Ciabatti: "Non pensare al Mondiale sarebbe un errore per la Ducati"
Il direttore sportivo della Rossa, ospite a Radio 24, crede che ci siano tutte le carte in regola per provarci, con un Dovizioso finalmente consapevole dei propri mezzi: "Ora sa che può combattere alla pari con i migliori".
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Sono giorni di festa in casa Ducati, perché era addirittura dal 2010 che la Casa di Borgo Panigale non riusciva a centrare due vittorie consecutive in MotoGP. Impresa che Andrea Dovizioso ha impacchettato in soli 7 giorni, a cavallo delle due gare di Mugello e Barcellona.
Un ruolino di marcia che ha permesso al forlivese di portarsi a soli 7 punti dal leader della classifica iridata Maverick Vinales. Anche se il mantra all'interno della Ducati sembra essere quello di tenere un profilo basso, oggi il direttore sportivo Paolo Ciabatti si è sbilanciato ai microfoni di Radio 24: "Non pensare al Mondiale sarebbe un errore".
Poi ha argomentato la sua teoria: "Non ci nascondiamo perché siamo a sette punti da Vinales e senza l’incidente in cui Espargaro in Argentina ha buttato a terra Dovizioso, saremmo in testa al Mondiale, questa è la verità. Bisogna credere al fatto che c’è una possibilità di provarci, non siamo favoriti, siamo degli outsider però sarebbe sciocco non pensarci".
La Desmosedici GP non è ancora perfetta, ma sicuramente sta dando dei segnali di crescita: "Sappiamo che la nostra moto ha ancora dei difetti e ci stiamo lavorando, ma credo che siamo riusciti a migliorare decisamente nelle ultime gare e credo anche che il quarto posto di Jorge Lorenzo di ieri in rimonta sia la dimostrazione che in certe condizioni la nostra moto è estremamente competitiva".
Sicuramente grande merito per gli ultimi risultati però va dato ad un Dovizioso decisamente maturato: "Dovizioso ha fatto un grande lavoro questo inverno, non solo di preparazione fisica ma anche di preparazione psicologica, credo che la vittoria a Sepang sette anni dopo quella di Donington gli abbia fatto acquisire una maggiore consapevolezza dei suoi mezzi".
"Prima si diceva che il primo a non credere tanto nelle sue doti, nel suo talento era proprio lui, adesso Andrea ci crede, questi due ultimi risultati, Mugello e Barcellona, gli hanno confermato che è un pilota che può combattere alla pari con Marquez, con Rossi, con Pedrosa, con Viñales e con gli altri" ha aggiunto.
Ciabatti poi ci ha tenuto anche a sottolineare che la Ducati non è stata favorita dalla Michelin a Barcellona, ma che semplicemente ha preparato la gara meglio degli altri, lavorando con intelligenza nell'ultimo turno di prove libere.
"Michelin ci dà le gomme che dà a tutti gli altri e devo dire che nella seconda sessione di prove di sabato, che noi chiamiamo la FP4, la free practice 4, che dura 30 minuti, Dovizioso è stato l’unico a uscire con un pneumatico posteriore medio usato, molto usato, e a fare tutta la sessione per provare a capire quali prestazioni si potevano fare con una gomma che aveva quasi una ventina di giri" ha spiegato.
"Quindi io credo che una delle ragioni del successo nostro di ieri e della bellissima prestazione di Andrea sia il fatto che lui aveva preparato la gara e quindi aveva voluto saggiare le prestazioni della gomma, come sarebbe stata verso la fine della gara, credo sia una scelta che ha fatto solamente lui e credo che abbia pagato" ha concluso.
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