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Dovizioso: "C'era poco grip, ho preferito tenermi stretto il podio"

Il forlivese della Ducati ha ammesso di essere contento del risultato finale di Misano, perché in gara non aveva lo stesso ritmo di Marquez. "Ad Aragon andiamo per vincere", ha affermato Andrea.

Podio: il terzo classificato Andrea Dovizioso, Ducati Team

Podio: il terzo classificato Andrea Dovizioso, Ducati Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Andrea Dovizioso, Ducati Team
Podio: il terzo classificato Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Podio: il terzo classificato Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team

Andrea Dovizioso va via da Misano Adriatico ancora da leader del Mondiale di MotoGP, ma in coabitazione con Marc Marquez. Il terzo posto finale è un buon risultato su una pista mai stata troppo amica della Ducati e nemmeno tra le favorite del pilota forlivese, ma Marc Marquez ha colto la vittoria e ha eliminato il gap che aveva dal forlivese in un colpo solo.

"Sono molto contento del mio fine settimana. Era già partito bene con la prima fila siglata ieri e poi abbiamo confermato tanta velocità, poi è arrivato il podio e sono molto contento. Poi sono arrabbiato, ma nel senso migliore del termine. Non eravamo a posto per la gara. Secondo me potevamo essere più competitivi e non siamo riusciti a fare come invece ci è riuscito altre volte".

"Quando sono partito ho visto che non ne avevo ma ho provato a mettermi a seguirli ma non riuscivo a trovare modi per migliorare la situazione. Sugli altri guadagnavo in appena 3 curve in tutta la pista e non potevo mettere intensità perché il grip era disastroso. A un certo punto ho preferito non prendere rischi perché in questo campionato fare zeri fa una gran differenza. Credo sia stata la decisione giusta. Mi spiace aver mollato negli ultimi giri ma avrei dovuto prendere troppi rischi. Non aveva senso".

"Era più importante tornare a casa con 16 punti, specialmente quando non hai ritmo per poter fare meglio. Un conto è avere il passo giusto, un altro è tentare in maniera scellerata quando non hai il passo. Danilo ha fatto una gran gara, Marc ancora di più. Non sono contentissimo, ma se guardo com'è andato il fine settimana non è male. Speravo però di poter fare meglio. Se avesse piovuto tutta la gara non sarebbe cambiato tanto".

Aragon sarà un'altra pista favorevole per Marquez. E' infatti tra le preferite del campione del mondo in carica, ma Dovizioso sente di non partire battuto. "Ad Aragon parto per vincere. Se non la pensassi così sarebbe inutile provare a lottare con uno come Marc. Quello deve essere il nostro approccio. Dobbiamo lavorare come stiamo facendo da qualche gara a questa parte, anche se Aragon è una delle piste preferite di Marc. Là fa la differenza. ma questo non vuol dire che non ci proveremo. Se guardiamo com'è andato questo fine settimana... Venerdì l'asciutto, poi un gran vento, oggi invece zero grip. Quindi tranquilli e rilassati che ci giochiamo le nostre carte".

"I rischi si prendono quando sei competitivo, altrimenti sono sicuramente cadute. Marc oggi ne aveva davvero tanto. Ha preso rischi ma lui se li poteva prendere. Ha tirato per 20 giri e non eravamo nella stessa situazione".

"Ormai è tutto inutile parlare di piste favorevoli o meno. ora non ha più senso. Noi qui non avremmo dovuto essere competitivi, invece siamo stati veloci. Dunque ora non si sa mai ed è anche difficile fare previsioni in questo senso".

Nel tempo che Dovizioso ha concesso alla stampa, ha anche risposto a una domanda ben precisa riguardo i fischi arrivati all'indirizzo di Marc Marquez al momento del podio.

"Io mi ritengo uno dei più sportivi di questo Paddock, per cui sono l'ultima persona che chiederei a qualcuno di farmi passare in gara. Non esiste una cosa del genere. Inoltre i fischi al podio non sono una novità. E' da un pezzo che succede. In realtà i fischi a Marc quando cade in Italia e i fischi a Valentino quando cade in Spagna sono davvero ridicoli, imbarazzanti. Solo persone di basso livello lo possono fare. Ci vorrebbe più educazione e sportività. Va bene tifare il proprio pilota, ma bisognerebbe ammirare gli avversari, gli altri piloti. Non fischiarli. Però sono parole che non contano nulla, perché non cambierà niente purtroppo".

Per concludere, "Desmodovi" ha analizzato cosa potrebbe diventare un fattore importante nelle ultime 5 gare della stagione: "Sicuramente le gomme faranno la differenza, perché magari in qualche fine settimana ci saranno gomme che mal si adatteranno alla moto e sarà molto difficile porvi rimedio. Magari si riesce a migliorare la situazione, ma sistemare del tutto le cose sarà difficile. Non avendo fatto test nelle prossime piste questo potrà certamente condizionare".

Informazioni aggiuntive di Matteo Nugnes

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