Dovizioso: "Soffriamo tanto con le gomme nuove"
Il pilota della Ducati ha artigliato il terzo posto a Motegi, arrivando quasi a rubare la seconda posizione a Quartararo nel finale, ma ha sottolineato quando la Rossa fatichi ad inizio gara, venendo fuori alla distanza.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Andrea Dovizioso ha fatto un altro passo verso la conferma al ruolo di vice-campione del mondo, ma sicuramente la domenica di Motegi avrà lasciato l'amaro in bocca al pilota della Ducati. Sulla carta, il tracciato giapponese si presentava come favorevole alla Desmosedici GP, ma ancora una volta è arrivato un successo di Marc Marquez e il forlivese si è dovuto accontentare del terzo posto.
Davanti a lui, anche Fabio Quartararo infatti era riuscito a scappare, salvo poi farsi riavvicinare nel finale. Secondo "Desmodovi", infatti, la lettura della gara è semplice: la Ducati soffre di più della concorrenza con la gomma nuova, ma di contro viene fuori alla grande quando inizia a calare il grip, riuscendo a mantenere un passo più o meno costante. Il problema è che quando accade questo, gli altri spesso sono già troppo lontani.
"Stiamo soffrendo tanto con le gomme nuove e anche in prova facciamo fatica e non riusciamo ad essere veloci in confronto agli altri. All'inizio della gara non ero imbottigliato, facevo addirittura quasi fatica a stare con Morbidelli. Quando c'è un buon grip riescono a fare più percorrenza, ma quando poi cala nel finale della gara, noi riusciamo a mantenerci con lo stesso passo e alla fine sono riuscito ad andare addirittura due o tre decimi più forte, anche se mi sono dovuto prendere tanti rischi" ha spiegato Dovizioso.
Un peccato, perché alla fine è arrivato davvero vicino alla Yamaha di Quartararo e forse se la gara fosse stata appena un pelo più lunga sarebbe riuscito a conquistare la piazza d'onore.
"Ho visto che Quartararo era in crisi e ci ho voluto provare. Peccato, perché forse sarebbe bastato mezzo giro per passarlo, neanche uno. Per come arrivavamo alla gara, la terza posizione di oggi è buona, ma logicamente ci aspettavamo di più da questo weekend".
Poi è tornato ad analizzare le difficoltà che stanno rallentando la Ducati in questa seconda parte della stagione, che stanno portando ad un bilancio peggiore rispetto allo scorso anno, quando le vittorie furono sette contro le tre raccolte fin qui quest'anno.
"Anche questo weekend però ci farà capire delle cose, perché non siamo veloci quanto vorremmo e questa cosa la paghiamo: non riusciamo a metterci davanti in qualifica, non riusciamo ad essere veloci come l'anno scorso e dobbiamo sempre gestirci in maniera perfetta per portare a casa un buon risultato. Ma facciamo fatica a giocarcela con Marquez e Quartararo, che in questo momento stanno facendo la differenza. Abbiamo sofferto su una pista che sulla carta era abbastanza favorevole, ma anche questa gara ci porterà informazioni importanti".
Quando poi gli è stato domandato se le gomme che ora consentono di spingere dall'inizio alla fine possano essere la chiave delle difficoltà della Ducati, che era quella che forse le gestiva meglio nel 2018, ha aggiunto: "Posso essere d'accordo con questa analisi, ma quando le gomme sono uguali per tutti, bisogna trovare delle soluzioni. Non mi nasconderei dietro a questa cosa, che sicuramente non ci ha aiutati, ma non la riterrei il problema più grande".
Le aspettative per le prossime tre gare non sono altissime, ma almeno il vantaggio nella lotta per il secondo posto nel Mondiale ora è di 55 punti: "Purtroppo Motegi era per noi la pista migliore tra quelle rimaste in calendario. Le prossime saranno sicuramente più difficili, quindi era importante guadagnare qualche punto su Vinales e su Rins, anche se sono stati pochi. Nelle prossime gare, nell'eventualità che sia così, dobbiamo essere bravi a perdere pochi punti, perché mi aspetto le Yamaha e le Suzuki molto veloci sulle prossime piste".
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