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Brivio: "Le parole di Iannone nascono dalla frustrazione per non aver rinnovato con Suzuki"

Dopo aver concluso il Gran Premio d'Australia al secondo posto, il pilota di Vasto ha deciso di usare un po' d'ironia per spiegare perché la Suzuki gli ha preferito Joan Mir per il 2019. In qualche modo, ha passato più tempo a parlare di questo che a godersi il podio.

Il secondo classificato Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP

Gold and Goose / Motorsport Images

A quel punto, Iannone ha aggiunto di non capire la politica della Casa di Hamamatsu e che se la moto è cresciuta nell'arco della stagione è stato semplicemente grazie ai suoi sforzi.

"Alla fine è inutile prendersi in giro, il lavoro più grande per questo sviluppo insieme agli ingegneri penso di averlo fatto io. Avere Andrea Iannone in un team come questo, molte volte è comodo, ma può anche essere scomodo. Perché Iannone è un pilota che vuole vincere e pretende determinate cose" ha detto il pilota abruzzese dopo essere sceso dalla moto.

Una settimana dopo, Iannone è caduto nelle prime fasi della gara di Sepang, spiegando di averlo fatto per evitare di colpire Marc Marquez, che aveva perso l'anteriore davanti a lui al tornante che immette sul rettilineo del traguardo.

In Malesia però ci ha pensato Alex Rins a mantenere la Suzuki sul podio, tagliando il traguardo in seconda posizione e superando Iannone nel Mondiale. Ad una sola gara dal termine della stagione, il catalano ha 16 punti di vantaggio su Andrea.

Quando gli è stato chiesto dell'atteggiamento di Iannone, Brivio si è limitato a giustificare la decisione presa dal team a magglio: hanno scelto Joan Mir, un esordiente come Maverick Vinales nel 2015 e Rins nel 2017. Questa è la stessa spiegazione che Brivio ha dato a Iannone, che quando ha saputo che il rapporto con la Suzuki sarebbe terminato, ha firmato con l'Aprilia per le prossime due stagioni.

"Quando abbimo deciso di separarci, abbiamo parlato con Andrea e gli abbiamo spiegato le nostre ragioni. E' una strategia di business. Quando si tratta di assumere un pilota, la Suzuki cerca i risultati, ma guarda anche ad altri parametri importanti, come ad esempio i requisiti d'immagine. E glielo abbiamo spiegato" ha detto Brivio a Motorsport.com, aggiungendo che ritiene che il risentimento colto nelle dichiarazioni di Iannone sia dovuto alla grande frustrazione legata all'impossibilità di rinnovare la Casa della grande S.

"Era deluso perché non ha potuto rinnovare con noi e le sue parole sono solo una questione di frustrazione. Sono parole dette dalla desolazione. Detto questo, ognuno sceglie il modo in cui vuole esprimere i propri sentimenti" ha concluso Brivio.

Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
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