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Dovizioso: "Mi sono dedicato al telaio: le impressioni sono positive"

Il romagnolo con la Ducati GP18 non è riuscito a sommare i suoi migliori intertempi per cui poteva fare meglio di sesto: "Non sono preoccupato perché ho cercato di lavorare per capire le varie modifiche, senza farmi condizionare dai tempi".

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Iannone e Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team

Andrea Dovizioso è fiducioso: ha concluso i test a Buriram in sesta posizione e a tre decimi dal leader Johann Zarco.  Il pilota romagnolo non è affatto preoccupato perché con la Ducati non ha cercato la prestazione sul giro secco, ma ha preferito concentrarsi sulla messa a punto della Desmosedici GP18 per trarre le migliori indicazioni in vista dell’avvio della stagione che avverrà in Qatar.

“Questa mattina abbiamo lavorato di più sul telaio e ho sentito qualcosa di diverso rispetto a ieri, per cui le impressioni sono positive. Ho fatto il tempo con il telaio nuovo che non ha molto di diverso: ho evidenziato alcuni punti positivi e alcuni aspetti negativi, ma nel complesso direi bene”.

“Ogni volta quando che provi qualcosa di nuovo non è facile sentire subito la differenza: bisognerebbe avere tempo e verificarla anche su una pista diversa, prima di prendere una decisione in vista della stagione”.

“Oggi abbiamo capito la moto un po' più di ieri, ma per fare delle valutazioni dobbiamo aspettare il Qatar. Sepang e Buriram non penso siano le migliori piste per deliberare una moto, ma sono i due tracciati che possiamo usare per cui cerchiamo di sfruttarli nel migliore dei modi”.

Del tempo ottenuto che ne pensi?
“Avevo margine perché sfortunatamente non sono riuscito a mettere insieme i migliori settori nello stesso giro, ma questo non è importante, girare in 29”9 o in 30”1 non deve influenzare le sensazioni che ho della moto. Sono contento del feeling che ho con la moto e anche del passo ma qui è impossibile sviluppare i dettagli. Ogni pilota ha potuto utilizzare molte gomme che in ottobre non verranno usate, per cui è un po’ tutto relativo”.

E allora cosa ti ha soddisfatto?
“Sono contento del modo in cui lavoriamo e di ciò che abbiamo capito del nostro materiale. A parte ciò, sto bene e mi sento veloce. Poi non saprei dire dove siamo rispetto agli altri, perché non lo so, ma neanche mi interessava molto, abbiamo puntato sulle nostre cose”.

Hai usato la gomma posteriore morbida nel miglior tempo?
"Sì".

Ma ti sei fatto un’idea di come sarà il mondiale?
“No, è impossibile. Vedo Marc in una forma migliore rispetto all'inizio dell'anno scorso, posso vedere Dani in ottima forma, vedo Zarco che con un po' più di esperienza è già in grado di andare più forte dello scorso anno. È molto difficile capire dove sono le due Yamaha factory perché saranno sicuramente veloci in gara, ma non conosco i dettagli delle loro difficoltà. Vedo bene il pilota della Pramac: è veloce e felice con la moto, quindi penso che sarà abbastanza veloce durante la stagione”.

Puoi fare un confronto fra GP17 e GP18?
“Non c'è una grande differenza, ma in Malesia era evidente, per cui non c’era alcun motivo di fare altre comparazioni!”.

Che sensazioni ti dà il nuovo telaio?
“Mi sento meglio nel modo in cui posso usare il manubrio, mi sento più a mio agio. Sono piccole cose ma con il telaio puoi trovare dettagli del genere, non qualcosa di enorme”.

C’è più pressione rispetto all'anno scorso?
“Di sicuro c'è più pressione, ma in questo momento non la sento negativa. Sono solo felice nella situazione che abbiamo costruito: abbiamo gli strumenti utili per risolvere i problemi che avevamo l’anno scorso. E sono felice per questo”.

Informazioni aggiuntive di Oriol Puigdemont

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