Beirer: "Nessuno vuole privare Dovizioso della vittoria, vogliamo solo chiarezza"
Il grande capo di KTM Motorsport ha spiegato a Speedweek.com che il reclamo contro la Ducati è nato per fare chiarezza su cosa si può e cosa non si può fare dal punto di vista aerodinamico e non per portare via la vittoria di Losail al forlivese.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Una alla volta, tutte le parti in causa stanno dando la loro versione dei fatti sul reclamo che Aprilia, Honda, Suzuki e KTM hanno presentato contro lo spoiler che la Ducati ha montato sotto al forcellone delle Desmosedici GP in occasione del GP del Qatar, gara vinta proprio da Andrea Dovizioso.
Ora è toccato anche a Pit Beirer, responsabile motorsport della KTM, che ha a sua volta confermato che la Ducati era stata avvisata che sarebbe partito un reclamo nel caso in cui le moto di Andrea Dovizioso, Danilo Petrucci e Jack Miller avessero montato questo particolare tanto discusso.
"Il team manager Mike Leitner ed io siamo andati al box da Tardozzi domenica pomeriggio per dirgli che avremmo fatto reclamo se loro avessero usato quell'ala in gara. Lui ha sorriso, dicendo che sono convinti che sia conforme alle regole. Gli abbiamo detto che ci sono quattro costruttori che la vedono in maniera diversa ed è per questo che c'è stato il reclamo" ha spiegato Beirer a Speedweek.com.
Beirer ha anche ricostruito la dinamica dei fatti, partendo addirittura dai test e spiegando perché il problema non è stato posto in quell'occasione: "Siamo stati accusati del fatto che avremmo potuto dire qualcosa durante i test in Qatar, ma nei test ci sono sempre 1.000 parti nuove per ogni produttore e non sai mai cosa finirà sulla moto nei weekend di gara".
"Ci siamo incontrati con gli altri costruttori in occasione del GP del Qatar ed abbiamo parlato di questo elemento della Ducati. Crediamo che questa ala non sia concepita per raffreddare la gomma posteriore, ma che in realtà faccia la differenza dal punto di vista aerodinamico".
"Lo abbiamo detto al direttore tecnico Danny Aldridge e gli abbiamo chiesto di informare anche la Ducati. Tuttavia, il punto di vista della Ducati era chiaro: loro sono convinti di essere rimasti all'interno delle regole. Gli altri costruttori non sono d'accordo, ma il reclamo si può fare solo in gara, quindi lo abbiamo fatto" ha concluso.
La parte più interessante però probabilmente è quella che arriva dopo, perché Beirer spiega che l'intento del reclamo non è quello di privare Dovizioso e la Ducati della vittoria conquistata a Losail, quanto fare chiarezza su cosa si può e cosa non si può fare in quell'area della moto.
"Non ci interessa che alla Ducati venga tolta la vittoria di Dovizioso. Spero che Dovi non perda questa vittoria perché se l'è meritata, così come la Ducati con le sue prestazioni. Ma vogliamo chiarezza per il futuro. Altrimenti questa ala posteriore sarà solo l'inizio... Per noi è importante che in futuro siano contenuti gli eccessi dal punto di vista aerodinamico, questo è quello che vogliono i quattro costruttori che hanno fatto reclamo. Nessuno di noi è interessato a privare Dovi di questa vittoria meritata, perché certamente non è arrivata perché c'è un nuovo pezzo di carbonio che pende dal forcellone" ha spiegato.
Detta così, l'obiettivo sembra quello di evitare che l'aerodinamica diventi anche in MotoGP un aspetto esasperato come in Formula 1: "Basta inserire i dati in un modello di simulazione al PC per vedere dove soffia l'aria. Se questa può creare della pressione verso il basso, c'è della downforce, non ci sono dubbi. Le ali che abbiamo adesso, anche se sono molto piccole, possono generare molto carico. Date un'occhiata ad un'ala anteriore di una Formula 1 e guardate quanto è complicata. Ma non è in quella direzione che vogliamo andare".
Tra le altre cose, se fosse per Beirer, bandirebbe questo tipo di soluzione anche in caso di pioggia, soluzione che era stata sperimentata dalla Yamaha a Valencia per ridurre la portata d'acqua sulla ruota posteriore.
"La Yamaha ha fatto in modo di far arrivare meno acqua alla gomma posteriore, quindi non puoi confrontare le due cose. Ma secondo me dovrebbero proibire questa soluzione anche sotto alla pioggia. Vogliamo scoprire chi è il pilota migliore, non chi ha realizzato le ali migliori" ha concluso.
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