Dovizioso: "44 punti di distacco non sono il problema più grosso"
I 14 secondi di ritardo incassati ad Assen hanno acceso il campanello d'allarme nel box della Casa di Borgo Panigale, perché la Desmosedici GP sta tornando a faticare su alcune piste. E questo per "Desmodovi" è più pericoloso del distacco dal leader iridato.
Andrea Dovizioso, Ducati Team
MotoGP
La batosta è stata di quelle importanti. La Ducati era arrivata ad Assen con la convinzione di poter provare magari a recuperare qualche punto su Marc Marquez, ma la realtà dei fatti è stata molto differente per gli uomini in Rosso.
Andrea Dovizioso ha chiuso il GP d'Olanda al quarto posto e fin qui potrebbe anche non essere necessariamente un risultato negativo. Tuttavia, ci sono due però belli grossi con cui fare i conti: il primo sono i 14 secondi di ritardo rimediati dal vincitore Maverick Vinales. Il secondo invece la piazza d'onore conquistata da Marc Marquez, che quindi ha incrementato il suo vantaggio a 44 lunghezze.
Quando infatti gli è stato domandato se ci fosse il margine per fare meglio, "Desmodovi" è stato categorico: "Assolutamente no, perché abbiamo preso 14 secondi. C'era un distacco importante e questa è la realtà. I tre davanti hanno sicuramente fatto una bella gara, ma con il nostro potenziale non potevamo fare di più".
I 44 punti da recuperare su Marquez iniziano ad essere un bel problema per chi aveva iniziato la stagione con l'obiettivo di vincere il Mondiale. Il guaio è che per Andrea questo non è nemmeno il più grande per la Ducati in questo momento.
"Sono tanti, ma lo erano anche prima di questo weekend. Come ho già detto a Barcellona, i 44 punti sono un problema, ma non è quello il limite più grosso in questo momento. E' se non possiamo essere competitivi su tutte le piste che ci dobbiamo preoccupare. 44 punti nel nostro sport si possono annullare, ma non è questo il punto. E' la conferma che dobbiamo migliorare su certi aspetti".
Nella seconda parte della gara il suo ritmo e quello di Danilo Petrucci, che lo seguiva come un'ombra, è calato parecchio. Alla fine la battaglia interna l'ha spuntata il forlivese, anche se c'è stato pure un piccolo botta e risposta con il compagno di box.
"Quando la gomma cala tanto, non riesci più a fare percorrenza, poi quando nei cambi di direzione devi usare il massimo della forza, non puoi averla per tutta la gara. E' normale quindi che i tempi si alzano. Ma non è melina tra me e Danilo. Potevo girare sotto all'1'35" e penso di essere stato bravo a mettermi davanti e ad impedire agli altri di attaccarmi all'ultimo giro, ma non ne avevo di più. Il problema è che ci è mancata la velocità".
Informazioni aggiuntive di David Gruz
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