Assen, Libere 1: Petrucci al top con la Ducati dopo la bandiera rossa
Danilo segna il miglior tempo proprio prima di accusare un guasto. In fumo anche l'altra Desmosedici di Dovizioso, quarto, che perde l'olio su cui cadono Lorenzo e Folger, provocando l'interruzione. Rossi è quinto.
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Gold and Goose / Motorsport Images
E' andata decisamente per le lunghe la prima sessione di prove libere del GP d'Olanda di classe MotoGP, perché la direzione gara è stata costretta ad esporre la bandiera rossa dopo appena pochi minuti, a causa di una perdita d'olio dalla Ducati di Andrea Dovizioso.
Il forlivese si è accorto del problema prima di finire ruote all'aria, ma purtroppo non si può dire lo stesso per il suo compagno di squadra Jorge Lorenzo e per Jonas Folger, caduti rispettivamente alla curva 9 ed alla curva 11, con il tedesco che poi ha dovuto fare pure un passaggio dal Centro Medico, perché la sua Yamaha lo ha colpito. Per lui comunque è stata solo una botta e niente più.
Dopo un'interruzione di oltre 20 minuti, utile a ripulire l'asfalto del tracciato olandese, la sessione è ripartita regolarmente e nel finale abbiamo assistito ad un vero e proprio "time attack", perché per il turno pomeridiano le previsioni parlano di un rischio concreto di pista bagnata.
Dopo le vittirie di Mugello e Barcellona, anche ad Assen inizia bene il weekend della Ducati, perché davanti a tutti c'è la Desmosedici GP di Danilo Petrucci, autore di crono di 1'34"680 proprio prima di incappare in un problema tecnico: il pilota di Terni ha parcheggiato con la moto che fumava, con una scena molto simile a quella di Dovizioso.
Alle sue spalle, staccata di 126 millesimi, c'è la Yamaha Tech 3 di Johann Zarco, seguita 16 millesimi più indietro dalla Honda LCR di una Cal Crutchlow fresco di rinnovo biennale, firmato direttamente con la HRC.
A seguire troviamo un bel terzetto di italiani, capitanato da Andrea Dovizioso, che all'ultimo giro forse avrebbe anche potuto fare il miglior tempo se non avesse incontrato il traffico di Hector Barbera. Quinto c'è poi Valentino Rossi, che stamattina ha fatto una comparativa tra il telaio 2017 della Yamaha (il suo tempo lo avrebbe fatto con questo) e quelle nuovo provato nei test di Barcellona.
Interessante poi anche il sesto tempo di Andrea Iannone, perché per lui è molto positivo poter iniziare il weekend portando subito la sua Suzuki nelle posizioni che contano. Attenzione però pure al settimo tempo di Dani Pedrosa, perché il pilota della Honda è il solo ad aver usato la media al posteriore invece che la morbida tra i protagonisti delle prime posizioni.
Dopo le cadute, sembrano essersi ripresi piuttosto bene Jonas Folger e Jorge Lorenzo, che hanno chiuso rispettivamente ottavo e nono, con Karel Abraham a completare il quadro dei dieci che al momento avrebbero accesso diretto alla Q2, che tra le altre cose sono tutti racchiusi in circa mezzo secondo.
Per ora quindi in questo gruppetto non ci sono Maverick Vinales e Marc Marquez, che sono rispettivamente 12esimo e 13esimo. Il pilota della Yamaha ha avuto soprattutto problemi di traffico nel finale, mentre il rivale della Honda ha fatto la stessa scelta di Pedrosa, non montando la gomma morbida al posteriore nel finale.
Continuando a scorrere la classifica, è curioso che il derby dei fratelli Espargaro sia stato vinto da Pol con il 16esimo tempo e questo vuol dire che in questa FP1 la KTM è riuscita ad essere più veloce dell'Aprilia. 18esimo tempo, infine, per il rientrante Alex Rins, reduce da diverse gare di stop dopo l'infortunio di Austin.
Cla | # | Rider | Bike | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Speed Trap |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 9 | Danilo Petrucci | Ducati | 21 | 1'34.680 | 172.699 | 304 | ||
2 | 5 | Johann Zarco | Yamaha | 20 | 1'34.806 | 0.126 | 0.126 | 172.470 | 302 |
3 | 35 | Cal Crutchlow | Honda | 20 | 1'34.822 | 0.142 | 0.016 | 172.440 | 302 |
4 | 4 | Andrea Dovizioso | Ducati | 17 | 1'34.829 | 0.149 | 0.007 | 172.428 | 309 |
5 | 46 | Valentino Rossi | Yamaha | 22 | 1'34.841 | 0.161 | 0.012 | 172.406 | 301 |
6 | 29 | Andrea Iannone | Suzuki | 22 | 1'34.914 | 0.234 | 0.073 | 172.273 | 303 |
7 | 26 | Daniel Pedrosa | Honda | 21 | 1'34.936 | 0.256 | 0.022 | 172.233 | 302 |
8 | 94 | Jonas Folger | Yamaha | 19 | 1'35.052 | 0.372 | 0.116 | 172.023 | 300 |
9 | 99 | Jorge Lorenzo | Ducati | 20 | 1'35.155 | 0.475 | 0.103 | 171.837 | 305 |
10 | 17 | Karel Abraham | Ducati | 20 | 1'35.183 | 0.503 | 0.028 | 171.786 | 304 |
11 | 43 | Jack Miller | Honda | 17 | 1'35.193 | 0.513 | 0.010 | 171.768 | 303 |
12 | 25 | Maverick Viñales | Yamaha | 22 | 1'35.263 | 0.583 | 0.070 | 171.642 | 304 |
13 | 93 | Marc Márquez Alenta | Honda | 23 | 1'35.282 | 0.602 | 0.019 | 171.608 | 301 |
14 | 45 | Scott Redding | Ducati | 21 | 1'35.381 | 0.701 | 0.099 | 171.430 | 302 |
15 | 19 | Alvaro Bautista | Ducati | 21 | 1'35.528 | 0.848 | 0.147 | 171.166 | 307 |
16 | 44 | Pol Espargaro | KTM | 20 | 1'35.562 | 0.882 | 0.034 | 171.105 | 304 |
17 | 41 | Aleix Espargaro | Aprilia | 20 | 1'35.722 | 1.042 | 0.160 | 170.819 | 301 |
18 | 42 | Alex Rins | Suzuki | 23 | 1'35.877 | 1.197 | 0.155 | 170.543 | 303 |
19 | 22 | Sam Lowes | Aprilia | 18 | 1'35.898 | 1.218 | 0.021 | 170.506 | 296 |
20 | 8 | Hector Barbera | Ducati | 23 | 1'35.916 | 1.236 | 0.018 | 170.474 | 310 |
21 | 53 | Tito Rabat | Honda | 24 | 1'36.404 | 1.724 | 0.488 | 169.611 | 302 |
22 | 76 | Loris Baz | Ducati | 20 | 1'36.819 | 2.139 | 0.415 | 168.884 | 294 |
23 | 38 | Bradley Smith | KTM | 19 | 1'37.603 | 2.923 | 0.784 | 167.527 | 297 |
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