Bagnaia: "La bandiera gialla era impossibile da vedere"
Il pilota della Ducati ha spiegato che per lui era impossibile vedere la bandiera gialla che gli è costata la pole position, ma accetta la decisione della Race Direction perché le regole sono queste. Semmai, pensa che andrebbero modificate per i turni di qualifica.
Le qualifiche del GP del Portogallo sono state a dir poco beffarde per Pecco Bagnaia. Il pilota della Ducati aveva firmato una strepitosa pole position, con tanto di record del tracciato di Portimao ed oltre tre decimi rifilati al diretto inseguitore Fabio Quartararo, ma un paio di minuti dopo la bandiera a scacchi è arrivata la doccia fredda.
La direzione gara ha cancellato il suo tempo perché non ha rallentato in presenza delle bandiere gialle esposte per la caduta di Miguel Oliveira. Tutto vero, se non fosse che anche le immagini televisive hanno evidenziato che per Pecco era impossibile vedere la segnalazione in quel punto. Nonostante tutto, visto che le regole parlano chiaro, il ducatista accetta la penalità, anche se crede che forse il regolamento andrebbe ripensato almeno per quanto riguarda le qualifiche.
"Quando c'è una regola, bisogna sempre rispettarla, però ci sono possono essere anche delle virgole. In una qualifica, in cui tutti spingono al 100%, è più facile vedere delle cadute e in 15 minuti hai praticamente quattro giri buoni. Io di questi me ne sono visti cancellare due e diventa difficile, soprattutto nel momento in cui tu arrivi da una discesa, stai già preparando la curva a sinistra e la bandiera gialla è a destra, quindi è quasi invisibile", ha spiegato Bagnaia.
"Dalle immagini che hanno fatto vedere anche in televisione, si vede chiaramente che io ero già inclinato verso sinistra, ma anche che Oliveira era già lontano e quindi non in una posizione pericolosa. Questa regola andrebbe pensata diversamente per la qualifica, però finché è così bisogna rispettarla", ha aggiunto.
La beffa è che in precedenza gli era stato cancellato un altro tempo perché davanti a lui era caduto anche Johann Zarco, quindi domani Bagnaia si ritroverà a dover scattare dalla quarta fila, nonostante abbia dimostrato di avere un grande potenziale.
"Può essere che la mia gara sia già parzialmente compromessa, perché nella MotoGP di oggi se non parti nelle prime due file fai molta fatica. Il mio passo è molto buono: nella FP4 avevo ancora le gomme usate di stamattina e ho fatto il mio miglior tempo su una gomma che aveva già 25 giri. Ho visto che Quartararo è stato più veloce, ma aveva le gomme nuove, quindi vedremo. Sono abbastanza convinto di poter fare una bella gara e lottare nella top 5. Vincere sarà molto complicato, ma proverò a fare il possibile per recuperare".
A questo punto gli è stato domandato se i led luminosi possano essere una soluzione al suo problema odierno, ma Pecco ha sottolineato che è più un problema di posizionamento che di strumento.
"I led luminosi si vedono se sono messi nella posizione giusta. Per dire, quando Martin è caduto in FP3, l'ho visto. Quando Zarco è caduto nel primo tentativo, l'ho visto. Quando vedo la bandiera gialla solitamente rallento, ma nel punto dove l'ho presa io oggi era impossibile da vedere".
"Sono anche cose di cui parli dopo, perché in Safety Commission è difficile mettersi a discutere su un punto in cui non è caduto nessuno, quindi non ci fai neanche caso. Purtroppo è andata così e ormai il giro è stato cancellato. Mi toccherà partire 11esimo e proverò a fare la partenza migliore possibile, per recuperare almeno quattro o cinque posizioni al primo giro".
Il rammarico è proprio quello di non essersi reso conto di nulla, perché altrimenti avrebbe potuto fare ancora un giro lanciato e magari la sua posizione in griglia almeno sarebbe migliore.
"Se avessi visto Miguel avrei mollato ed avrei fatto ancora un tentativo, visto che avevo a disposizione ancora un giro. Quando siamo stati in direzione gara, nei video abbiamo visto che Oliveira era già praticamente nel viale e la moto era già in piedi accanto alle barriere, quindi fuori pericolo, ma non ho proprio visto lui e la bandiera. Peccato, perché avrei potuto fare ancora un giro: sicuramente non avrei rifatto lo stesso tempo, perché avevo già spremuto molto le gomme, ma magari avrei potuto fare almeno seconda fila".
La strategia domani quindi può essere una soltanto: attaccare. Anche se in questo modo non sarà assolutamente semplice gestire il consumo degli pneumatici.
"La strategia sarà diversa perché dovrò mettermi a spingere al 100% dall'inizio alla fine, senza pensare alla gestione delle gomme. Solitamente è fondamentale, ma non potrò farlo domani e spero di riuscire ad arrivare alla fine con un buon livello di usura, per gestire bene la fase finale", ha concluso.
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