Ducati: “La dimensione reale di Martin si vedrà su piste nuove”
Dopo la grande prestazione di Jorge Martin in Qatar, in cui ha conquistato la sua prima pole position ed il suo primo podio in MotoGP, ora arriveranno circuiti che lo spagnolo non conosce con la Ducati e questo, secondo Paolo Ciabatti, permetterà di vedere la reale dimensione del rookie.
Jorge Martin, Pramac Racing
Gold and Goose / Motorsport Images
Dopo un debutto positivo in MotoGP (ha chiuso 15esimo), Jorge Martin ha sorpreso tutti nella seconda gara consecutiva a Losail, in cui si è aggiudicato una pole position stratosferica e in gara è stato in testa per 18 dei 22 giri totali senza commettere il minimo errore. Questo ha rappresentato ciò che può offrire il madrileno, ma a partire da ora si presenta una situazione più complicata, come per tutti gli esordienti.
Martin, così come gli altri debuttanti nella classe regina, ha avuto a disposizione sei giorni di test pre-stagionali a Losail, oltre alle sessioni di prove libere ed i 44 giri delle due gare. Moltissimi chilometri che in qualche modo hanno minimizzato la mancanza di esperienza in MotoGP, per quanto tutto questo non tolga importanza al fine settimana che ha disputato.
Tuttavia, in Ducati preferiscono essere prudenti nel momento di analizzare il fenomeno Martin e considerano cruciale il modo in cui se la caverà lo spagnolo nelle prossime piste, prima di trarre conclusioni.
Paolo Ciabatti, Direttore Sportivo di Ducati Corse, afferma: “Con Martin abbiamo dato un colpo. Quanto ha fatto è stata la dimostrazione del talento che ha e di come lavora. Il fatto che avesse conquistato la pole e avesse mantenuto la testa della gara per 18 giri senza commettere un solo errore è una cosa molto positiva. Quello che deve fare è continuare così, come ha fatto fino ad ora”.
“Adesso dobbiamo vedere cosa succede su piste dove non ha mai corso con la Ducati e in cui avrà solamente due giorni per abituarsi – prosegue Ciabatti – L’ultima gara in Qatar è stata molto particolare perché tutti i piloti giravano lì da molti giorni e questa cosa aiuta gli esordienti. Sarà ora, su tracciati nuovi per lui, dove vedremo la sua maturità e la sua capacità di adattamento”.
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