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Bagnaia leader: "Ora arrivano piste amiche, avanti così!"

Il pilota della Ducati tiene i piedi per terra nonostante la leadership nel Mondiale, anche se sottolinea che la doppietta di Jerez è un segnale importante alla concorrenza. E non nasconde un pizzico di rammarico per non essere stato lui a vincere, nonostante un secondo posto prezioso.

Il podio: Francesco Bagnaia, Ducati Team

Il podio: Francesco Bagnaia, Ducati Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Erano 15 anni che la Ducati non vinceva a Jerez de la Frontera, ma la Rossa non aveva mai conquistato una doppietta in Andalusia, almeno fino ad oggi. Il Gran Premio di Spagna potrebbe segnare una svolta epocale per gli uomini di Borgo Panigale, con una Desmosedici GP che ora sembra veramente pronta ad essere competitiva su ogni tracciato.

A conquistare la vittoria è stato Jack Miller, ma anche Pecco Bagnaia farà fatica a dimenticare questa giornata, visto che il secondo posto odierno, oltre ad essere il suo terzo podio stagionale, gli ha permesso di portarsi in testa al Mondiale MotoGP per la prima volta nella sua carriera, superando di 2 lunghezze Fabio Quartararo.

"Sono il leader solo da un'ora (ride)! Abbiamo fatto solo quattro gare e ne abbiamo ancora 16 davanti a noi. Il campionato quindi è ancora lungo, ma proveremo a continuare così", ha scherzato Pecco quando gli è stato chiesto di commentare la cosa.

In un certo senso, Jerez gli ha restituito quello che gli aveva tolto lo scorso anno, quando nel GP di Andalusia era stato tradito dal motore della sua Ducati quando era saldamente in seconda posizione. Quella di oggi però è stata una gara tutt'altro che facile, con il compagno Miller e Fabio Quartararo che sono scappati fin dai primissimi passaggi.

 

"Oggi è stata veramente dura, perché sapevo che il ritmo che tenevano davanti era abbastanza al limite, quindi mi stavo tenendo un po' di margine per non consumare troppo le gomme", ha spiegato.

"Quando mi sono sentito tranquillo, dopo 3-4 giri, ho iniziato a spingere: ho passato prima Aleix Espargaro e poi Morbidelli. Dopo che è crollato Quartararo, negli ultimi giri ho cercato in tutti i modi di andare a prendere Jack, ma evidentemente oggi doveva andare così e doveva vincere lui".

"Alla fine è stata la strategia giusta, ma non mi ha permesso di rimanere con Jack, che è riuscito a spingere da subito e a rimanere molto costante fino alla fine".

"Comunque è bello finire questa gara primo e secondo, anche se chiaramente mi sarebbe piaciuto vincere, visto che abbiamo vissuto un weekend duro. Conoscevo il nostro potenziale e che non avremmo mollato anche se i primi giri sarebbero stati difficili, ma Jack ha meritato. Ora andiamo su piste che sulla carta sono più favorevoli alla nostra moto, come Le Mans, Mugello e Barcellona, quindi non vedo l'ora".

Nel finale, aveva dato la sensazione di poter andare all'attacco di Miller, ma poi si è reso conto che avrebbe dovuto rischiare troppo e quindi gli ultimi due giri ha tirato un po' i remi in barca.

"Ci ho provato, ma quando mancavano due giri ho sentito che l'anteriore era veramente al limite. Facevo i tempi soprattutto in staccata, ma la gomma non ce la faceva più, quindi ho dovuto un po' rallentare quando ero un po' più tranquillo rispetto a Franco", ha detto, facendo riferimento a Morbidelli che lo tallonava in terza posizione.

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"Oggi eravamo al limite con l'anteriore, perché faceva più caldo, ma se le gare vanno tutte così, io sono contento. Questa era una pista molto ostica per la nostra moto, quindi dobbiamo essere molto felici per quello che abbiamo fatto, ma rimanere concentrati e continuare a lavorare".

Aver fatto doppietta in quello che era considerato un feudo Yamaha è un grande colpo per la Ducati e Pecco si è lasciato andare ad un confronto tra le caratteristiche della M1 e della Desmosedici GP.

"Jerez più che il tempio della Yamaha, è il tempio di Quartararo, che va fortissimo. La Yamaha ha tantissima trazione e quando siamo dietro ci vanno via. Ma fortunatamente noi abbiamo un grande vantaggio in termini di velocità di punta e in staccata: arriviamo 10 km/h più forte e freniamo nello stesso punto o forse anche oltre. In ottica gara, il nostro bilanciamento forse è quello un po' migliore, ma dobbiamo essere un po' più incisivi con la gomma nuova".

Jack Miller, Ducati Team, Francesco Bagnaia, Ducati Team

Jack Miller, Ducati Team, Francesco Bagnaia, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Podio: Jack Miller, Ducati Team, Francesco Bagnaia, Ducati Team

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Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Il podio: Francesco Bagnaia, Ducati Team

Il podio: Francesco Bagnaia, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Podio: il vincitore Jack Miller, Ducati Team, Francesco Bagnaia, Ducati Team, Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT

Podio: il vincitore Jack Miller, Ducati Team, Francesco Bagnaia, Ducati Team, Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Francesco Bagnaia, Ducati Team

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Francesco Bagnaia, Ducati Team

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Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Francesco Bagnaia, Ducati Team

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Francesco Bagnaia, Ducati Team

Francesco Bagnaia, Ducati Team

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Francesco Bagnaia, Ducati Team

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Francesco Bagnaia, Ducati Team

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Francesco Bagnaia, Ducati Team

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Francesco Bagnaia, Ducati Team

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Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Francesco Bagnaia, Ducati Team

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Francesco Bagnaia, Ducati Team

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Francesco Bagnaia, Ducati Team

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Francesco Bagnaia, Ducati Team

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Francesco Bagnaia, Ducati Team

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Francesco Bagnaia, Ducati Team

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