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Dovizioso: "L'abolizione dei test privati? Fatta per limitare Ducati, ma non è un problema"

Il forlivese è partito forte, chiudendo secondo la prima giornata di prove a Barcellona, ma sa che il lavoro di domani sarà fondamentale in ottica gara. E sulle nuove regole dei test è stato molto chiaro...

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Andrea Dovizioso è parso particolarmente soddisfatto alla conclusione della prima giornata di prove del GP di Catalogna, nella quale si è visto portare via la prima posizione da Fabio Quartararo solo sotto alla bandiera a scacchi. Come al solito, il pilota della Ducati ha sottolineato il fatto che ritiene poco indicative le classifiche del venerdì, ma ha aggiunto che per lui era importante partire bene e trovare subito un buon feeling con la sua Desmosedici GP.

"Siamo veloci. Lo siamo stati stamattina, quando c'era poca gomma in pista. Pomeriggio ci aspettavamo di trovare più grip, ma anche se non c'era siamo stati veloci, quindi sono molto contento di come siamo partiti, anche se non basta assolutamente in funzione gara, perché ci sono diversi piloti che hanno fatto i nostri stessi tempi" ha detto "Desmodovi".

"Farà la differenza come lavoreremo domani, ma anche la scelta delle gomme, perché credo che se ne possano usare tre sia davanti che dietro, a differenza di altre gare. Comunque c'è poco grip e la pista è un po' più ondulata dell'anno scorso, ma è normale dopo che ci ha corso la F1. Questo condiziona molto la guida, quindi bisogna cercare di mettersi a posto su questi aspetti e lavorare sui dettagli. Non sono ancora troppo contento del feeling che ho con l'anteriore, ma sicuramente siamo partiti meglio che al Mugello" ha aggiunto.

Marc Marquez 17esimo nella sessione pomeridiana è il classico esempio della scarsa veridicità della classifica del venerdì e il forlivese infatti è convinto che domenica il pilota della Honda sarà della partita, anche se crede anche che stamattina sia stato obbligato a montare una gomma nuova nel finale e che non sia stata una strategia.

"Marc non è mai facile da interpretare. Non so però se sia lui ad aver deciso di lavorare diversamente dal solito o se sia stato obbligato come conseguenza del consumo che ha avuto oggi. Barcellona è una pista molto complicata a livello di gomme e credo che stamattina l'abbia cambiata perché era obbligato. Anche al Mugello ha avuto questo tipo di problema, ma poi quando la pista si gomma, la situazione migliora e poi ci si lavora anche sulla moto, quindi mi aspetto Marc particolarmente competitivo domenica. Come al solito, le informazioni del venerdì non sono mai complete".

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Nel pomeriggio i due hanno fatto anche qualche giro a contatto, con Marc che seguiva Dovi, ma per il ducatista non è stata una cosa ricercata scientificamente dallo spagnolo: "La maggior parte delle volte non credo che sia programmata sta cosa, capitiamo vicini in pista e da qui parte il giochino. Credo che sia causale. Bisogna stare un po' attenti, ma fa piacere vedere che mi segue".

Ancora una volta, poi, gli è stato domandato se esiste la possibilità che lui e il compagno Danilo Petrucci possano "giocare" due contro uno con il rivale della Honda, quindi Andrea ha ribadito quali sono le cose in cui si possono concretamente aiutare, che non contemplano gli aiuti alla domenica.

"Quello che possiamo fare insieme è cercare di lavorare bene a casa, quando ci alleniamo insieme, perché quello che fai a casa te lo porti nel weekend. Quando sei così al limite, sono davvero dei piccolissimi aspetti che possono fare la differenza. Fortunatamente, Danilo è un pilota molto talentuoso e quindi ho la possibilità di allenarmi con un'alta qualità e questo è un grosso vantaggio. In pista è uguale, a volte può partire meglio uno o meglio l'altro, ma dobbiamo aiutarci a vicenda. Questo vuol dire parlare a fine turno, perché anche se guidiamo diversamente qualsiasi feedback può essere produttivo. Oltre a questo, certe volte entrare nel turno insieme può farti capire certe piccole cose, sia di linee che di gestione delle gomme. Quando hai la possibilità di lavorare su questi dettagli, arrivi in gara messo bene. A volte può non bastare, ma secondo me è questo quello che dobbiamo fare".

Un altro tema caldo è stato quello dell'abolizione dei test privati in stagione. La Ducati era forse la squadra che li riusciva a sfruttare meglio, quindi crede che questa regola sia stata varata proprio per limitarla, anche se non crede che a Borgo Panigale la stiano subendo più degli altri: "Che patiamo più di altri, direi di no. Spesso però vengono cambiati i regolamenti per limitare certe cose che in Ducati vengono capite prima degli altri. Perché non c'è stato un altro motivo per cui è stata cambiata questa regola, anche se non è un problema".

Informazioni aggiuntive di German Garcia Casanova

Andrea Dovizioso, Ducati Team

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Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

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Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

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Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

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Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

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Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

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