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Dovizioso: "Dobbiamo lavorare per essere veloci quando calano le gomme"

Il pilota della Ducati, dopo aver concluso con il quarto tempo la seconda sessione, si è lamentato della carenza di grip all'anteriore e del rapido decadimento della gomma posteriore. Andrea ha poi detto la sua sul disegno della nuova chicane.

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team, Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Andrea Dovizioso, Ducati Team
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Podio: il vincitore della gara Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team

Dopo aver regalato la vittoria al Mugello domenica scorsa, Andrea Dovizioso è giunto sul tracciato del Montmelò certo di trovarsi in difficoltà con la Ducati, ma il risultato della seconda sessione di Libere ha stupito il forlivese ed il team italiano.

Andrea, infatti, ha concluso con il quarto tempo, alle spalle di Jorge Lorenzo e Jonas Folger, distante mezzo secondo dal riferimento di giornata ottenuto da Marc Marquez, mentre la Ducati è riuscita ad occupare anche la quinta piazza con Danilo Petrucci in ritardo appena 7 millesimi da Dovizioso.

Al termine delle Libere 2, il pilota della Ducati ha criticato senza mezzi termini l'asfalto catalano, giudicandolo peggiorato rispetto al passato, ed ha indicato nell'elevato degrado della gomma posteriore il fattore su cui dovrà concentrarsi la squadra in ottica gara.

"Nonostante i due giorni di test, oggi entrare in pista è stato abbastanza scioccante. Le condizioni sono abbastanza difficili, ci sono molte buche, l'asfalto è decisamente consumato ed il grip è poco. Oltre a questo, il tracciato di Barcellona ha la particolarità di consumare molto la gomma posteriore. E' un mix difficile da gestire, ed il test che abbiamo svolto ci ha fatto partire da una base molto buona ma dobbiamo aspettare domani per capire dove si troveranno i nostri avversari".

"Siamo partiti bene, ma credo che in gara farà la differenza chi riuscirà ad essere veloce con gomma usata e chi riuscirà a guidare in modo più dolce possibile".

Dovizioso ha puntato il dito proprio nella carenza di grip delle Michelin, affermando come non solo il calo della gomma posteriore sia da attenzionare, ma anche la poca aderenza all'anteriore. Questi due elementi, secondo Andrea, obbligheranno i piloti a guidare in modo estremamente pulito ed impediranno a tutti di poter spingere al 100%.

"Dobbiamo lavorare nell'essere veloci quando le gomme calano. Il crollo della gomma posteriore è incredibile, perdiamo quasi un secondo. Questo fattore, sommato al poco grip all'anteriore, ti impedisce di forzare, quindi entri in una situazione difficile da gestire e l'unica soluzione è guidare in modo fluido. I tempi visti a fine turno contano poco in ottica del passo gara".

Uno degli argomenti di discussione di questa prima giornata di Libere è stato il disegno della chicane posta nel settore finale del tracciato. Dovizioso ha affermato come questa soluzione sia decisamente migliore rispetto al disegno visto sino allo scorso anno, ma vuole continuare a parlarne in safety commission per migliorare la sicurezza in caso di caduta proprio nella chicane.

"Ne abbiamo parlato durante la safety commission al Mugello ed io avevo detto che il disegno della chicane era quello più sicuro dato che siamo più lontani dal muro. Tuttavia i cordoli interni sono abbastanza piatti, quindi puoi passarci sopra e pian piano vai a tagliare sempre di più, ma questo può portare a delle cadute ed in quel punto la moto rimane in pista con tutti i rischi del caso".

"Avevo accennato a questo aspetto durante la safety commission, ma non ho la soluzione. Bisognerebbe fare un cordolo alto per evitare di tagliare e di cadere, ma con un cordolo alto se cadi prima rischi di farti male proprio con lo stesso. Oggi ne parleremo, ma dobbiamo cercare di risolvere il problema, essere critici e basta non serve a niente".

Informazioni aggiuntive di Germán García Casanova

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