Bagnaia: "Sento di meritarmi la Ducati ufficiale"
Pecco Bagnaia ritiene che la sua promozione nel team ufficiale Ducati in MotoGP nel 2021 sia "meritata" per il "grandissimo lavoro" che ha fatto quest'anno al Pramac Racing.

La scorsa settimana, la Ducati ha confermato la sua line-up di piloti ufficiali, distribuita tra il Factory Team ed il Pramac Racing, con Bagnaia che è stato scelto come sostituto di Andrea Dovizioso, mentre Johann Zarco passerà in Pramac, dove affiancherà il rookie Jorge Martin.
La seconda stagione di Bagnaia in MotoGP gli è fruttata un solo podio, anche se nel Gran Premio d'Andalusia ha visto andare in fumo il secondo posto per un guasto al propulsore della sua Ducati, mentre in occasione di quello d'Emilia Romagna è caduto quando si trovava al comando.
Nel mese di agosto è stato anche costretto a saltare tre appuntamenti a causa della frattura alla tiba rimediata nelle prove libere del Gran Premio di Repubblica Ceca. Un infortunio che lo ha fatto precipitare in posizioni lontane da quelle che meriterebbe.
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Quando gli è stato chiesto di commentare la sua promozione nel team ufficiale, Bagnaia ha detto: "Sono contento. Sento di meritarmi questa promozione perché ho ottenuto buoni risultati nelle gare che ho finito e sono stato davanti".
"Abbiamo fatto un ottimo lavoro in questa stagione, nonostante un po' di sfortuna tra la gamba rotta e la rottura del motore".
"Quindi non siamo nelle posizioni che avremmo meritato, ma penso che il nostro potenziale sia molto alto, la nostra moto è molto forte e possiamo essere soddisfatti del lavoro che stiamo facendo".
"Abbiamo solo di essere più costanti e dobbiamo finire le gare, ma ci siamo" ha concluso Pecco, che il prossimo anno quindi continuerà a dividere il box con l'attuale compagno di box, Jack Miller.
Francesco Bagnaia, Pramac Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Francesco Bagnaia, Pramac Racing

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Riguardo questo articolo
Serie | MotoGP |
Evento | GP di Francia |
Piloti | Francesco Bagnaia |
Team | Pramac Racing , Ducati Team |
Autore | Lewis Duncan |
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