Bagnaia: "Nel 2021 resto in Ducati, ma non so in che team"
Il pilota del Pramac Racing ha rivelato di essere stato confermato, ma di non aver ancora firmato proprio perché non sa ancora in quale squadra sarà.

Il podio era lì, a pochi giri di distanza, e Pecco Bagnaia se lo sarebbe anche meritato nella seconda gara di Jerez de la Frontera. Poi la sua Ducati ha iniziato a fumare e il ritiro è stato inevitabile. Una grande delusione, che però almeno ha convinto gli uomini di Borgo Panigale a continuare a scommettere su di lui anche il prossimo anno.
L'ex campione del mondo di Moto2, infatti, ha confermato alla vigilia del weekend di Brno che sarà un pilota della Rossa anche nel 2021, anche se la cosa non è stata ancora messa nero su bianco, perché non si sa ancora se sarà nel team ufficiale o se sarà ancora in Pramac.
"Il mio obiettivo era di rimanere in Ducati, perché tre anni fa avevamo fatto una scommessa insieme e io volevo fare il mio debutto in MotoGP con la Ducati. Non ho ancora firmato un contratto, ma sono contento perché so che resterò con loro anche nel 2021, anche se non so ancora in quale squadra" ha detto Bagnaia.
Quando gli è stato chiesto se quindi pensa di giocarsi il Factory Team con Andrea Dovizioso nelle prossime tre gare, ha aggiunto: "Al momento sto cercando di essere veloce e costante. Bisognerà continuare come abbiamo fatto a Jerez e vedere cosa succederà. L'importante è riuscire comunque ad essere una delle Ducati più veloci, se non la più veloce. Questo è l'obiettivo principale".
Facendo un passo indietro a Jerez, non ha nascosto che la frustrazione per aver mancato un podio che ormai sembrava acquisita è aumentata con il passare dei giorni.
"Dopo la gara non era per niente arrabbiato, c'era solo un po' di delusione. Ma con il passare dei giorni la situazione è peggiorata, perché ho pensato sempre di più che sarebbe stato bello salire sul podio. Ora però bisogna guardare avanti, perché siamo a Brno, su una pista che mi piace molto e su cui la Ducati dovrebbe essere molto performante, quindi penso che si possa fare bene qui".
Tra le altre cose, pur essendo quello con meno esperienza tra i piloti della Ducati, è diventato per tutti il riferimento per quanto riguarda la staccata.
"A Jerez ero quello più efficiente nella fase di frenata ed ingresso. Le piste non sono tutte uguali. Vedremo qua, dove comunque ci sono delle frenati importanti, nelle quali si può fare la differenza, quindi cercheremo di adeguare la stessa cosa anche a questo tracciato".
Riguardo alla rottura che lo ha fermato in Andalusia invece ha detto di preferire non avere troppi dettagli, pensando solamente a concentrarsi sulla guida.
"Non so cosa sia successo, ma è un qualcosa a cui io non devo pensare. Il mio lavoro è andare in moto, poi ci sono i tecnici per vedere queste cose. Ovviamente vorrei sapere se si tratta di un problema che potrebbe ricapitare o meno. Una volta che so quello, però, non ho neanche troppa voglia di approfondire il discorso. Ormai tanto è andata così".
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