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Dovizioso: "Io al posto di Marquez? No. Ma le cose cambiano"

Il pilota della Ducati spegne le voci che lo vorrebbero in Honda HRC al posto di Marquez nel 2021, ma sottolinea come le cose possano cambiare rapidamente. "Intanto penso al 2021 e a tornare nel 2022", ha aggiunto.

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Andrea Dovizioso è al centro dell'attenzione non certo per essere uno dei pretendenti al titolo iridato 2020 di MotoGP - quello ormai, salvo clamorosi eventi, finirà nelle mani di Joan Mir - ma per clamorose indiscrezioni di mercato piloti che lo vedrebbero tornare in Hnda HRC nel 2021 per sostituire Marc Marquez, in odore di terza operazione al braccio dopo l'infortunio patito a Jerez de la Frontera a inizio stagione.

L'attuale pilota della Ducati, però, ha voluto spegnere subito queste voci, affermando che le cose non stiano come la stampa riporta da ieri pomeriggio. Uno spiraglio, però, è stato lo stesso Andrea a lasciarlo, con un laconico "Nel motorsport cambia tutto in maniera molto rapida".

"Secondo me la reale situazione al momento non è come viene descritta dai giornali. Primo, non si sa la verità su Marquez. Non ha senso commentare. Secondo, si stanno facendo ragionamenti troppo legati al futuro senza sapere le cose al dettaglio. Secondo me non è la realtà al momento. Nell'eventualità che accada, bisogna vedere se Honda potrà pensare a me. Il vantaggio di non aver fatto accordi con nessuno è che sono libero. Posso fare ciò che voglio. Sto già preparando quello che voglio fare per il 2021 a livello di divertimenti, di lavoro e di progetti con i miei sponsor. Ma il motorsport è anche questo, cambia tutto in maniera molto repentina. Vediamo. Comunque ci concentreremo per il 2022".

Da dove deriva la tua sicurezza di tornare nel 2022? Sembri convinto di poterlo fare...
"Non sono assolutamente sicuro di tornare nel 2022. I contratti nei team ufficiali sono già fatti... Non è vero che siano tutti fatti. Poi cambieranno tante cose. Che si possa aprire qualcosa nessuno lo sa, nemmeno io. Ho la voglia e la mentalità di correre e giocarmi il campionato, lavorerò per quello. Se ci saranno le opportunità, bene. Altrimenti non ci sarà l'opportunità".

Cosa c'è stato con Aprilia nel corso delle settimane passate?
"Aprilia mi ha fatto capire subito che c'era molto interesse e mi ha fatto molto piacere. Per me, però, è sempre stata chiara solo una cosa ed è andata avanti così".

Vuoi dare una tua opinione sulla sentenza che ha visto Iannone squalificato per 4 anni?
"Della sentenza di Iannone non voglio parlare".

Fa un po' strano saperti in altri campionati, magari meno prestigiosi...
"So che suona strano e addirittura anche i miei amici che mi conoscono e vivono tante cose di me mi guardano strano, ma non si vive solo di campionati che hanno tanta visibilità. Non è che un pilota che ha fatto una determinata disciplina non possa divertirsi a correre in altri ambiti, anche a livello molto più basso. Questo è il bello di avere la passione. E tutta la gente che è sorpresa di questa cosa un po' di delude. Se uno ha passione non conta a che livello si fa e che ritorno ha, anzi, è proprio il contrario. Quando hai voglia di fare una cosa anche se fai gare minori. Se ti piace quello, il contorno che c'è, andare con il camper, fare certi allenamenti... Mi sento molto fortunato. Suona strano e in tanti sono sorpresi. Ma chi è sorpreso forse non vive di troppe passioni e mi vede strano, ma io vedo strana la gente che è sorpresa di questo aspetto".

Hai scelto di fermarti anche per disintossicarti dall'ambiente MotoGP?
"Diciamo che quest'anno non ha aiutato. Fare la MotoGP e combattere per queste posizioni non è per niente divertente e non è quello che voglio fare. Non è che io voglia staccare. Se ci fosse stata la situazione giusta in totale l'avrei colta sicuramente. Ma per quello che avevo tra le mani ho scelto di fermarmi. E' rischioso per il 2022, ma trovare un accordo per fare il tester, sviluppare moto per altri senza avere sbocchi per il futuro non era quello che volevo, non è la mia priorità. E' andata così".

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