Dovizioso: "Strategie contro Marc? Per farle bisogna avere del margine e non ce l'ha nessuno"

Se dopo le prime sei gare della stagione 2019 il Mondiale MotoGP è ancora aperto, dobbiamo dire grazie soprattutto ad Andrea Dovizioso. Il pilota della Ducati è infatti arrivato a Barcellona con appena 12 punti da recuperare su un Marc Marquez in grande forma. Ma questo non vuol dire che sarà semplice provare a colmare il gap, perché lo spagnolo della Honda è reduce da 15 podi nelle ultime 18 gare, tra le altre cose con un solo terzo posto.

"Grazie per avermelo detto, io non ci guardo di solito a ste cose" ha scherzato il forlivese, che poi ha proseguito: "Purtroppo sappiamo che questo è uno degli aspetti che negli ultimi anni è riuscito a migliorare, perché ha iniziato ad usare di più la testa, quindi fa anche meno errori".

Secondo lui comunque non si può pianificare una rimonta a tavolino, bisogna solo dare il massimo e farsi trovare pronti al momento giusto: "E' quasi impossibile avere delle strategie o dei piani, perché stiamo spingendo tutti al massimo. In ogni turno può succedere qualcosa e devi essere bravo a prendere le decisioni giuste. Per fare delle strategie a tavolino bisogna avere del margine e qui non ce l'ha nessuno. Dobbiamo continuare a spingere, cercare di migliorare e farci trovare pronti, ma dobbiamo trovare ancora qualcosa".

Al Mugello c'è stata la vittoria di Danilo Petrucci, ma soprattutto la Ducati ha giocato a due punte contro Marc. Ora bisognerà vedere se questa cosa sarà riproponibile anche nelle prossime gare: "Al Mugello è andata così, vediamo se riusciremo a mantenere questa buona competitività su tutte le piste. L'anno scorso non è stato proprio così sulle piste che stanno per arrivare, ma il nostro obiettivo è questo".

Gli ultimi giorni sono stati molto intensi anche a livello di attività extra-MotoGP per "Desmodovi", che ha avuto modo di fare un allenamento di cross insieme a Valentino Rossi sulla pista di Cavallara.

"E' stato casuale, ne avevamo parlato all'inizio della stagione ed ero rimasto sorpreso, sapendo che lui non si allena più tanto con la moto da cross con le esperienze che ha avuto. Così abbiamo buttato giù una data e ci siamo trovati, ma è stata una cosa molto easy, anche perché lui ha iniziato a girare verso le tre e mezza-quattro, quindi più che altro abbiamo fatto due chiacchiere e benuto una birra insieme dopo, ma è sempre divertente. Ma poi è stata una figata perché sono venuti anche dei piloti del Mondiale, quindi avevamo i riferimenti giusti".

Il momento clou però è stato probabilmente lo scorso weekend, quando ha partecipato alla tappa di Misano del DTM al volante di una Audi RS5, dimostrando di essere veloce ed anche rapido ad apprendere, pur chiudendo in entrambe le gare fuori dalla top 10. In ogni caso, è stata un'esperienza molto interessante per lui.

"Il DTM mi ha sempre affascinato, perché è sempre stato un campionato particolare. Da pilota di moto, viverlo da dentro è ancora più interessante, perché sono macchine vere e i team sono organizzatissimi. Poi sono tedeschi, quindi è tutto iper-programmato e questo mi è piaciuto veramente tanto, perché era il modo perfetto per imparare tante cose. E' stata un'esperienza intensa, molto particolare, ed un allenamento mentale molto affascinante, perché ho dovuto gestire contemporaneamente tantissime cose e diverse da quelle che facciamo qui".