo anno in Moto2, è vincere la mia prima gara e poi cominciare a pensare in grande".

L'occasione per cominciare bene è ghiotta, perché la stagione 2021 partirà con una doppia gara in Qatar: la Ducati ha vinto le ultime due edizioni della gara di Losail (lo scorso anno non si è disputata a causa della pandemia del COVID-19), ma soprattutto sale regolarmente sul podio dal 2015. Il tracciato qatariota è stato anche la cornice della prima affermazione di Pecco in Moto2. La storia si ripeterà? Ancora qualche settimana e lo scopriremo...

Le vittorie dei piloti italiani con la Ducati ufficiale in MotoGP

Andrea Dovizioso: 14 vittorie
Malesia 2016, Italia 2017, Catalogna 2017, Austria 2017, Gran Bretagna 2017, Giappone 2017, Malesia 2017, Qatar 2018, Repubblica Ceca 2018, San Marino 2018, Comunità Valenciana 2018, Qatar 2019, Austria 2019, Austria 2020.
Loris Capirossi: 7 vittorie
Catalogna 2003, Giappone 2005, Malesia 2005, Spagna 2006, Repubblica Ceca 2006, Giappone 2006, Giappone 2007.
Danilo Petrucci: 2 vittorie
Italia 2019, Francia 2020
Andrea Iannone: 1 vittoria
Austria 2016
4

I podi dei piloti italiani con la Ducati ufficiale in MotoGP

Andrea Dovizioso: 40 podi
Loris Capirossi: 23 podi
Andrea Iannone: 7 podi
Danilo Petrucci: 4 podi
Valentino Rossi: 3 podi
5

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