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Dall'Igna: "Potremmo fare reclamo alla Honda, le loro ali sono pericolose"

Dopo il reclamo presentato in Qatar contro la Ducati da quattro costruttori rivali, il direttore generale passa al contrattacco e in un'intervista rilasciata a Sky Sport MotoGP ha parlato di un possibile reclamo contro la Honda.

Gigi Dall'Igna, General Manager, Ducati Team

Gigi Dall'Igna, General Manager, Ducati Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Gigi Dall'Igna non ha affatto digerito il reclamo che è stato presentato da Aprilia, Suzuki, Honda e KTM nei confronti della Ducati dopo la gara di Losail, che aveva visto la vittoria di Andrea Dovizioso. I quattro costruttori contestano alla Rossa lo spoiler che è stato montato sotto al forcellone della Desmosedici GP.

A Borgo Panigale garantiscono che la sua funzione è solo quella di raffreddare la gomma posteriore, come consentito dall'ultima nota diffusa dal responsabile tecnico della MotoGP, Danny Aldrige. Secondo chi protesta invece questo generebbe carico aerodinamico ed è per questo che è nato il reclamo, che è stato respinto in prima istanza e sarà discusso davanti alla Corte d'Appello della FIM entro il GP d'Argentina (la data dell'udienza è stata fissata per il 22 marzo), lasciando quindi per il momento provvisori i risultati del GP del Qatar.

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In un'intervista trasmessa da Sky Sport MotoGP, il direttore generale di Ducati Corse ha lasciato trasparire tutto il suo disappunto, soprattutto nei confronti della Honda. L'ingegnere infatti ha sottolineato che fino ad oggi non si era mai arrivato ad un reclamo in situazioni di questo tipo.

"Sono rimasto abbastanza sorpreso soprattutto dal comportamento della Honda che, oltre ad essere protagonista del Motomondiale è anche uno dei padri fondatori della MotoGP moderna insieme a Ducati e Yamaha. Fino a oggi, tutte le dispute di natura tecnica erano state risolte o all’interno dell’Associazione Costruttori o comunque discutendo con il direttore tecnico. Abbiamo sempre trovato una risposta a tutti i chiarimenti che i vari costruttori ponevano di volta in volta" ha detto Dall'Igna.

Ma poi è andato anche all'attacco, spiegando che a sua volta la Ducati potrebbe pensare di fare un reclamo contro la Casa giapponese, ritenendo che le sue nuove ali potrebbero non essere conformi al regolamento.

"Il fatto che Honda abbia messo in discussione le scelte del direttore tecnico, mette noi nella condizione di porci il problema se fare un reclamo nei loro confronti. Le ali della Honda per noi sono onestamente pericolose. Non solo, per come sono fatte e con una base tanto esile potrebbero essere soggette a deformazioni importanti per i carichi che subiscono e quindi magari svolgere la funzione di appendici mobili (vietate dal regolamento, ndr)" ha spiegato.

"Non avevamo mai preso in considerazione l’ipotesi di un reclamo in questo senso, ma se qualcuno, in particolare la Honda , ha messo in discussione l’operato di Danny Aldridge, ci mette in condizione di pensare ad a un eventuale reclamo nelle prossime gare. Così rischia di esserci un ricorso praticamente ad ogni gara, perché questa situazione sta scardinando completamente quelle che sono le regole del campionato MotoGP dal suo inizio fino ad oggi. E' un cambio che definirei ancora più epocale del passaggio dal due tempi al quattro tempi per la classe regina" ha aggiunto.

 

Nel passaggio successivo, Dall'Igna ha ribadito che secondo lui non c'era assolutamente il bisogno di arrivare ad un reclamo e che forse è partito tutto da un'azione che forse voleva essere solo intimidatoria, ma poi è sfuggita di mano alle quattro case che hanno protestato.

"Fino ad oggi tutti i problemi regolamentari erano stati discussi all'interno della MSMA, magari con qualche malumore da parte di qualcuno, i nostri in molte circostante, ma avevamo trovato sempre un chiarimento ed una revisione eventuale del regolamento tecnico, quindi penso che non ci fosse alcun bisogno di arrivare ad un reclamo in gara. Prima di tutto credo che volessero intimidirci ed evitare che utilizzassimo una parte che era già stata approvata dal direttore tecnico. Cosa che evidentemente noi abbiamo deciso di usare e loro poi si sono trovati costretti a continuare in una situazione che se io fossi in loro troverei imbarazzante.

Riguardo alla sentenza della Corte d'Appello, ha ribadito che la Ducati è assolutamente serena, perché è convinta che il verdetto le sarà favorevole, perché avrà modo di dimostrare che questo ormai famigerato spoiler serve a raffreddare la gomma. Per questo non è stato ancora pensato ad eventuali reclami al CAS nel caso in cui ci dovesse essere un verdetto a sfavore.

"Noi siamo assolutamente tranquilli, perché il nostro dispositivo serve a raffreddare la gomma posteriore ed abbiamo delle evidenze sperimentali che lo dimostrano. Siamo tranquilli e ci aspettiamo che la Corte d'Appello ci dia ragione su tutto. Onestamente non abbiamo ancora pensato a cosa potrebbe succedere nel caso in cui la Federazione non dovesse essere favorevole nei nostri confronti. Anche perché abbiamo talmente tante evidenze che giustificano il nostro comportamento, che non siamo affatto preoccupati".

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Il fatto che l'attacco frontale sia stato quello riservato alla Honda, non vuol dire che non ci siano appunti da fare anche alle altre case coinvolte nel reclamo, Aprilia e KTM su tutte.

"Onestamente me lo spiego poco nel caso di KTM ed Aprilia. Fossi in loro in questo momento, penserei a qualcos'altro e cercherei di sviluppare un po' la moto. Diverso invece è l'approccio che possono avere Suzuki e Honda, perché loro effettivamente possono trarre un vantaggio concreto da un'eventuale squalifica di Dovizioso e della Ducati nella prima gara del campionato".

Così come per Dall'Igna non è passato inosservato il fatto che nessuno aveva protestato quando una soluzione analoga era stata portata al debutto dalla Yamaha lo scorso anno a Valencia. Questa secondo lui è una riprova del fatto che tutto ciò che viene fatto dalla Ducati viene messo molto di più sotto alla lente d'ingrandimento.

"Yamaha aveva utilizzato un sistema analogo al nostro l'anno scorso e nessuno dei competitor aveva fatto reclamo o richiesto un chiarimento all'interno delle sedi opportune. Onestamente anche questo è qualcosa di strano che è successo. Quindi che Ducati sia sotto pressione da parte degli avversari per tutte le soluzioni innovative che porta è evidente. Ma ripeto, Ducati porta soluzioni sicuramente innovative, ma che sono all'interno del regolamento".

In chiusura però ha provato anche a tendere la mano alla concorrenza, invitando tutti quanti a cercare altre vie di discussione per fare il bene della MotoGP.

"Io spero che questo sia solo un episodio che porti ad un ragionamento globale da parte di tutti, per cercare di fare il bene di questo sport. Comportamenti come quello di Doha fanno del male alla MotoGP, perché tolgono credibilità alla Federazione ed al campionato. Questo credo che sia un male per tutte le persone che credono in questo sport e che vivono per questo sport".

Andrea Dovizioso, Ducati Team, Jack Miller, Pramac Racing

Andrea Dovizioso, Ducati Team, Jack Miller, Pramac Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Andrea Dovizioso, Ducati Team,  Alex Rins, Team Suzuki MotoGP

Andrea Dovizioso, Ducati Team, Alex Rins, Team Suzuki MotoGP

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Andrea Dovizioso, Ducati Team, al comando

Andrea Dovizioso, Ducati Team, al comando

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Andrea Dovizioso, Ducati Team, Cal Crutchlow, Team LCR Honda

Andrea Dovizioso, Ducati Team, Cal Crutchlow, Team LCR Honda

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Podio: Andrea Dovizioso, Ducati Team

Podio: Andrea Dovizioso, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Podio: Andrea Dovizioso, Ducati Team

Podio: Andrea Dovizioso, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Podio: Marc Marquez, Repsol Honda Team, Andrea Dovizioso, Ducati Team

Podio: Marc Marquez, Repsol Honda Team, Andrea Dovizioso, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Podio: Marc Marquez, Repsol Honda Team

Podio: Marc Marquez, Repsol Honda Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Andrea Dovizioso, Ducati Team, Marc Marquez, Repsol Honda Team, Alex Rins, Team Suzuki MotoGP

Andrea Dovizioso, Ducati Team, Marc Marquez, Repsol Honda Team, Alex Rins, Team Suzuki MotoGP

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

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