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Crutchlow trionfa a Phillip Island, ma che rimonta Valentino: è secondo!

Marquez cade quando era in fuga e Cal ne approfitta con una prova di forza sua e della Honda. Il "Dottore" risale dal 15esimo posto in griglia al secondo finale. Merita un applauso anche Vinales, terzo dopo essere scattato 13esimo.

Cal Crutchlow, Team LCR Honda

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Cal Crutchlow, Team LCR Honda
Cal Crutchlow, Team LCR Honda
Secondo posto in qualifica per Cal Crutchlow, Team LCR Honda
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Maverick Viñales, Team Suzuki MotoGP
Maverick Viñales, Team Suzuki MotoGP
Maverick Viñales, Team Suzuki Ecstar MotoGP
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Pol Espargaro, Monster Yamaha Tech 3
Pol Espargaro, Monster Yamaha Tech 3
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Scott Redding, Pramac Racing
Scott Redding, Pramac Racing

Questa volta Marc Marquez ha steccato, cadendo e dovendo fare i conti con il primo zero stagionale. A Phillip Island però è arrivata la riprova che probabilmente in questo momento la Honda è la moto di riferimento della MotoGP, perché è arrivata una vittoria perentoria di Cal Crutchlow, la quarta consecutiva per una moto della Casa giapponese.

Ma non si può non citare anche la strepitosa rimonta di cui si è reso protagonista Valentino Rossi, risalendo dal 15esimo posto in griglia fino al secondo posto finale. Il potenziale quindi c'era e questo forse fa crescere un po' il rammarico per la qualifica disastrosa di ieri.

Nelle primissime fasi della gara Marquez aveva dato la sensazione di poter infilare la terza vittoria consecutiva, perché stava andando in fuga solitaria. Poi però ha chiesto troppo alla sua Honda e all'ottava tornata ha perso l'anteriore alla curva 4 finendo a terra. Ad una settimana dalla conquista del Mondiale però non poteva esserci momento migliore per il primo errore domenicale grave del suo 2016.

A quel punto Crutchlow, che come lo spagnolo aveva scelto la gomma dura all'anteriore a differenza della stragrande maggioranza della griglia, si è ritrovato al comando con un paio di secondi di vantaggio nei confronti di un grande Valentino, che nel frattempo era risalito al secondo posto.

Cal quindi ha fiutato l'occasione ed ha sfoderato una sequenza di giri veloci davvero impressionante, incrementando il suo margine sul "Dottore" fino ad oltre sei secondi. Un gap che poi ha amministrato magistralmente fino alla bandiera a scacchi che ha sancito la sua seconda vittoria stagionale a Brno, ma la prima sull'asciutto.

Tra le altre cose, era davvero da parecchio tempo che un team privato non riusciva a portarsi a casa due vittorie nella stessa stagione, quindi non si può fare altro che levarsi il cappello davanti al grande lavoro svolto dalla struttura di Lucio Cecchinello, che nel 2016 ha all'attivo anche altri due podi ed una pole position.

Dietro di lui è stata altrettanto strepitosa la rimonta di Valentino, che ci ha messo davvero una manciata di giri per portarsi dal 15esimo al secondo posto, con una serie di sorpassi davvero spettacolari. Un risultato poi molto importante anche in ottica della lotta per il secondo posto nel Mondiale, visto che ora ha 24 punti di margine su uno Jorge Lorenzo che oggi non è andato oltre al sesto posto.

Un bravo invece se lo merita senza ombra di dubbio Maverick Vinales, che a sua volta ha recuperato dieci posizioni, dal 13esimo posto in griglia al terzo finale, firmando così il suo secondo podio consecutivo dopo quello di Motegi. Un risultato maturato nel finale, approfittando della caduta dell'altra Suzuki di Aleix Espargaro e superando la Ducati di Andrea Dovizioso, che comunque ha fatto bene su una pista che non ha mai amato.

Completa la top five Pol Espargaro, che oggi si è tolto la soddisfazione di comandare la corsa nelle primissime fasi, oltre a quella di riuscire a tenersi dietro fino alla fine la M1 ufficiale di un Lorenzo oggi parso decisamente poco incisivo dopo un avvio che sembrava promettere qualcosa di meglio. Tra le altre cose, ora Jorge deve anche guardarsi le spalle, perché Vinales è solo a 11 punti dal suo terzo posto nel Mondiale.

In settima posizione c'è Scott Redding, che quindi guadagna qualcosina nella lotta interna al team Pramac con Danilo Petrucci, che mette in palio la Ducati GP17 che sarà nel box della squadra satellite nel 2017. Dopo un grande avvio, l'italiano infatti ha chiuso nono, alle spalle anche di un redivivo Bradley Smith.

Completa la top ten Jack Miller, ma sulla gara dell'australiano c'è la macchia di aver steso Nicky Hayden alla curva 4 a pochi giri dal termine. Un peccato per "Kentucky Kid", che al ritorno sulla Honda Repsol stava battagliando per la settima piazza prima di precipitare in 17esima piazza.

Dopo l'ottimo ottavo tempo di ieri in qualifica, le Aprilia RS-GP questa volta rimangono invece fuori dalla top ten, con Stefan Bradl ed Alvaro Bautista. Da segnalare anche il punticino portato a casa da Mike Jones con la Ducati Avintia. Hector Barbera invece non è riuscito a sfruttare la sua seconda chance sulla Ducati ufficiale, finendo ruote all'aria alla curva 6. Va detto però che lo spagnolo viaggiava già fuori dalla top ten, quindi non stava brillando particolarmente.

Cla #PilotaBikeGiriTempoGapDistaccokm/hRitiratoPunti
1   35 Cal Crutchlow Honda 27 40'48.543     176.5   25
2   46 Valentino Rossi Yamaha 27 40'52.761 4.218 4.218 176.2   20
3   25 Maverick Viñales Suzuki 27 40'53.852 5.309 1.091 176.1   16
4   4 Andrea Dovizioso Ducati 27 40'57.700 9.157 3.848 175.9   13
5   44 Pol Espargaro Yamaha 27 41'02.842 14.299 5.142 175.5   11
6   99 Jorge Lorenzo Yamaha 27 41'08.668 20.125 5.826 175.1   10
7   45 Scott Redding Ducati 27 41'16.912 28.369 8.244 174.5   9
8   38 Bradley Smith Yamaha 27 41'17.324 28.781 0.412 174.5   8
9   9 Danilo Petrucci Ducati 27 41'17.335 28.792 0.011 174.5   7
10   43 Jack Miller Honda 27 41'17.358 28.815 0.023 174.5   6
11   6 Stefan Bradl Aprilia 27 41'20.352 31.809 2.994 174.3   5
12   19 Alvaro Bautista Aprilia 27 41'36.277 47.734 15.925 173.1   4
13   68 Yonny Hernandez Ducati 27 41'36.292 47.749 0.015 173.1   3
14   50 Eugene Laverty Ducati 27 41'42.854 54.311 6.562 172.7   2
15   7 Mike Jones Ducati 27 41'44.418 55.875 1.564 172.6   1
16   53 Tito Rabat Honda 27 41'54.938 1'06.395 10.520 171.9    
17   69 Nicky Hayden Honda 27 42'11.147 1'22.604 16.209 170.8    
  dnf 8 Hector Barbera Ducati 24 36'42.129 3 giri 3 giri 174.5 Ritirato  
  dnf 41 Aleix Espargaro Suzuki 22 33'18.496 5 giri 2 giri 176.2 Ritirato  
  dnf 93 Marc Márquez Alenta Honda 9 13'35.800 18 giri 13 giri 176.6 Ritirato  
  dnf 76 Loris Baz Ducati 0         Ritirato

 

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