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Dovizioso: "Le gomme stanno condizionando tutto"

Il ducatista è clamorosamente in testa al Mondiale dopo il settimo posto di Misano, ma ribadisce che le gomme stanno creando troppe incertezze.

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Dalla seconda gara di Jerez sono passati quasi due mesi, ma il copione si è ripetuto oggi a Misano in casa Ducati. Da una parte abbiamo visto un Pecco Bagnaia capace di tenere il passo dei migliori e di portare a casa uno strepitosto secondo posto su una pista che sulla carta non era particolarmente favorevole alla Desmosedici GP. Dall'altra un Andrea Dovizioso che ha vissuto l'ennesima domenica nell'anonimato, chiudendo settimo senza tenere mai il ritmo dei migliori.

La cosa incredibile è che, nonostante una stagione che lo ha visto protagonista rarissimamente e complice la caduta di Fabio Quartararo, il forlivese si ritrova in vetta alla classifica iridata con 6 punti di margine sul francese, quando siamo quasi arrivati al giro di boa di questa stagione segnala dalla pandemia del COVID-19. I paragoni con quanto fatto dal pilota del Pramac Racing però è stato inevitabile.

"La mia opinione è che lui l'anno scorso ha fatto qualche gara bene. Era veloce in prova, ma in gara non tanto. Stava facendo esperienza e il suo approccio alla frenata non era ottimo, quindi non riusciva ad essere competitivo. Quest'anno, di base, si è trovato una gomma che è più adatta al suo modo di guidare. Non giustifico i miei risultati ed i suoi, perché non sono il tipo. Ma è chiaro che quello che sto facendo io non è sufficientemente buono per le gomme che abbiamo" ha detto Dovizioso.

Poi è entrato più nello specifico delle sue difficoltà: "Il metodo per andare forte che ho utilizzato negli ultimi anni, semplicemente non funziona. Bisogna adeguarsi, ma farlo su come aprire il gas è un discorso, farlo sulle linee e su come usare il freno è un po' più complicato. Ma ripeto, dobbiamo rimanere calmi e sfruttare questa posizione in campionato, ma soprattutto il test di martedì, che è l'opportunità migliore per lavorare su questi dettagli senza guardare al cronometro".

Quello che sta venendo fuori quest'anno è un campionato pazzo: dopo sei gare ci sono dieci piloti racchiusi nello spazio di 28 punti, perché abbiamo già visto tantissimi alti e bassi ed in ogni weekend vengono fuori dei protagonisti nuovi. Una situazione che non sta destabilizzando più di tanto il ducatista, che invece lamenta la sua incapacità di essere costante.

"Io sono sempre stato un pilota molto costante in tutta la mia carriera. Questa situazione con tanti alti e bassi di tutte le moto non mi preoccupa se io sono veloce. L'instabilità del campionato mi interessa ben poco, perché io so che normalmente sono uno costante, ma non ci sto riuscendo. E' questo che mi sta stretto ed è quello su cui dobbiamo migliorare".

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"Che ci sia il dominio di Marquez o che vincano tanti piloti non fa una gran differenza. Anzi, il mio punto di forza di solito è che quando ci sono diversi piloti che vanno forte, io ci sono sempre. Quest'anno però non sta succedendo ed è questa cosa che dobbiamo migliorare, altrimenti sarà difficile avere la possibilità di giocarcela".

Dovizioso sembra sapere cosa deve fare per cercare di essere più competitivo con regolarità, ma ha anche spiegato che non sarà facile riuscirci, perché dovrebbe snaturare il suo stile di guida per farlo.

"Quando hai un pilota che fa un risultato migliore del tuo con la stessa moto, tu hai dei dati oggettivi da guardare. Delle idee ci sono e si vedono, ma le questioni sono due: se tu vuoi copiare un altro pilota, non farai mai le cose bene come lui. La seconda è che cambiare il tuo approccio e il tuo modo di guidare non è facile, perché un pilota riesce ad esprimersi al meglio quando può sfruttare al massimo le sue caratteristiche. Ma quando devi modificare la staccata e l'inserimento in curva, non è così immediato farlo, anche se sai cosa dovresti fare di diverso".

Quando gli è stato detto che l'unica cosa da fare è adattarsi, il leader iridato ha sottolineato che questo ha sempre fatto parte della storia delle corse, pur sottolineando ancora una volta che la nuova gomma posteriore introdotta dalla Michelin forse ha estremizzato un po' troppo il fattore di imprevedibilità.

"Questa è la storia del motorsport e non c'è niente di nuovo. Sta di fatto che questa gomma sta condizionando tanto e sta creando un campionato abbastanza anomalo. Questo è un dato di fatto, poi che questo è uguale per tutti e che ci dobbiamo adattare non è una grande scoperta. Ognuno cerca di fare il massimo, ma modificare il proprio modo di guidare è sempre complicato. Negli ultimi anni avete mai visto un campionato così? Quest'anno sono stato competitivo poche volte e sono primo con 6 punti di vantaggio. Questo è la conferma di quello che sto spiegando" ha concluso.

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

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Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

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Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

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Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

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Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Andrea Dovizioso, Ducati Team

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Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Andrea Dovizioso, Ducati Team

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Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

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Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Andrea Dovizioso, Ducati Team

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Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

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Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Andrea Dovizioso, Ducati Team

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Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Andrea Dovizioso, Ducati Team

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Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

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Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

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Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

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