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Ducati: la Desmosedici GP "sfinisce" Dovizioso e Iannone!

La Ducati Desmosedici GP è sempre più competitiva ma a Silverstone ha procurato la perdita di forza all'avambraccio destro sia per Dovizioso che per Iannone. Urgono modifiche per renderla meno faticosa da pilotare?

Andrea Iannone, Ducati Team crash

Andrea Iannone, Ducati Team crash

Gold and Goose / Motorsport Images

Andrea Iannone, Ducati Team crash
Andrea Iannone, Ducati Team crash
Andrea Iannone, Ducati Team crash
Andrea Iannone, Ducati Team crash
Andrea Iannone, Ducati Team crash
Andrea Iannone, Ducati Team crash
Andrea Iannone, Ducati Team crash
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team

La Ducati Desmosedici GP è la moto che ha permesso dal team di Borgo Panigale di tornare alla vittoria dopo ben 101 Gran Premio d'astinenza nella classe regina del Motomondiale. Ma è anche una rossa sinuosa e conturbante non così semplice da gestire.

Lo sanno bene Andrea Dovizioso e Andrea Iannone, i piloti che hanno onori e oneri di condurla per tutti i circuiti del Motomondiale per farla crescere e far tornare la casa bolognese alla vittoria dei titoli mondiali dedicati a piloti e costruttori.

Bella, rossa, potente e competitiva. Ma che richiede un trattamento particolare, una forza sul lungo termine che mette in difficoltà due atleti ben preparati quali sono i due Andrea. A farne le spese sono stati proprio loro al Gran Premio di Gran Bretagna, disputato nel fine settimana appena trascorso.

A metà gara entrambi hanno ravvisato grossi problemi all'avambraccio destro. Non certo un caso, perché Silverstone è una pista con ben 10 curve destrorse a cui Michelin ha ovviato con gomme asimmetriche proprio per salvaguardare il più possibile la spalla destra dei propri prodotti.

Se per Dovizioso il dolore all'arto non è più una novità, perché lo affligge ormai da mesi, per Andrea Iannone è una novità. O meglio, una situazione che non viveva dal 2013, quando venne operato dal dottor Xavier Mir a causa della Sindrome Compartimentale. Per questo motivo nella giornata odierna il centauro di Vasto si sottoporrà a una risonanza in Italia e poi incontrerà il dottor Mir per chiedere un parere riguardo le condizioni del suo braccio.

"Sono caduto a 4 giri dal termine alla penultima curva del tracciato dopo aver centrato una buca, ma non avevo forza nel braccio da metà gara. Guidare una MotoGP con un solo braccio e a questi livelli è impensabile. L'esito non avrebbe potuto essere che la caduta", ha affermato Iannone al termine della gara.

Andrea Dovizioso ha rincarato la dose. Il forlivese parla da tempo della difficoltà nel pilotare la Desmosedici GP, con questa che richiede sforzi fisici molto grossi: "Serve molta forza per guidare la Desmosedici. Era difficile da guidare con il problema al braccio. Questo indica che la moto deve fare ancora miglioramenti".

Ma non solo: "Penso che il layout del circuito abbia influenzato il nostro braccio, che ha iniziato a farci male, ma penso che la principale causa del nostro dolore sia dovuta alla moto. La Ducati è la moto che richiede più impegno fisico e penso che sia una cosa visibile anche in televisione". Insomma, gli ingegneri diretti da Dall'Igna potrebbero doversi rimboccarsi le maniche per rendere la Rossa più facile da pilotare, che possa "chiedere" meno al fisico dei piloti...

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