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Dovizioso replica a Ducati: "Mai avuti problemi di motivazioni"

Il forlivese ha replicato al fatto che la Ducati debba valutare le sue motivazioni per il rinnovo, spiegando che quello non è mai stato un suo problema.

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

"Non risponderò al discorso mercato, come ho già chiarito mercoledì. Ci potrebbero essere delle cose da dire, ma non è il momento e non aiuterebbe nessuno. Sono focalizzato sulle prestazioni, come è giusto che sia da pilota, perché questo è il mio lavoro".

Andrea Dovizioso ci ha provato a stare lontano dalle voci di mercato alla conclusione della prima giornata di prove del Gran Premio di Spagna, ma poi si è un po' lasciato andare e in un certo senso ha risposto al direttore sportivo Paolo Ciabatti, che parlando del suo rinnovo con Sky aveva detto: "Dobbiamo vedere quanto è motivato".

Il forlivese infatti ha proseguito spiegando che quella è una cosa che a lui non è mai mancata: "Problemi di motivazioni non ne ho mai avuti nella mia carriera e non ne avrò mai. Questo non credo che sarà mai un mio limite. Uno ha problemi di motivazioni quando si è stufato di una situazione a livello sportivo. Ma io vivo di sport, vivo di corse. Ho addirittura fatto una gara di cross, rompendomi una clavicola, proprio perché ero alla ricerca dell'adrenalina. Non è il mio caso dai...".

Intanto però c'è un weekend da correre a Jerez e per ora non è ancora riuscito a trovare del tutto il feeling che vorrebbe con la sua Desmosedici GP, quindi si vede ancora un gradino più in basso rispetto ad un gruppettino di quattro piloti che hanno qualcosa in più di lui a livello di passo.

"E' ancora difficile da capire, ma lo sarà anche domani, perché i 25 giri in questa condizione sono una situazione estrema. Se uno non è qua, non può capire il caldo che c'è. Jerez con 10-15 gradi in meno di adesso ha sempre fatto una differenza enorme dalla mattina al pomeriggio, che sarà ancora più grande. In più c'è la gomma nuova".

"Al momento, per quello che si è visto oggi, Vinales, Quartararo, Rins e Marquez sono quelli che hanno qualcosina in più a livello di passo. Noi a livello di velocità siamo lì, ma essere veloci è una cosa ed essere costanti è un'altra. Non sono ancora contento da dire che ce la giochiamo, ma abbiamo ancora un giorno per migliorare diversi dettagli".

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Una delle difficoltà è data dall'arrivo della nuova costruzione della gomma posteriore, perché per il momento il vice-campione del mondo non è riuscito a trovare la chiave per sfruttarne al meglio gli aspetti positivi.

"Quando ci sono dei cambiamenti, possono andare in una direzione come in un'altra. Sono stati fatti dei cambiamenti e questa gomma è stata scelta perché nei test tutti si sono trovati abbastanza bene a livello di tempi, perché offre più grip, quindi si può andare più forte. I dettagli di una gomma però li capisci solo quando inizi a fare un certo tipo di lavoro".

"Semplicemente, questa gomma, come tutte, ha delle caratteristiche che si possono adattare un pochettino meglio ad una moto piuttosto che ad un'altra. Io non voglio dire che non va bene per la nostra moto. Stiamo solo facendo più fatica ad adattarci e a sfruttare il potenziale della gomma, perché è abbastanza diversa: quando cambi una carcassa, l'effetto è molto più grande di una mescola".

"Da fuori, sembra che si possa adattare meglio a quelle moto che scorrono molto. Ma questa è una supposizione, perché anche oggi siamo stati abbastanza veloci. Le gare ci faranno capire meglio tutte le valutazioni che stiamo facendo in questo momento".

Essendo cambiata la gomma, potrebbe essere difficile anche fare un confronto con il passato per capire se sono stati fatti passi avanti sui problemi storici della Rossa, come il turning, ma Andrea sembra abbastanza convinto che il DNA della Desmosedici GP sia rimasto abbastanza intatto.

"Il lavoro fatto non ha modificato tanto il DNA. Si cerca sempre di migliorare tutto e abbiamo fatto dei piccoli cambiamenti. Le gomme condizionano tutto, perché stiamo lavorando su dettagli completamente diversi da quelli su cui abbiamo lavorato negli ultimi anni. Le gomme condizionano tutto e tutti, ma le caratteristiche della moto sono rimaste simili a livello di punti deboli e punti forti".

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Andrea Dovizioso, Ducati Team
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