Dovizioso: "Era quasi impossibile anche prima, è tutto uguale"
Il pilota della Ducati non fa drammi dopo la qualifica storta di Valencia, anche se partirà nono con il rivale Marquez in pole. Per la gara l'obiettivo è inserirsi nella lotta per il podio e poi vedere come andranno le cose.
Andrea Dovizioso, Ducati Team, Marc Marquez, Repsol Honda Team
Gold and Goose / Motorsport Images
Le qualifiche di Valencia sono andate decisamente nel peggior modo immaginabile per Andrea Dovizioso: il pilota della Ducati non è riuscito a fare meglio del nono tempo, mentre il suo rivale nella corsa al titolo Marc Marquez ha firmato la pole position. Oltre a 21 punti a favore dello spagnolo, domani sulla griglia ci saranno anche sette moto a separarli.
Considerando che per portare a casa il Mondiale gli servono una vittoria ed una giornata storta del pilota della Honda, la situazione sembra essersi messa ancora di più in salita. "Desmodovi" però sembra averla presa con filosofia, sottolineando che in realtà è cambiato molto poco, perché la sua rimonta era già un'impresa quasi impossibile anche prima.
"Era abbastanza impossibile prima di arrivare qua, è sempre uguale. Rimane sempre l'abbastanza, quindi ci proveremo fino alla fine, anche se non stanno succedendo cose inaspettate. Non siamo tra i più veloci, ma stiamo lavorando forte in tutti i turni per migliorare la mia fluidità. Pomeriggio abbiamo fatto uno step e credo che il nostro passo può essere da podio, però sono in tanti ad avere un buon ritmo, quindi in 30 giri può succedere di tutto. Sapevamo che sarebbe stata difficile, ma è ancora tutta da scrivere" ha detto Dovizioso.
Il target per domani è cercare quindi di infilarsi nella lotta per il podio, obiettivo che pare alla portata e poi vedere cosa succede: "L'importante è cercare di lottare per il podio e non pensare al Mondiale. Marquez sicuramente è molto veloce, ma lo sono anche Pedrosa, Lorenzo e Zarco. Inoltre credo che sarà dalle partita anche Iannone, quindi siamo in tanti. Per ora non è stato un weekend facile, ma noi non molliamo. Forse guido ancora un po' troppo aggressivo, che non è il massimo in ottica gara, quindi dobbiamo ancora lavorare".
Oggi si sono viste molte cadute e secondo Andrea il motivo è semplice. Valencia è una pista su cui è facile superare il limite e forse è anche per questo che non si è espresso al meglio in qualifica: "Le condizioni sono molto buone, perché non c'è vento e anche la temperatura è alta per essere in questo periodo dell'anno. Però è una pista molto particolare, molto stretta e quando vuoi forzare è molto facile oltrepassare il limite. Non ho fatto un gran tempo in qualifica proprio perché è una pista molto difficile. Puoi fare il tempo quando sei fluido, non puoi aggredire. E per me è difficile essere veloce senza aggredire".
Quando poi gli è stato chiesto se c'è un punto in particolare in cui si sente in difficoltà, ha indicato il T4, ma ha aggiunto che la cosa più importante è trovare la fluidità per non forzare: "Perdo molto nel T4 e ci stiamo lavorando per cercare di capire cosa dobbiamo fare per migliorare. Ma ribadisco, qui più che la velocità è importante la fluidità, perché questa è una pista in cui se aggredisci fai più fatica e vai più piano. Riuscire anche solo a fare gli stessi tempi facendo meno fatica, credo che farebbe una bella differenza in ottica gara".
Infine, non poteva non fare un commento sulla prestazione fornita fino a questo punto del weekend dal suo avversario: "Marc secondo me ha fatto quello che aveva già detto anche in Malesia, perché è fatto così: ha spinto, ha cercato in limite e poi in gara credo che guarderà a come si mettono le cose. Non credo che abbia ancora deciso cosa farà domani, ma è molto bravo a gestirsi e quando hai la velocità dalla tua parte è anche più facile. Poi è chiaro che se io non sarò competitivo per giocarmi la vittoria, allora credo che ci proverà, anche perché a quel punto non avrebbe più niente da perdere".
Informazioni aggiuntive di Lena Buffa
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