Dall’Igna: "La nuova gomma penalizza Ducati e Honda"
Ducati ha presentato la Panigale V4 R che disputerà il Mondiale Superbike e Luigi Dall’Igna ha rivelato le evoluzioni della quattro cilindri, che sarà alla sua seconda stagione nelle derivate di serie. Ma gli spunti più interessanti, il direttore generale di Ducati Corse li ha dati sulla MotoGP.

La stagione 2020 del mondiale Superbike sta per cominciare e c’è grande attesa verso Ducati, che porta in pista per il secondo anno la Panigale V4 R. Questa moto, che sarà affidata a Scott Redding e Chaz Davies, è un’evoluzione di quella che ha debuttato nel 2019 e che nella prima fase di campionato ha dominato con Alvaro Bautista.
Ma quest’anno rappresenta un’altra storia: lo spagnolo ha lasciato il posto a Redding e l’intera squadra si presenterà a Phillip Island con una consapevolezza maggiore. La stagione scorsa ha permesso agli uomini Ducati di poter imparare a conoscere la nuova moto, per poterla migliorare in vista del 2020 e provare così a riportare il titolo a Bologna, che manca ormai dal 2011.
Aruba.it Racing Ducati ha presentato moto e team all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola e, in questa occasione, Luigi Dall’Igna ha spiegato che tipo di lavoro è stato svolto sulla Panigale V4 R, anche sulla base del regolamento e delle limitazioni dei giri: “Abbiamo ricalcolato i rapporti del cambio, ma non solo. Abbiamo anche rivisto diversi particolari interi del motore in modo da adeguare la coppia al limitatore nuovo”.
Dopo un anno di esperienza, Ducati ha seguito una direzione precisa durante questo inverno: “Rispetto allo scorso anno abbiamo il vantaggio di cominciare la stagione con una moto che conosciamo e questa non è una cosa da poco. L’anno scorso non abbiamo avuto il tempo di arrivare al limite minimo di peso che era permesso dal regolamento, ma quest’anno ci siamo finalmente riusciti. La moto del 2020 è più alleggerita e abbiamo lavorato sulla ciclistica, sul forcellone e sulle sospensioni posteriori”.
Ducati è sempre stata pioniera nelle novità portate in pista ed anche stavolta non è diverso. Dall’Igna spiega: “Abbiamo lavorato molto sull’aerodinamica, che da un po’ di anni a questa parte è un po’ il nostro cavallo di battaglia in tutti i campionati a cui partecipiamo. Il regolamento della Superbike non ci permette di avere una grande libertà di movimento, ma noi abbiamo cercato di lavorare come e dove si poteva. Ad ogni modo, i nostri due piloti disporranno di una Panigale V4 R migliorata rispetto alla 2019, da questo punto di vista”.
Proprio le novità tecniche ed aerodinamiche proposte da Ducati sono state al centro di polemiche e di studio anche da parte di altri team, non solo in Superbike. Il Capo di Ducati Corse parla poi della MotoGP, campionato dove questo tipo di lavoro è visibile più che in altri: “Chiaramente inorgoglisce il fatto di essere copiati. Questo sicuramente, ma dall’altra parte sappiamo di dare un po’ di prestazione ai nostri avversari e ci dispiace molto".
Ducati lavora su due fronti, ma nella classe regina del mondiale i test sono iniziati un po’ in salita. Secondo Dall’Igna ci sono però prospettive di miglioramento nel corso della stagione: “Probabilmente la nuova gomma ha penalizzato noi e Honda rispetto a tutti gli altri, ma non credo che ci penalizzerà alla fine. Dal test di Sepang abbiamo capito un po’ di cose. Sicuramente non avevamo l’assetto ideale per quella condizione e quelle gomme, ma mi aspetto che solamente lavorando con l’assetto riusciremo a migliorarci rispetto a come eravamo messi a Sepang. Abbiamo delle idee, bisognerà implementarle nei prossimi test in Qatar, ma resto fiducioso di poterci mettere a posto in tempo per l’inizio della stagione”.
“A Losail faremo solamente dei piccoli aggiustamenti rispetto a quello che avevamo a Sepang, sicuramente porteremo un forcellone diverso, come avevamo già detto durante la presentazione, ma a parte quello credo che il resto siano più che altro lavori di messa a punto ed affinamento. Però nella MotoGP moderna questi sono forse più importanti che tutto il resto delle idee che ruotano intorno alla moto”.
Non solo tecnica: la MotoGP è in fermento anche per quanto riguarda il mercato piloti. Con la mossa di Yamaha, tutto è cambiato in vista del 2021, ma Dall’Igna non sembra preoccupato e preferisce guardare al 2020, che sta per iniziare: “Di sicuro credo che i giochi per quanto riguarda i piloti non-Ducati siano già fatti. Sicuramente noi ci prendiamo il tempo per valutare insieme anche ai nostri piloti cosa è meglio fare per le prossime stagioni. Credo che arrivati a questo punto dovremo un po’ valutare bene quello che succede prima di prendere delle decisioni che riguardano il 2021 ed il 2022. Siamo ancora all’inizio della stagione, abbiamo appena cominciato i test, quindi credo che ormai ci sia tutto il tempo per decidersi”.
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