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Dovizioso: "L'incidente di Lorenzo? In pista non pensi mai ad un problema tecnico alla tua moto"

Andrea Dovizioso ha chiuso la seconda sessione di libere con il miglior tempo ma ha preceduto Vinales di soli 31 millesimi. Il forlivese è tornato in pista dopo la tremenda caduta di Lorenzo senza pensare ad un eventuale problema tecnico anche sulla sua Ducati.

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

E’ stata una seconda sessione di Libere dalle emozioni contrastanti in Casa Ducati. Se, da un lato, si sono vissuti attimi di apprensione per il tremendo incidente che ha visto protagonista Jorge Lorenzo, dall’altro c’è stata una grande soddisfazione per il miglior tempo ottenuto da Andrea Dovizioso.

Il forlivese è riuscire a fermare il cronometro sull’ 1'31"090 grazie all’aiuto delle gomme soft, ma il vantaggio sul primo degli inseguitori, Maverick Vinales, è stato di appena 31 millesimi.

Lo spagnolo della Yamaha, inoltre, ha fatto segnare il secondo riferimento di giornata adottando gomme dure e questo aspetto ha subito fatto scattare il campanello d’allarme.

Dovizioso, infatti, ha parlato di una pista ostica per le caratteristiche della Ducati dove i valori in campo saranno livellati complici sia il disegno del tracciato che la scarsa aderenza.

“L’equilibrio visto oggi è dovuto principalmente alla pista. E’ molto corta, non direi semplice ma è un tracciato dove si fa poca differenza.  E’ normale, quindi, essere tutti vicini. Anche il poco grip offerto dall’asfalto livella prestazione. Non sarà semplice affrontare la qualifica”.

Quando è stato chiesto ad Andrea se il layout del Chang International Circuit possa essere considerato simile, se non identico, a quello del Red Bull Ring la risposta del pilota Ducati è stata categorica.

“Questo tracciato non è per nulla simile all’Austria. Quello è un circuito molto più veloce ed è una pista stop and go. Qui le uniche similitudini riguardano l’ultima e la prima curva, tutto il resto non c’entra nulla ed infatti facciamo molta fatica”.

“Le curve sono molto lunghe. Non puoi frenare, rallentare ed entrare. Devi frenare ed entrare. Anche col gas devi fare molta percorrenza e successivamente alzare la moto alla fine. E’ un modo di guidare diverso e facciamo fatica”.

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Proprio la necessità di affrontare lunghe curve in percorrenza dovrebbe avvantaggiare le Suzuki e le Yamaha secondo Dovizioso. Secondo il forlivese saranno proprio le prime le moto da tenere d’occhio nel corso del weekend.

“Non vedo perché le Suzuki e le Yamaha non possano andare forte su questo tracciato. E’ una pista di percorrenza e loro sono le moto migliori da questo punto di vista. Mi aspettavo fossero così competitive e penso che soprattutto le Suzuki saranno ancora più veloci in gara. Al momento la situazione è piuttosto confusa”.

Dovizioso è rimasto particolarmente colpito dagli ottimi tempi ottenuti con gomme usate che lo fanno sperare per un risultato positivo in gara.

“Pensavo di essere più competitivo nel primo turno, ma dobbiamo aspettare prima di emettere giudizi affrettati. Da questa mattina e questo pomeriggio sono riuscito a migliorarmi. Sono stato tra i pochi a partire con gomme usate ed il passo non era male, però siamo nel gruppo”.

Andrea, infine, ha affrontato l’argomento relativo all’incidente di Jorge Lorenzo. La terribile caduta, probabilmente, è stata causata da un problema tecnico accusato dalla Desmosedici GP. Dovizioso ha affermato di essere sceso in pista senza riflettere su questo problema per evitare di essere condizionato nella ricerca del tempo.

“Non ho considerato il fatto che l’incidente di Jorge sia stato dovuto ad un problema occorso alla moto. E’ una cosa possibile, ma non puoi ragionare troppo su certe cose. Se diventi troppo razionale non corri più. In quel momento dovevo mettere le gomme nuove e spingere al massimo per entrare nei primi dieci, non potevo pensare a cose simili. E’ giusto informarsi e cercare di capire, ma non puoi fare ragionamenti del genere altrimenti non potresti correre a questi livelli”.

Informazioni aggiuntive di Oriol Puigdemont

Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Aleix Espargaro, Aprilia Racing Team Gresini, Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP, Andrea Dovizioso, Ducati Team, Marc Marquez, Repsol Honda Team, Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing, Alex Rins, Team Suzuki MotoGP
Andrea Dovizioso, Ducati Team
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