Ciabatti: "Sentenza Yamaha? Precedente pericoloso"
La Ducati accetta e non presenterà appello contro la sanzione alla Yamaha, anche se la mancata penalità ai piloti crea un precedente pericoloso secondo il direttore sportivo della Rossa, Paolo Ciabatti.

La concorrenza ha deciso di non presentare appello contro la sentenza che ha penalizzato la Yamaha nella classifica Costruttori ed in quella Team della MotoGP per avere utilizzato della valvole differenti da quelle del motore omologato in occasione della gara di apertura della stagione 2020, a Jerez de la Frontera.
Quello che ha lasciato perplessi è stato che il provvedimento del Panel degli Commissari FIM ha lasciato invece tutto invariato nel Mondiale Piloti, confermando i punti conquistati a Jerez da Fabio Quartararo, Maverick Vinales e Franco Morbidelli. E nel caso di quest'ultimo anche il punticino ottenuto in Austria, dove nelle libere aveva utilizzato il propulsore incriminato.
La Yamaha si è giustificata, ammettendo di non aver comunicato alla MSMA di avere utilizzato una partita differente di valvole, ma di aver fatto la cosa senza malafede, visto che queste erano state prodotte da un fornitore diverso, ma con lo stesso progetto.
Spiegazione che evidentemente è stata accolta anche dai commissari, ma che secondo Paolo Ciabatti, direttore sportivo della Ducati può creare un precedente pericoloso per il fatto che i piloti non sono stati penalizzati, pur essendo comprovato che hanno corso con una moto irregolare.
"Ieri c'è stata una riunione della MSMA e alla fine i costruttori hanno concordato che il minimo fosse una penalizzazione per i punti della squadra e del costruttore. Alla fine lo steward Panel ha deciso in questa direzione" ha spiegato Ciabatti ai microfoni di Sky Sport MotoGP HD.
"Noi lo accettiamo, ma è chiaro che è un po' strano, perché dal nostro punto di vista di solito pilota, team e costruttore sono tutti soggetti ad una penalità quando c'è un'irregolarità. In questo caso è stato deciso di non penalizzare i piloti, possiamo capire il perché di questa decisione".
"Credo che gli steward della FIM abbiano ritenuto che sia stato un errore di Yamaha ed abbiano preso questa decisione che accettiamo, perché nessuno farà reclamo. E' un po' un precedente pericoloso però perché i piloti, non per colpa loro, ma hanno corso con delle moto che non erano regolari".
Quando poi gli è stato chiesto di spiegare meglio perché ritiene che sia una sentenza pericolosa, ha aggiunto: "Si è creato un precedente che potrebbe essere rischioso nel futuro, perché poi vai ad entrare nel campo dell'errore in buona fede, dell'involontario e su altri tipi di valutazione che dal punto di vista del regolamento creano possibili problemi anche nel futuro. Però abbiamo detto che avremmo accettato questa decisione, quindi non faremo reclamo".
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