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Dovizioso: "Preferirei un duello solo tra me e Marquez"

Il weekend del ducatista è iniziato bene a Phillip Island, perché è riuscito a stare vicino al rivale, anche se crede che Marc abbia margine. La sua gara ideale sarebbe una battaglia con lo spagnolo, per gestire meglio la strategia.

Andrea Dovizioso, Ducati Team, Marc Marquez, Repsol Honda Team

Andrea Dovizioso, Ducati Team, Marc Marquez, Repsol Honda Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Andrea Dovizioso, Ducati Team
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Andrea Dovizioso, Ducati Team
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Andrea Dovizioso, Ducati Team
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La scorsa settimana, dopo la bellissima vittoria di Motegi, Andrea Dovizioso aveva indicato il weekend di Phillip Island come un crocevia fondamentale per la lotta per il titolo. Sulla carta, quella australiana è infatti una pista molto favorevole a Marc Marquez ed alla sua Honda, ma oggi il ducatista è riuscito a mettere pressione al suo rivale, chiudendo terzo, proprio alle sue spalle.

"Desmodovi", che è arrivato in Australia con 11 punti da recuperare, si è detto soddisfatto del lavoro svolto oggi, anche se crede che lo spagnolo non abbia mostrato tutte le sue carte oggi e che quindi servirà un altro step per giocarsela alla pari.

"Mi aspettavo di essere veloce e siamo partiti nel modo giusto. Ho avuto delle buone sensazioni fin dalla prima uscita di stamattina. E' la conferma del buon feeling che ho ora con la moto, ma la velocità che abbiamo non basta per lottare con Marquez, anche se siamo tra i più veloci. Lui sta guidando alla grande e sta rispettando i pronostici, però non siamo lontani e stiamo lavorando bene, anche se forse lui non ha ancora cercato l'attacco al tempo e si è concentrato sulla gara. Dobbiamo ancora sistemare alcuni dettagli, ma sono contento dell'inizio del weekend" ha detto Dovizioso.

Quando gli è stato chiesto dove nasce questa convinzione che Marc abbia lavorato in ottica gara, ha aggiunto: "Magari mi sbaglio e mi piacerebbe sbagliarmi. Ma da metà stagione a questa parte, lui sa che non ha bisogno di dover fare cose particolari per stare nei dieci, quindi lavora in ottica gara, facendo tanti giri con la gomma. Oggi non credo che abbia fatto niente di diverso rispetto alle altre piste".

Il fatto che la sua sia l'unica Ducati nelle posizioni di vertice poi non sembra preoccuparlo troppo: "Phillip Island è sempre una pista particolare, perché trovi condizioni cui non è facile adattarsi, anche per colpa del vento, che a seconda della direzione in cui soffia può essere molto fastidioso. In passato è capitato anche a me, quindi può succedere e bisognerà aspettare domani per avere un quadro più chiaro".

Parlando di gomme, il forlivese è convinto che la gara si possa fare anche con la soft al posteriore, anche se domani dovrà essere fatta un'ulteriore verifica. Meteo permettendo chiaramente: "Secondo me si può fare la gara anche con la gomma morbida, però il calo è grande. Noi oggi abbiamo fatto parecchi giri, perché pomeriggio siamo partiti con quella usata della mattina. Siamo stati veloci ed abbiamo avuto dei buoni feedback, ma spero che domani ci siano delle buone condizioni per fare una comparativa anche con la media".

Oggi abbiamo visto ben 18 moto in un solo secondo, quindi domenica potrebbe esserci una gara molto combattuta. Dovi però preferirebbe trovarsi ancora a lottare corpo a corpo con il suo avversario, anche se magari così potrebbe recuperare solo 5 punti: "E' meglio se sono solo a lottare con Marquez, perché diventa più facile fare delle strategie. Anche se quello dipende sempre dalla velocità che hai. E' chiaro che l'obiettivo è cercare di recuperare più punti possibile, ma bisogna essere realisti, perché Marc a Phillip Island è sempre stato uno dei più veloci".

Non poteva mancare un piccolo accenno al terzo incomodo nella lotta iridata, quel Maverick Vinales che è lontano 41 punti dalla vetta: "L'ho visto molto bene, anche perché ho fatto il primo run dietro di lui. E' stato veloce, ma poi è caduto. Credo che questo voglia dire che è già abbastanza al limite".

Informazioni aggiuntive di Oriol Puigdemont

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