Dall'Igna: "Rinnovi? Certi piloti rendono meglio sotto pressione"
La stagione 2020 inizierà con entrambi i piloti in scadenza di contratto per la Ducati, ma la cosa non sembra preoccupare il direttore generale del reparto corse.
Luigi Dall'Igna, Ducati Team
Gold and Goose / Motorsport Images
Quella che sta per cominciare, sarà una stagione particolare per quasi tutti i piloti della griglia della MotoGP, che avranno i loro contratti in scadenza alla fine dell'anno. E tra questi ci sono anche i due ducatisti, Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci.
Ma soprattutto le pressioni rischiano di esserci fin da subito, perché negli ultimi anni il mercato piloti ha raggiunto un ritmo frenetico, al punto che c'è anche chi ipotizza che i primi contratti per il prossimo biennio potrebbero essere addirittura firmati prima dell'inizio del Mondiale in Qatar.
Durante la presentazione del programma MotoGP della Casa di Borgo Panigale, al direttore generale del reparto corse Gigi Dall'Igna è stato domandato se può essere un problema lavorare con due piloti in scadenza, ma il tecnico italiano ha stupito tutti, sottolineado che ci sono alcuni piloti che possono addirittura rendere meglio sotto pressione.
"Se senti i giornalisti, i contratti dovrebbero essere firmati il prima possibile per mettere i piloti a loro agio e lasciarli concentrati sul campionato. Io non sono convinto che questa sia sempre la regola giusta da usare" ha detto Dall'Igna.
"Con alcuni piloti è assolutamente vero che bisogna fare così, ma con altri ho avuto la sensazione che rendano meglio quando sono sotto pressione, anche se non ne ho la certezza matematica, perché la mente umana è sempre qualcosa di difficile da decifrare" ha aggiunto.
A giudicare dalle sue parole, uno che non sembra temere la pressione del contratto è Dovizioso. Del resto, parliamo del vice-campione del mondo delle ultime tre stagioni, quindi è facilmente ipotizzabile che anche lui sarà un pezzo pregiato del prossimo mercato piloti.
"Nel mercato tutto potrà succedere. Non è il momento di parlarne. Quello che conta sono i risultati in pista e devo focalizzarmi su questo. Lo sto facendo da metà dicembre e poi mi concentrerò sulla moto in Malesia" ha detto Andrea, che quest'anno ha cambiato il suo soprannome da "Desmodovi" ad "Andaunted".
"Quello sarà un momento importante perché si ripercuoterà sulla stagione. Per il resto si vedrà. Per tutti, piloti e case. E' un mercato molto aperto in cui può succedere di tutto, oppure no. Ma sinceramente ora non mi cambia nulla" ha aggiunto.
Sicuramente le prime gare avranno un peso importante per Petrucci. Il pilota di Terni viene da una seconda parte di 2019 deludente, quindi se vuole trovare posto in un top team anche nel 2021 dovrà darsi parecchio da fare. Anche lui però è reduce da diverse stagioni in cui si è dovuto guadagnare il posto di anno in anno, quindi non sembra troppo preoccupato.
"Siamo tutti sulla stessa barca a livello di contratti, per cui nella mente dei piloti ci sarà anche questo aspetto a farsi sentire in gara. Da questo punto di vista, per me non è una novità; sono due anni che combatto per guadagnarmi il rinnovo, per cui c'è più serenità e fiducia, dato che so anche come si lavora in un team ufficiale" ha detto "Petrux".
"Sono pronto a ricominciare, mi sono riposato tanto e allenato con più metodo, ho un'altra grande occasione. Non c'è una stagione più importante di un'altra, ma sicuramente darò sempre il massimo come ho sempre fatto ogni anno" ha concluso.
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