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Dovizioso: "Aprilia ha una buona base, mi divertirò al Mugello"

Il forlivese ha gradito la prima presa di contatto con la RS-GP a Jerez, ma per il momento preferisce non pensare troppo al futuro. L'unica certezza è il secondo test che si svolgerà al Mugello l'11 e 12 maggio.

Andrea Dovizioso, Aprilia

Aprilia Racing

Conoscendo Andrea Dovizioso, sarebbe stato quasi da scommettere sul fatto che non si sarebbe sbottonato troppo dopo il suo primo test con l'Aprilia, ed oggi pomeriggio effettivamente si sarebbe potuti passare all'incasso. L'unica cosa che sembra abbastanza chiara è che il forlivese pare aver apprezzato l'esperienza e soprattutto il modo in cui la Casa di Noale ha organizzato la tre giorni di Jerez, non avendo ovviamente potere sul vento arrivato a limitare il suo lavoro in questa ultima giornata.

"Ho fatto questo test perché la MotoGP è ancora la mia passione e vorrei correre l'anno prossimo. Quindi penso che sia stato intelligente accettare questa opportunità e sono davvero felice perché l'Aprilia mi ha dato la possibilità di farlo nel modo giusto. Sono davvero felice e penso che sia positivo in ogni caso averlo fatto, sia se correrò il prossimo anno o meno. E' sempre bello per un pilota guidare una MotoGP diversa dopo aver guidato sempre la stessa per otto anni", ha spiegato Dovizioso.

Dopo diversi mesi dedicati al Motocross, il ritorno in sella ad una MotoGP è stato comunque una bella esperienza, molto emozionante: "Salire su una MotoGP è pazzesco. Io ho fatto poche esperienze con altre moto stradali, ma la MotoGP è qualcosa di unico. La potenza e l'intensità che tu puoi mettere su una MotoGP è completamente diversa da qualsiasi altra moto. Quello che ti trasmette la MotoGP è unico, è bellissimo. Quando senti la vera potenza o l'intensità che ci devi mettere in frenata, è una figata. E' sempre un'emozione, quindi fare questo test è stato bellissimo".

Il forlivese non ha voluto parlare di aspetti troppo tecnici o di prestazioni, perché in questo primo test ha lavorato soprattutto alla ricerca della giusta posizione di guida in sella alla RS-GP. Un aspetto che ritiene fondamentale per riuscire a spingere e a scoprirne il potenziale.

"La posizione in moto è fondamentale. Sono due gli aspetti da curare: uno è sentirti bene su una moto in base alle tue leve. L'altro è trovare la posizione giusta per quello che ti chiede la moto. Ma quello è uno step successivo. Prima è fondamentale sentirti bene sulla moto, ma poi devi adattare la posizione anche alle caratteristiche della moto. E' per quello che ci vuole un pochettino più di tempo, perché è un doppio lavoro".

Proprio per questo, insieme all'Aprilia, ha già pianificato anche un secondo test al Mugello, l'11 e 12 maggio, anche se Andrea per il momento preferisce non guardare troppo oltre o alla futura concretizzazione di un matrimonio con la Casa di Noale.

"In questo momento non ne abbiamo parlato. Abbiamo capito subito che era bello e giusto fare questo test, e che avrebbe avuto senso farne un altro su una pista bella e diversa come Mugello. Questo è quello che accadrà. Dopo il test al Mugello magari ci andremo a mangiare una bistecca e ne parleremo, ma in questo momento non c'è niente in programma".

Inevitabilmente, su questo punto c'è stata abbastanza insistenza da parte dei giornalisti, parlando anche solo della possibilità di wild card, ma Dovizioso ha ribadito di non avere intenzione di prendere decisioni affrettate.

"Ci penserò quando sarà il momento. Sapete benissimo come approccio le cose e prendo le decisioni. Soprattutto, conoscendo la MotoGP, so quanto devi far parte di un progetto e conoscerlo bene, perché è tosta. Prendere decisioni affrettate non è mai stato il mio modo di vivere e non cambierà adesso. Ora andiamo a divertirci al Mugello, dove spero che ci saranno delle modifiche che saranno importanti per spingere di più. E' quello che serve a me e può servire anche a loro".

Sul potenziale della RS-GP, come detto, non si è voluto sbilanciare troppo, anche se si è lasciato sfuggire che secondo lui l'Aprilia ha fatto uno step importante rispetto al passato.

"Come dico sempre, e ne ho avuto ulteriore conferma in questo test, da fuori non puoi percepire tutti i dettagli di una moto. Finché non ci sali, anche se sei uno analitico, che riesce a capire più cose, è impossibile. Per questo motivo dico che è molto bello poter provare delle moto diverse. Penso che quest'anno lo step sia stato fatto da Aprilia, vedendo i risultati e salendoci, perchè la base è buona. Sicuramente, come tutte le moto, avrà lati positivi e negativi, ma poi devi mettere tutto insieme e fare la prestazione nel weekend. E anche quella è una cosa che devi vivere per capire".

Qualcuno gli ha anche chiesto se dopo i risultati di Aleix Espargaro in Qatar e questa prima uscita non si sia pentito di non aver ceduto prima alla corte di Aprilia, ma Dovi è rimasto fermo sulla sua posizione.

"Secondo me è giusto così, come stanno andando le cose. Aleix ha dimostrato che c'è del potenziale, perché è andato particolarmente forte ed è stato nel gruppetto di testa in Qatar. Ci stanno mettendo il cuore sia lui che Aprilia. Sono riusciti a fare uno step importante quest'anno, fondamentale, perché il livello della MotoGP è tosto, nel senso che sono tutti attaccati. Avere una buona base non basta più, perché puoi arrivare 15esimo pur avendo un gap minimo a fine gara. Ma secondo me quest'anno è stato fatto un bello step da Aprilia".

In questi giorni ha avuto modo di incrociare anche due vecchi avversari come Dani Pedrosa e Cal Crutchlow, che ha visto diversi dopo accettato la vita del collaudatore. Un passo che lui non si sente ancora pronto a fare a tempo pieno.

"Non ci ho neanche pensato più di tanto, perché sto vivendo ancora da pilota come mentalità. Dani è diventato un tester. Magari potrà fare qualche wild card, perché tutto è possibile, ma per tanti motivi lo vedo più un tester in questo momento a livello di approccio. E' ottimo, perché quando fa le cose c'è sempre un ragionamento dietro, quindi il suo lavoro può essere produttivo. Ho fatto anche due chiacchiere con Cal: come al solito fa ridere ed è bello trovarlo nel paddock, ma anche lui l'ho visto un po' diverso a livello di mentalità. Quando fai uno switch mentale e cominci a fare il tester, è un po' diverso".

Andrea Dovizioso, Aprilia
Andrea Dovizioso, Aprilia
Andrea Dovizioso, Aprilia
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