Dovizioso: "Podio frutto della mia determinazione"
Con il terzo posto di oggi a Jerez, Dovizioso ha mandato un messaggio importante a Ducati e alla concorrenza. Sull'infortunio di Marquez ha detto: "Marc quando deve recuperare, diventa ancora più forte".
Terzo posto per Andrea Dovizioso, Ducati Team
Gold and Goose / Motorsport Images
Andrea Dovizioso ha mandato un messaggio forte e a tanti destinatari. A Jerez de la Frontera ha vissuto un weekend difficile, faticando ad adattare la sua Ducati alla nuova gomma posteriore della Michelin, ma anche per il grande caldo.
Eppure, il forlivese è venuto fuori alla grande ed è riuscito ad andare a conquistarsi un posto sul podio che fino ad un paio di giri dal termine non sembrava un obiettivo facile.
Il primo messaggio lo ha sicuramente inviato alla Ducati, che all'inizio del weekend aveva parlato della necessità di vedere le motivazioni del forlivese prima di mettere la firma sul rinnovo per il 2021. E uno che lotta così fino all'ultimo metro di gara, sicuramente non è uno a cui mancano le motivazioni.
Il secondo invece a chi dovrà lottare con lui per il Mondiale, perché è vero che le due Yamaha di Fabio Quartararo e Maverick Vinales sono sembrate uno step più avanti, ma lo è altrettanto che il tracciato andaluso è storicamente indigesto alla Ducati e a Dovizioso. Basta pensare che questo è il suo primo podio nella classe regina su questa pista.
E assume ancora più valore nel giorno dell'infortunio di Marc Marquez, che sicuramente metterà il campione del mondo nella condizione di dover essere lui l'inseguitore in questo 2020 e non l'inseguito.
"Mi aspettavo di essere competitivo, anche se in gara lo siamo stati meno di quanto avrei sperato. Eravamo un gruppone, quindi sarebbe potuto succedere di tutto tra gomme nuove e temperatura alta" ha detto Dovizioso ai microfoni di Sky Sport MotoGP.
"In gara però ho fatto la differenza solo perché ho usato la testa e sono rimasto calmo. Non sono mai riuscito ad andare forte, sono stato solo costante e non ho mollato quando gli altri non ce la facevano più" ha aggiunto.
Il ducatista ha sottolineato poi il grande lavoro fisico fatto per recuperare dall'operazione alla clavicola di appena qualche settimana fa, ma anche quello svolto nel box insieme ai ragazzi del team.
"Devo dire grazie anche al lavoro che abbiamo fatto nelle ultime due settimane, perché non era facile arrivare con una clavicola appena operata, ma non ho avuto problemi. Abbiamo fatto un grande lavoro anche questo weekend, perché non siamo mai stati veloci e siamo partiti anche dietro".
"Quando non hai la velocità, riuscire a rimanere lì tutta la gara è la cosa più difficile. Se hai un po' di margine ti puoi gestire, invece con questo caldo è stato un disastro ed ho veramente poche energie".
Un accenno all'infortunio di Marc Marquez e all'impatto che potrebbe avere sulla stagione ovviamente non poteva mancare.
"Decisivo no, influente si. Marc quando deve recuperare, diventa ancora più forte. E Fabio ha solo dimostrato quello che tutti pensavamo che fosse capace di fare. Questa è stata una gara particolare e lo sarà anche la prossima. La temperatura è troppo alta e le condizioni estreme".
"Credo e spero che ci troveremo in situazioni diverse quando andremo su altre piste. Io sono stra-contento del podio, perché è arrivato solo con il lavoro del team e con la mia determinazione. Però non siamo veloci, quindi non basta".
Alla fine comunque si torna sempre su questo punto, ovvero che la velocità della Ducati al momento non basta per pensare di ambire al titolo. Anche se Andrea resta convinto che ci sia ancora il margine per fare uno step nelle prossime gare.
"Sicuramente possiamo migliorare la nostra prestazione, perché in questo momento ci manca la velocità, che è quello che serve per attuare un certo tipo di strategie. Diciamo che quando è arrivato a prendermi Marc, vedere la velocità che aveva è stato un po' disarmante".
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