Dovizioso: "Non sono lontano da Marquez e non sono molto sorpreso"
Quarto tempo nelle Qualifiche di Jerez per il ducatista, che domani cercherà di artigliare il suo primo podio in Andalusia e lottare con Marquez. "Le due Yamaha private possono aiutarci".
Foto di: Miquel Liso
Il quarto tempo ottenuto nelle Qualifiche del Gran Premio di Spagna sul tracciato di Jerez de la Frontera rappresenta un buon risultato per Andrea Dovizioso e la Ducati, ma anche un sintomo chiaro di quanto sia cresciuta la Rossa nel corso delle ultime due stagioni. Il forlivese è stato battuto solo da Marquez e, a sorpresa, dalle due Yamaha M1 private del team SIC Petronas di Fabio Qurtararo, il poleman, e dal connazionale di Andrea, Franco Morbidelli.
Il vero spauracchio di Dovizioso sembra però poter essere ancora una volta il pilota della Honda. Marquez è in possesso del passo gara migliore, su cui, inoltre, ha potuto lavorare sin dalle prove libere avendo capito ben presto di essere già rapido sin dai primi giri fatti ieri mattina sulla pista che ospita il primo appuntamento europeo del Motomondiale 2019.
"Quanto riusciremo a stare vicini a Marquez in gara? Tutto dipenderà dalle condizioni della pista che troveremo domani", ha subito affermato Dovizioso. "La temperatura dell'asfalto e dell'aria condiziona il grip e quindi ogni pilota e ogni moto risponde in maniera differente a queste variabili. Se guardiamo al nostro passo di questi giorni ce la possiamo giocare. Sarà difficile, perché sappiamo quanto Marc sia competitivo e forte, ma non credo che per la vittoria ci sia solo Marc. La gara è lunga, la pista faticosa e il calo della gomma sarà importante e si farà sentire. Bisognerà fare la strategia giusta, essere intelligenti. Vedremo cosa fare".
Le due Yamaha private possono rappresentare due serie candidate per la lotta al podio e alla vittoria domani?
"Quartararo è Morbidelli hanno un buon passo. Partendo dalla prima fila possono fare una gara tra i primi. Non so se potranno giocarsi il podio. Il passo è molto buono, non sono lontani dai migliori. Non hanno fatto solo un giro buono, ma una serie prolungata. Però sapete che la gara è diversa, dunque tutto sta nel capire quanto abbiano lavorato bene in ottica gara".
Se le due Yamaha partissero bene potrebbero dare subito un ritmo molto elevato alla corsa, e qui il degrado gomme è spesso elevato...
"Il ritmo a inizio gara dipenderà da chi è davanti. Cambia sempre a seconda di chi c'è. Quartararo e Morbidelli hanno il potenziale per fare una bella gara domani, quindi lo scopriremo solo al momento. Così come lo scopriranno anche loro in quel momento. Sono molto felice per Morbidelli e per loro. Sono al primo anno assieme in MotoGP e devo dire che stanno facendo molto bene. Sarà bello fare la gara con loro. Vedremo se faranno i 'matti' o se invece cercheranno di portare a casa il miglior risultato possibile. Per noi è un bene vedere quelle due Yamaha davanti a tutti e non quelle ufficiali. Può essere una carta da sfruttare".
Secondo te perché le Yamaha 2018 quest'anno vanno forte qui a Jerez mentre lo scorso anno erano in grave crisi?
"Non posso commentare il motivo per cui le 2 Yamaha 2018 ora sono in pole mentre lo scorso anno erano così in difficoltà. Non posso farlo perché non ho gli strumenti per farlo. Non dico nulla su questo. Secondo me i due piloti ufficiali non sono messi male come passo. Sarà complicato perché non partono davanti, ma da loro mi aspetto comunque una buona gara. Sarà interessante vedere se Morbidelli e Quartararo riusciranno a fare tutta la gara di alto livello. Un conto è andare forte con run spezzati. Un altro è fare 25 giri di fila. Poi a Jerez il consumo delle gomme è molto importante".
Sei sorpreso di essere così vicino a Marquez in una pista in cui le Ducati hanno storicamente faticato?
"Jerez non è una pista tra le favorite di Marquez. Il fatto è che è sempre stata una delle piste peggiori per la Ducati. Il lato positivo è che sinceramente sono sorpreso sino a un certo punto delle nostre prestazioni. Avevo queste sensazioni. Sono sorpreso sino a un certo punto della nostra competitività. Siamo riusciti a lavorare bene anche sui dettagli. Poi, è chiaro, la gara è un'altra cosa".
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