Crutchlow: “Quando inizierà la stagione parlerò con altri team”
Cal Crutchlow, che lo scorso anno ha dichiarato di pensare al ritiro, ora afferma di essere determinato a proseguire e non scarta di farlo con un altro costruttore diverso da Honda.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Cal Crutchlow ha disputato nove stagioni in MotoGP, le ultime cinque con una Honda del team LCR, con cui ha conquistato tre vittorie, le uniche che figurano nel suo palmarès. Dopo una terribile caduta al Gran Premio di Australia del 2018, il 34enne britannico ha saltato le ultime tre gare della stagione e questi fastidi lo hanno condizionato per gran parte del 2019. Lo scorso anno infatti ha raccolto solamente tre podi e non è riuscito a vincere una gara, mentre Marc Marquez ha vinto il titolo in maniera schiacciante con la stessa moto.
Crutchlow corre con il team LCR, satellite di HRC, ma lo fa con materiale ufficiale e sotto contratto di Honda. Questo fa di lui un pilota della casa alata fino alla fine del 2020, quando scadrà l’accordo che ha siglato. Il pilota inglese, sposato e con una bambina, ha ammesso lo scorso anno che non ricordava di aver trascorso un fine settimana di gara senza dolore ed è arrivato ad ammettere che tra i suoi pensieri c’era il ritiro, anche se successivamente ha scartato questa ipotesi.
“Lo scorso anno ho detto che il 2020 poteva essere la mia ultima stagione da pilota – ha dichiarato Crutchlow in un video per la pagina ufficiale del campionato – ma la mia motivazione alla fine del 2019 è stata più forte che mai ed oggi non è cambiato nulla. Quindi non vedo nessun motivo per cui io non debba continuare a correre in MotoGP il prossimo anno”.
La sospensione momentanea della stagione dovuta alla crisi globale del COVID-19 ha lasciato in sospeso ogni negoziazione delle Case con i propri piloti. Honda ha chiuso le trattative di rinnovo con Marc Marquez poco prima della crisi, blindandolo per altre quattro stagioni. Ora bisognerà vedere come si evolve la situazione per capire come sarà il futuro dei piloti la cui scadenza di contratto coincide con la fine del 2020.
Il britannico lascia intendere che non chiude porte in vista del prossimo anno: “Sono in una situazione simile a quella dell’80% dei piloti del paddock, ma al momento non stiamo correndo. Quando torneremo a correre, arriverà il momento di parlare con i costruttori ed in particolare con Honda. Sono contento della mia squadra, ha fatto un lavoro fantastico negli ultimi anni. Ma ovviamente parlerò anche con altri team e costruttori nei prossimi mesi, quando potremo ricominciare la stagione. Vedremo come va”.
“Questo non significa che continuo a correre o che mi fermo. Però penso di avere ancora molto da dare in MotoGP e posso ancora essere competitivo. Il mio anno migliore deve ancora arrivare”.
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