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Dovizioso gongola: "E' stato uno strapotere Ducati!"

Il forlivese tiene aperto il Mondiale con la sesta vittoria stagionale a Sepang. Sul possibile ordine a Lorenzo, spiega di non averlo chiesto lui. Ora tutti a Valencia per sognare ancora, anche se con 21 punti da recuperare sarà dura.

Podio: il vincitore della gara Andrea Dovizioso, Ducati Team, il secondo classificato Jorge Lorenzo,

Foto di: Srinivasa Krishnan

Il vincitore della gara Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Podio: il vincitore della gara Andrea Dovizioso, Ducati Team, il secondo classificato Jorge Lorenzo,
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Third place Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Third place Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team

L'impresa è servita. E potremmo dire l'ennesima per la stagione di Andrea Dovizioso. La MotoGP era arrivata in Malesia con la convinzione che molto probabilmente Marc Marquez avrebbe festeggiato il suo quarto titolo iridato della classe regina. Chi faceva questo tipo di pronostico però non aveva fatto i conti con la grande determinazione del pilota della Ducati, che a Sepang ha firmato la sua sesta vittoria stagionale, rimandando l'assegnazione del titolo a Valencia.

Il rivale Marquez è stato molto guardingo ed ha portato a casa un quarto posto, che gli consente di mantenere un vantaggio di 21 punti. Ma in ogni caso non dava la sensazione di avere il ritmo per competere con le Ducati. E' giusto parlare al plurale, perché oggi anche Jorge Lorenzo ha fatto una grande gara, regalando alla Casa di Borgo Panigale una grande doppietta.

"E' stata più difficile del previsto. Mi aspettavo di poter vincere più facile, perché venerdì eravamo davvero forti, ma le condizioni erano molto diverse, probabilmente perché c'era gomma a terra dopo tante sessioni sull'asciutto. La nostra moto comunque funzionava davvero bene sul bagnato e quando c'è così poco grip facciamo ancora di più la differenza. E' stato uno strapotere Ducati, perché sull'acqua eravamo davvero forti oggi" ha detto "Desmodovi" ai microfoni di Sky Sport MotoGP HD.

Il forlivese ci ha tenuto però a sottolineare che non è stata una vittoria facile come magari può essere sembrata da fuori, perché sia Jorge Lorenzo che Johann Zarco sono andati davvero forte nella prima parte della gara.

"E' stata più difficile del previsto perché Jorge ha guidato molto bene e mi si chiudeva il davanti molto facilmente. Sono rimasto dietro per cercare di non correre rischi, perché sapevo che avevo tutto il tempo per farlo senza rischiare troppo, perché dietro stavamo creando un gap e Marc non riusciva a restare con noi. Fortunatamente anche Zarco ad un certo punto ha dovuto mollare, perché non aveva il nostro potenziale. Jorge a tre quarti di gara ha provato a creare un gap e guidava molto bene, ma sapevo che c'erano dei punti in cui potevo essere più veloce di lui. E alla fine credo che anche lui non abbia voluto fare cose da matto. Gli si è chiuso il davanti ed ha rischiato di cadere, quindi con il campionato ancora aperto non ci siamo messi a battagliare".

Durante la gara c'è stata anche la sensazione che Lorenzo gli abbia lasciato strada, corroborata da un messaggio arrivato sul dashboard del maiorchino ("Mappa 8", che non esiste). Andrea però ci ha tenuto a sottolineare che lui non ha chiesto nulla e che nel caso si è trattato di una decisione della Ducati.

"Non so niente di questa cosa, perché io non sono un pilota 'politico'. Non sono uno che va a parlare con i capi di queste cose qui, io sono uno sportivo. Poi se è stato fatto non lo so, ma nel caso è stata una decisione della Ducati. Forse sono anomalo o anche stupido, perché sono uno che non cerca queste cose. Non abbiamo fatto nessun meeting, io ero solo concentrato a portare a casa i 25 punti in tutte le condizioni che potevamo trovare. E questo weekend abbiamo lavorato da dio, perché siamo stati sempre velocissimi e potevamo giocarcela anche sull'asciutto".

Ora è già tempo di iniziare a pensare alla sfida finale, a Valencia. Sulla carta una pista non ideale per la Ducati e 21 punti da recuperare sono tanti. Ma Dovizioso giustamente non vuole darsi già per sconfitto e partirà per la Spagna con l'obiettivo di provare a dare il massimo esattamente come ha fatto in Malesia.

"Valencia è una pista su cui ho sempre fatto fatica, ma anche qui di solito sull'asciutto non eravamo mai andati troppo forte, però l'abbiamo approcciata davvero bene ed abbiamo portato a casa davvero il massimo, migliorando la moto in ogni turno. Dobbiamo cercare di fare la stessa cosa, anche se non so se sarà possibile, perché non sempre si riesce a realizzare quello che si ha nella propria testa. Qui però ci siamo riusciti".

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