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Dovizioso: "Sono caduto alla prima uscita con il set-up nuovo"

Il rammarico del ducatista non è tanto per il 15esimo posto, quanto per non aver avuto modo di provare il set-up pensato per la nuova gomma posteriore, che in questo momento è la cosa più importante.

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Gold and Goose / Motorsport Images

I test di Sepang sembrano essere iniziati un pochino in salita per Andrea Dovizioso, ma per il momento il pilota della Ducati non ne vuole saperne di fasciarsi la testa. Dopo l'11esimo tempo di ieri, oggi il forlivese si è ritrovato addirittura 15esimo a fine giornata, con un ritardo di oltre sette decimi nei confronti del miglior tempo della Yamaha di Fabio Quartararo.

Più che la posizione, il neo odierno per il vice-campione del mondo è quello di non essere riuscito a completare il suo programma a causa di una scivolata alla curva 16, dalla quale fortunatamente è uscito solo leggermente acciaccato.

Tuttavia, questa caduta ha avuto un certo peso sulla sua giornata, perché gli ha impedito di lavorare sul set-up. E secondo lui questo è un aspetto fondamentale in questo momento, perché la cosa più importante da fare è adattarsi alla nuova gomma posteriore della Michelin, che sembra avere delle esigenze differenti rispetto al passato.

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"Abbiamo fatto solo la metà del lavoro che avremmo voluto fare, perché stamattina ci siamo concentrati solo sulla carena ed altri pezzi, ed è andata bene. Al pomeriggio volevamo concentrarci solo sul set-up, ma alla prima uscita con quello nuovo sono caduto. E' stata una piccola caduta, ma purtroppo sono arrivato alla ghiaia e non era piatta, quindi ho perso un po' il respiro ed ho sbattuto la testa. E' un po' di anni che mi trascino dietro anche un problema al collo, quindi spero che stanotte la situazione non peggiori" ha detto Dovizioso.

"Questo poi ci ha impedito di lavorare sul set-up e mi dispiace, perché in questo momento è una priorità. Le gomme sono abbastanza diverse e bisogna adattarsi. Hanno un buon grip e siamo tutti veloci, ma non conta niente questa cosa. Per fare la differenza, bisogna adattarsi sia a livello di guida che di set-up. E' così per tutti. Non abbiamo ancora scoperto quanto margine c'è e quanto possiamo migliorare, perché abbiamo delle idee, ma dobbiamo ancora provarle" ha aggiunto.

Come detto, per il momento però non pensa che sia il momento di preoccuparsi troppo, perché a livello di passo la sua Ducati non sarà la migliore del lotto, ma non è messa affatto male. Però resta il fatto che domani sarà fondamentale lavorare su questo aspetto.

"Non sono preoccupato, perché non ha senso dare importanza a quello che sta succedendo in questo momento. Se dovessimo correre domani, non saremmo messi male. Se andate a guarda il passo con la gomma usata, quindi nel secondo e nel terzo run, giravamo 1'59"6-1'59"7, che non è male. Però non siamo i più veloci e soprattutto dobbiamo scoprire quanto margine c'è e se c'è con la nuova gomma posteriore. Speriamo domani di avere il tempo per lavorare su queste cose, perché è la cosa più importante".

Riguardo alla nuova gomma posteriore, la sua sensazione è che sul giro secco possa favorire moto come Yamaha e Suzuki che hanno il loro punto forte nella percorrenza, ma che in gara la situazione possa essere differente.

"Sulla carta, in base alle sensazioni che ho, mi verrebbe da dire che le moto che scorrono di più, tipo Suzuki e Yamaha, possono avere un vantaggio. Però questa è una supposizione che posso scoprire solo in gara. Sul giro secco può dargli un vantaggio, ma poi la gara è un'altra cosa e nei test non riesci a capire questi aspetti. Diciamo che i giorni a disposizioni sono pochi, quindi potrebbe essere difficile arrivare con un bilanciamento ottimale alla prima gara in Qatar. Ma ora dobbiamo rimanere tranquilli e lavorare, sfruttando il tempo a disposizione per cercare di capire".

Infine, Andrea ha dedicato un pensiero anche alla crescita della KTM, evidenziata dalla grande prestazione del collaudatore Dani Pedrosa, capace oggi di staccare il terzo tempo.

"Sono sorpreso fino ad un certo punto, ma vuol dire che la KTM sta migliorando, perché Pol è molto forte anche di passo. In realtà, del tempo a fine giornata di Dani non sono particolarmente sorpreso, perché so quando è forte lui e quanto sia veloce su questa pista, quindi se la KTM ha fatto un passo avanti, ci sta che sia lì davanti".

Informazioni aggiuntive di Oriol Puigdemont

Andrea Dovizioso, Ducati Team
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Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Moto di Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
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