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Dall'Igna: "Provati assetti abbastanza diversi con Zarco"

Il direttore generale di Ducati Corse traccia un bilancio positivo dei test di Sepang: ritiene che la Desmosedici GP sia cresciuta, ma che ora vada adattata alla nuova gomma posteriore Michelin. E Zarco si sta già rivelando una risorsa preziosa...

Luigi Dall'Igna, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Se la Honda era in parte giustificata dalle condizioni fisiche di Marc Marquez, non ancora al 100% dopo l'operazione alla spalla destra dello scorso novembre, forse è meno giustificata la mancanza di una zampata da parte della Ducati nei primi test pre-stagionali della MotoGP 2020, andati in scena nel fine settimana sul tracciato malese di Sepang.

In tutte e tre le giornate, la migliore delle Desmosedici GP è sempre stata una di quelle del Pramac Racing, due volte con Jack Miller ed una con Pecco Bagnaia. E' vero che parliamo comunque di due Desmosedici GP in configurazione Factory, quindi identiche a quelle dei piloti ufficiali, ma fa specie per esempio non avere mai visto Andrea Dovizioso all'interno della top 10.

Tuttavia, il bilancio del direttore generale di Ducati Corse, Gigi Dall'Igna, sembra tutt'altro che negativo al termine della trasferta malese. La sua convizione, infatti, è che la Rossa sia cresciuta, ma che ora debba essere fatto un lavoro importante per adattarla al nuovo pneumatico posteriore introdotto dalla Michelin per la stagione 2020.

 

"Siamo abbastanza contenti e convinti di aver fatto un passo avanti dal punto di vista della moto. Sicuramente dobbiamo ancora fare un lavoro di messa a punto abbastanza importante, perché le gomme che ha portato la Michelin hanno bisogno di qualcosa di diverso sia da un punto di set-up che dell'elettronica. In questo test abbiamo raccolto tante informazioni, che sicuramente analizzeremo e poi avremo un bel po' di lavoro da fare in vista del Qatar" ha detto Dall'Igna alla conclusione dell'ultima giornata.

Se in molti indicano la Yamaha un passo avanti, per il momento il tecnico italiano ha preferito non sbilanciarsi a riguardo: "Si fa sempre fatica a valutare queste cose. Noi abbiamo fatto un buon long run con i due piloti e soprattutto ho visto abbastanza bene Dovizioso. Non ho ancora guardato bene i cronologici per capire come sia messa sui long run la Yamaha, ma è un qualcosa che analizzeremo sicuramente".

Il debutto sulla Ducati di Johann Zarco è parso un po' difficile, con il francese che ha chiuso con la 15esima prestazione ed un ritardo di circa un secondo e mezzo dal miglior tempo alla prima uscita sulla GP19 dell'Avintia Racing. Dall'Igna però non sembra vederla così, perché ha spiegato che con il francese la Casa di Borgo Panigale ha sperimento delle soluzioni d'assetto differenti da quelle standard.

"Zarco è partito il primo giorno facendo un lavoro un po' diverso. Con lui abbiamo sperimentato un assetto abbastanza differente rispetto a quelli che sono i nostri standard. Abbiamo cercato di raccogliere informazioni con lui, poi ricordiamoci che questa era la prima presa di contatto con la Ducati per lui, perché ha saltato sia i test di Valencia che quelli di Jerez. Sinceramente, non mi aspettavo niente di più da lui. Anzi, sono contento del modo in cui ha affrontato il percorso che avevamo previsto. Anche con lui ci sarà parecchio lavoro da fare, ma sono fiducioso".

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Anche dai due piloti del Pramac Racing però sono arrivate delle risposte importanti: "Sono contento. Jack ha fatto un buon test, dandoci dei buoni commenti sul materiale e facendo anche dei tempi interessanti. Anche Pecco ha dimostrato di avere il potenziale per fare bene. Per lui era la prima presa di contatto con la moto ufficiale, c'erano tante novità e tante cose da metabolizzare, quindi direi che è andata bene".

Durante la pausa invernale, la Ducati era stata data molto vicina alla firma di Maverick Vinales, ma alla fine lo spagnolo ha rinnovato con la Yamaha. Dall'Igna ha ammesso che c'erano stati dei contatti, ma ha anche aggiunto che ritiene fosse normale così. Per definire la coppia dei piloti del futuro ora però non c'è più fretta.

"Ogni costruttore fa le proprie valutazioni ed è obbligato a parlare con tutti i piloti che ci sono sul mercato, perché poi nessuno sa cosa succederà. Penso che anche la Suzuki avesse contattato Vinales, perché è un lavoro che tutti devono fare. In questo momento credo che la cosa più ragionevole da fare sia aspettare".

Infine, non poteva mancare un commento sul ritorno in pista del suo pupillo Jorge Lorenzo, passato a vestire i panni del collaudatore Yamaha, dopo aver lasciato la Honda annunciando il proprio ritiro appena tre mesi fa.

"Si fa sempre fatica a dare una valutazione su queste cose. Dipende da quali fossero gli accordi quando si sono lasciati. Questa è una cosa che solamente Honda e Lorenzo possono sapere. Rivederlo in gara? Potrebbe anche essere, perché no?".

Informazioni aggiuntive di Oriol Puigdemont

Andrea Dovizioso, Ducati Team
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Andrea Dovizioso, Ducati Team
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Danilo Petrucci, Ducati Team
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Jack Miller, Pramac Racing
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Francesco Bagnaia, Pramac Racing
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Johann Zarco, Avintia Racing
Johann Zarco, Avintia Racing
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