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Bagnaia: "La Ducati è una moto sincera, ma quando parte fai fatica a tenerla"

Il pilota del Pramac Racing è reduce da quattro ritiri consecutivi, quindi spera di chiudere questa striscia negativa ad Assen, che è una delle sue piste preferite. Pecco ha spiegato anche che sta lavorando per migliorare la percorrenza della sua Desmosedici GP.

Francesco Bagnaia, Pramac Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Pecco Bagnaia ci scherza sopra, ma la bandiera a scacchi sta diventando quasi un'ossessione. "Non mi ricordo più di che colore sia", ha detto il pilota della Ducati Pramac al suo arrivo ad Assen, pista che ha tatuato anche sulla sua pelle, perché gli ha regalato la prima vittoria nel Mondiale, e che spera possa mettere fine ad una serie di quattro zero consecutivi.

Domandandogli se quindi l'obiettivo per il weekend è concludere la gara, Pecco è stato molto pragmatico nella sua risposta: "Non lo dico più. Devo stare zitto e provare ad arrivare alla fine. Basta. Dico solo questo, perché altrimenti ogni volta dico la stessa cosa e ultimamente sta finendo sempre nello stesso modo".

Sulle cause delle troppe cadute avvenute nelle ultime gare non sembra avere grossi dubbi: lui tende a spingere molto sull'anteriore e quando va oltre il limite, ecco che succede il patatrac.

"Penso che la Ducati sia una moto abbastanza sincera, che però quando parte fai fatica a tenerla. Nelle ultime quattro gare, tre volte sono caduto per colpa mia, mentre in una sono stato sfortunato. Al Mugello ci stava un po' di più, perché sono caduto spingendo. A Barcellona sapevo che le gomme si sarebbero consumate, quindi non sono stato a spingere da subito, però sono caduto lo stesso" ha spiegato il campione del mondo in carica della Moto2.

"Per come guido io, carico sempre tanto la gomma davanti. Poi è chiaro che arriva ad un limite e, se vai oltre, finisce che cadi. E' una cosa su cui stiamo lavorando e ai test abbiamo fatto un passo avanti da questo punto di vista. Ricominciamo da lì" ha aggiunto.

Se non altro, il suo stile di guida differente da quello dei piloti ufficiali sta permettendo alla Ducati di fare progressi sul fronte della percorrenza di curva, perché la sua Desmosedici GP si è avvicinata molto alle sue esigenze nell'arco di questa stagione.

"Sicuramente di guida devo imparare tante cose, ma è più una questione di set-up. La mia moto è un po' diversa da quelle di Petrucci e Dovizioso: loro guidano frenando ed accelerando forte, mentre io prediligo un po' di più la percorrenza. Mi piace di più così e la nostra non sembrava una moto adatta a questo stile di guida, ma siamo riusciti ad adattarla".

"Ci sono ancora dei punti su cui dobbiamo lavorare, ma sicuramente abbiamo fatto dei passi avanti nei test e ora la moto mi permette di fare molta più percorrenza rispetto all'inizio dell'anno" ha concluso.

Informazioni aggiuntive di Mark Bremer

Francesco Bagnaia, Pramac Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Francesco Bagnaia, Pramac Racing
Francesco Bagnaia, Pramac Racing
Francesco Bagnaia, Pramac Racing
Francesco Bagnaia, Pramac Racing
Francesco Bagnaia, Pramac Racing
Francesco Bagnaia, Pramac Racing
Francesco Bagnaia, Pramac Racing
Francesco Bagnaia, Pramac Racing
Francesco Bagnaia, Pramac Racing
Francesco Bagnaia, Pramac Racing
Francesco Bagnaia, Pramac Racing
Francesco Bagnaia, Pramac Racing
Francesco Bagnaia, Pramac Racing
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