Iscriviti

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia

Bagnaia: "Impossibile far lavorare le gomme con 8 gradi"

Il pilota della Ducati ha visto la sua giornata rovinata da una scivolata alla curva 3, ma ha sottolineato come le basse temperature di Le Mans rendano quasi impossibile far lavorare correttamente le gomme, suggerendo di spostare la gara più avanti nella stagione.

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Il freddo e la pioggia erano i due timori più grandi di Pecco Bagnaia per il weekend di Le Mans. Il pilota della Ducati aveva faticato molto lo scorso anno nella fase autunnale del calendario, ma quest'anno arrivava al GP di Francia da leader della classifica iridata ed avendo instaurato un feeling straordinario con la sua Desmosedici GP.

Sul bagnato le cose sono andate bene nel primo turno di prove libere, ma nel secondo turno il freddo ci ha messo lo zampino, facendogli perdere l'anteriore alla curva 3 e tanti minuti preziosi. A fine giornata, però, Pecco ha spiegato che non avrebbe potuto fare nulla per evitare la caduta, non avendo avuto alcun tipo di avvisaglia.

"Quando è molto freddo come oggi è difficile, perché rischi di cadere senza fare niente di strano, come è capitato a me oggi. Facendo la stessa cosa del giro prima, ti ritrovi per terra e non sai neanche perché. La prima cosa da fare è entrare in pista e spingere subito dal primo giro. Se riesci a farlo, la gomma si scalda di più e hai meno probabilità di cadere", ha detto Bagnaia.

"Io preferisco quando c'è caldo, perché non si creano queste situazioni, ma quando è così molto difficile sentire cosa ti dice la gomma, soprattutto con il davanti. Penso che sia per questo che abbiamo visto tante cadute oggi", ha aggiunto.

Leggi anche:

La scivolata ha rovinato i suoi piani soprattutto perché quando è tornato in pista ha dovuto fare i conti con una gomma soft che non ha reso come sperato. Questo lo ha obbligato a rientrare per montare una media, relegandolo al momento fuori dalla Q2. Un duro colpo se per caso domani dovesse piovere.

"Sicuramente la caduta non era prevista. Avrei fatto tutto il turno con quella gomma soft e probabilmente mi sarebbe bastato per stare nella top 10, perché nel primo run sono riuscito a fare 1'32"7 e probabilmente nel secondo avrei un po' migliorato".

"Avevamo solo due gomme soft pronte, ma il problema è stato che la seconda non era performante: ho fatto un po' fatica, ho perso un paio di volte il posteriore ed ho capito che ci sarebbe voluto un po' di tempo per farla funzionare o che non avrebbe funzionato proprio. Quindi mi sono dovuto fermare e mettere una media, che sicuramente non era altrettanto veloce, ma mi avrebbe dato una possibilità in più".

"E' un peccato, perché nel primo run ero quarto e sono fuori dalla Q2 solo per 89 millesimi. Comunque non è detta l'ultima parola e sicuramente proverò a fare il possibile per entrare direttamente in Q2 se non dovesse piovere domattina".

 

Tornando sulla caduta, Pecco ha sottolineato almeno un paio di problemi legati a Le Mans: che si viene a correre in Francia troppo "presto", quindi trovando temperature molto basse al mattino. Ma anche che il pit limiter va utilizzato troppo a lungo e che questo non aiuta il warm-up degli pneumatici.

"E' normale che sia così, perché veniamo qui nel mese di maggio e stamattina c'erano 8 gradi, quindi è impossibile far lavorare le gomme con 8 gradi. Le gomme sono buone, la Michelin cerca sempre di fare il massimo, ma in queste condizioni non è facile neanche per loro".

"In più dobbiamo stare più di 30" con il limitatore in uscita dalla pitlane, quindi quando entriamo in pista le gomme sono già fredde ed è molto difficile scaldarle. E' una cosa di cui dobbiamo parlare in Safety Commission. Per assurdo, in queste condizioni la situazione più sicura sarebbe correre sul bagnato, ma se sarà asciutto dovremo cercare di essere il più precisi possibile".

L'unica nota positiva della giornata è stata invece la FP1: "Sul bagnato è andata bene. L'anno scorso facevo fatica in queste condizioni, invece oggi mi sono sentito a mio agio. Io e Zarco siamo stati gli unici ad aver usato la stessa coppia di gomme soft da bagnato dall'inizio alla fine della FP1, ma sono riuscito a fare mio best proprio all'ultimo giro, quindi sul bagnato siamo a posto".

Francesco Bagnaia, Ducati Team
Francesco Bagnaia, Ducati Team
Francesco Bagnaia, Ducati Team
Francesco Bagnaia, Ducati Team
Francesco Bagnaia, Ducati Team
Francesco Bagnaia, Ducati Team
Francesco Bagnaia, Ducati Team
Francesco Bagnaia, Ducati Team
Francesco Bagnaia, Ducati Team
Francesco Bagnaia, Ducati Team
Francesco Bagnaia, Ducati Team
Francesco Bagnaia, Ducati Team
Francesco Bagnaia, Ducati Team
Francesco Bagnaia, Ducati Team
Francesco Bagnaia, Ducati Team
Francesco Bagnaia, Ducati Team
16

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Rossi sul team VR46: "E' un 50-50 tra Yamaha e Ducati"
Prossimo Articolo Marquez: “Non vedo nessun pilota Honda in lotta per la vittoria”

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia