Dominio Ducati a Brno: Dovizioso torna alla vittoria davanti a Lorenzo e Marquez
Il forlivese la spunta comandando quasi per tutta la gara, ma alle sue spalle i due spagnoli regalano spettacolo con un grande duello per il secondo posto. Valentino chiude quarto e scivola a -49 in classifica.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
E' dominio Ducati a Brno, con il ritorno alla vittoria di Andrea Dovizioso davanti ad uno scatenato Jorge Lorenzo. La seconda doppietta stagionale dopo quella del Mugello: un risultato esaltante, che però forse non fa altre che aumentare i rimpianti per i tanti punti buttati via a suon di errori nella prima parte della stagione.
Il tracciato ceco ha rappresentato una bella prova del nove per il valore attuale della Desmosedici GP: questa non era certamente una delle piste più ostiche per la Rossa, ma sicuramente non erano mai state tanto competitive come lo sono state nel corso di questo weekend di gara.
Si tratta di un successo che darà comunque una bella iniezione di morale al forlivese, che mancava l'appuntamento con il gradino più alto del podio dalla gara d'apertura in Qatar e l'ha spuntata alla fine di una bella battaglia con tutti gli avversari più rinomati: non solo Lorenzo, ma anche il "solito" Marc Marquez e Valentino Rossi.
Dopo essere scattato bene dalla pole, infatti, ha amministrato bene la prima parte della gara, tallonato proprio dal "Dottore". Entrambi però hanno impostato un ritmo che non sembrava proprio insuperabile e così poco prima della metà della corsa il pilota della Yamaha ha provato a rompere gli indugi e ad andare lui a trainare il trenino.
In questa fase sembrava che potessero rimanere solamente in tre a battagliare al vertice, con Lorenzo che si era leggermente staccato e aveva nella sua scia anche l'altra Honda di Cal Crutchlow.
La leadership di Valentino però è durata solamente pochi passaggi e poi si è rimesso davanti a tutti Dovizioso. Ma il vero cambio di marcia è avvenuto quando è stato Lorenzo ad andare all'attacco, riportandosi sotto al terzetto di testa.
Nello spazio di poco il gruppetto di testa è tornato comunque ad essere di sole tre unità, perché Rossi forse aveva chiesto troppo alle sue gomme ed ha via via perso terreno, venendo infilato anche dalla Honda di Crutchlow.
Proprio in questo frangente, a 4 giri dalla fine, Lorenzo ha regalato una manovra strepitosa: infilando sia Marquez che Dovizioso nell'ultima esse in salita. Manovra che però lo ha portato ad essere largo in uscita, permettendo a Dovi di sfilarlo nuovamente sul rettilineo di partenza.
Jorge però non ne ha voluto sapere di arrendersi e nei due passaggi successivi ha provato ad infilare nuovamente alla curva 4 la Rossa #04, che però gli ha sempre resistito con un ottimo incrocio di traiettoria. All'ultimo passaggio però ha fatto involontariamente il lavoro dello scudiero, perché ha badato soprattutto a difendersi dagli attacchi di Marquez, permettendo a Dovizioso di andare a prendersi una seconda vittoria stagionale che vale il terzo posto nella classifica Mondiale, anche se a 68 punti dal leader Marquez.
Nonostante il terzo posto, infatti, questa domenica ha sorriso ancora al pilota della Honda, che ha incrementato a 49 punti il suo margine in classifica su Valentino, che proprio all'ultimo giro è riuscito almeno ad artigliare il quarto posto andando ad infilare la Honda di Crutchlow.
Scivola al quarto posto nel Mondiale invece Maverick Vinales, che era tra i pochi che avevano azzardato la gomma soft al posteriore, ma la cui gara è durata solo poche curve prima di un contatto con la wild card Stefan Bradl e con l'unica KTM in gara di Bradley Smith.
Ha provato a rimanere nel gruppetto di testa anche Danilo Petrucci, ma alla distanza il portacolori della Ducati Pramac è stato staccato e si è dovuto accontentare di un sesto posto che comunque gli ha permesso di guadagnare qualche punticino sulla Yamaha Tech 3 di Johann Zarco, settimo: ora i due sono separati da soli 3 punti nella lotta per il titolo Indipendent.
Continuando a scorrere la classifica, in ottava posizione troviamo la Honda di Dani Pedrosa davanti alla Ducati di Alvaro Bautista, mentre le due Ducati di Andrea Iannone ed Alex Rins sono arretrate nel finale, chiudendo solo decima ed 11esima. Tre punti li porta a casa anche Franco Morbidelli, 13esimo con la Honda della Marc VDS ed uno è per l'Aprilia di Aleix Espargaro, 15esimo.
Bisogna ricordare l'assenza al via del fratello Pol, vittima di un incidente nel Warm-Up nel quale ha rimediato la frattura della clavicola sinistra e per il quale è stato portato in ospedale a Brno per accertamenti.
Cla | # | Pilota | Moto | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Ritirato | Punti | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 4 | Andrea Dovizioso | Ducati | 21 | - | 25 | |||||
2 | 99 | Jorge Lorenzo | Ducati | 21 | 0.178 | 20 | |||||
3 | 93 | Marc Márquez Alenta | Honda | 21 | 0.190 | 16 | |||||
4 | 46 | Valentino Rossi | Yamaha | 21 | 2.534 | 13 | |||||
5 | 35 | Cal Crutchlow | Honda | 21 | 0.056 | 11 | |||||
6 | 9 | Danilo Petrucci | Ducati | 21 | 0.810 | 10 | |||||
7 | 5 | Johann Zarco | Yamaha | 21 | 2.391 | 9 | |||||
8 | 26 | Daniel Pedrosa | Honda | 21 | 1.320 | 8 | |||||
9 | 19 | Alvaro Bautista | Ducati | 21 | 0.096 | 7 | |||||
10 | 29 | Andrea Iannone | Suzuki | 21 | 0.751 | 6 | |||||
11 | 42 | Alex Rins | Suzuki | 21 | 0.327 | 5 | |||||
12 | 43 | Jack Miller | Ducati | 21 | 7.896 | 4 | |||||
13 | 21 | Franco Morbidelli | Honda | 21 | 3.054 | 3 | |||||
14 | 55 | Hafizh Syahrin | Yamaha | 21 | 1.778 | 2 | |||||
15 | 41 | Aleix Espargaro | Aprilia | 21 | 1.778 | 1 | |||||
16 | 12 | Thomas Lüthi | Honda | 21 | 4.514 | ||||||
17 | 30 | Takaaki Nakagami | Honda | 21 | 0.638 | ||||||
18 | 17 | Karel Abraham | Ducati | 21 | 12.861 | ||||||
19 | 50 | Sylvain Guintoli | Suzuki | 21 | 1.239 | ||||||
20 | 10 | Xavier Simeon | Ducati | 21 | 8.530 | ||||||
dnf | 53 | Tito Rabat | Ducati | 8 | Retirement | ||||||
dnf | 45 | Scott Redding | Aprilia | 5 | Retirement | ||||||
dnf | 38 | Bradley Smith | KTM | 1 | Retirement | ||||||
dnf | 25 | Maverick Viñales | Yamaha | Retirement | |||||||
dnf | 6 | Stefan Bradl | Honda | Retirement |
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