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Bagnaia: "Ho rifatto il mio best con gomme con più di 20 giri"

Il pilota della Ducati Pramac per il momento è fuori dalla Q2, ma è convinto di aver fatto un grande lavoro per la gara e di avere in canna il tempo per la FP3.

Francesco Bagnaia, Pramac Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

E' stato un altro venerdì lontano dalle luci della ribalta per Pecco Bagnaia, ma il pilota della Ducati Pramac sembra convinto che il lavoro fatto oggi potrà dare i suoi frutti domani, ma soprattutto nella gara di domenica, la seconda consecutiva sul tracciato di Jerez de la Frontera per la MotoGP.

L'ex campione del mondo della Moto2 ha chiuso la giornata con il nono tempo della FP2, che però per il momento non gli consentirebbe di accedere direttamente alla Q2 di domani. Poco male però, perché oggi si è concentrato soprattutto sul passo gara, trovando delle ottime risposte, soprattutto per quanto riguarda il contenimento del calo della gomma anteriore, che è il problema che lo aveva costretto a rallentare sul più bello domenica scorsa, facendolo arretrare fino al settimo posto finale dopo aver preso il via dalla quarta posizione.

"Noi abbiamo fatto lo stesso lavoro di venerdì scorso. Soprattutto nel turno di oggi pomeriggio ci siamo concentrati ad andare con gomme usate per trovare il passo. Abbiamo fatto due run lunghi e all'ultimo giro ho fatto praticamente lo stesso tempo del best di oggi con le gomme che ormai avevano più di 20 giri. Era molto importante, visto che la settimana scorsa ho dovuto alzare molto i tempi perché stavo rischiando parecchio con la gomma davanti. E' stato un turno molto positivo, perché sono riuscito a rifare lo stesso tempo della mattina, quando era molto più fresco" ha spiegato Pecco.

Come detto, le indicazioni sono state molto buone, anche se in gara si teme che possa fare addirittura più caldo della scorsa settimana: "Sicuramente la gara è un'altra cosa, ma per i giri che abbiamo fatto sicuramente è un lavoro più veritiero. Poi bisognerà vedere quali saranno le condizioni in gara, perché sembra che farà addirittura più caldo, però al momento devo dire che di passo ero quasi un secondo più veloce rispetto alla gara della settimana scorsa, quindi credo di aver fatto uno step abbastanza grosso. Rispetto a venerdì scorso ero più veloce di cinque o sei decimi, quindi vedremo".

Domani mattina servirà una grande prestazione in FP3 per centrare la Q2 diretta. Anzi, secondo Bagnaia si dovrà scendere sotto all'1'37" per centrare l'obiettivo: "E' sempre così, ma noi sappiamo che il giro secco è una cosa che non ci manca. Se il weekend scorso per l'accesso in Q2 bastava un 1'37" basso, credo che domani in FP3 bisognerà fare almeno un 1'36"8-1'36"9 per entrare diretti. Sarà un turno molto impiccato un po' per tutti. Noi ci siamo tenuti una gomma in più per domani mattina, decidendo di non fare il time attack stamattina, proprio perché penso che nella FP3 sarà fondamentale riuscire a fare un 1'36" alto".

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E ci sarà un'insidia in più, perché il rientrante dall'infortunio Marc Marquez oggi non ha scoperto le proprie carte ed è rimasto a guardare: "Io non ho dubbi che domani mattina Marquez entra in pista e al terzo giro fa un tempone (ride). Vedremo però, conoscendolo, credo che andrà forte da subito".

Parlando sempre di Marquez, ma questa volta di Alex, nel primo turno di questa mattina c'è stata un'incomprensione, con tanto di toccata, all'ultima curva: "Penso che lui stesse per fare il time attack, mentre io stavo girando con le gomme usate per lavorare sul passo gara. Ad un certo punto l'ho visto larghissimo ed ho pensato che avesse mollato. Mi sono buttato dentro e mi sono visto chiudere, quindi ci siamo presi ed ho rischiato di cadere. Sono cose che purtroppo possono accadere: lì per lì fanno anche un po' arrabbiare, ma sono cose che succedono".

Infine, non ha nascosto di essere rimasto particolarmente sorpreso dal grande grip che sembra offrire la KTM, dopo aver fatto qualche curva alle spalle di una RC16: "Sono stato dietro a Binder e sembra che abbiano tantissimo grip al posteriore. La moto gira veramente tanto e il loro punto di forza sembra essere il grip".

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Francesco Bagnaia, Pramac Racing
Francesco Bagnaia, Pramac Racing
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